Farmacie dei servizi. Smi Treviso: “Invasione di campo”. Ordine Farmacisti di Vicenza: “Un’opportunità per zone carenti”  

Farmacie dei servizi. Smi Treviso: “Invasione di campo”. Ordine Farmacisti di Vicenza: “Un’opportunità per zone carenti”  

Farmacie dei servizi. Smi Treviso: “Invasione di campo”. Ordine Farmacisti di Vicenza: “Un’opportunità per zone carenti”  
Il sindacato dei mmg solleva perplessità nel metodo e nel merito sui 9 nuovi progetti affidati alle farmacie dei servizi in Veneto. Per l’Ordine dei farmacisti di Vicenza sarebbe stato “opportuno e utile” un confronto preventivo con i medici, ma sui benefici del progetto nessun dubbio: “Grazie alla capillarità delle farmacie copriremo le zone carenti e le aree interne dove insiste una popolazione anziana. Inoltre, grazie agli ampi orari di apertura e alle turnazioni, copriamo orari in cui gli studi medici sono chiusi”

Il Decreto nr 15, del 15 maggio scorso, emanato dalla Regione del Veneto, che prevede l’intesa di ulteriori 9 progetti rientranti nella cosiddetta “Farmacia dei Servizi”, non convince il sindacato Smi della Provincia di Treviso, che rappresenta i medici di medicina generale, e che, attraverso una propria nota, ha espresso le proprie perplessità.

“Il senso di questo accordo – dice Salvatore Cauchi, presidente Smi Treviso – trova il suo fondamento perché la Regione del Veneto crede di poter dare un’alternativa agli innumerevoli accessi a rischio di inappropriatezza, presso l’ambulatorio medico o Pronto soccorso, per i pazienti che vogliono ricevere una diagnosi preliminare o l’avvio di ulteriori accertamenti diagnostici. Per noi, invece, le ragioni dei troppi accessi sono determinati perché i pazienti non trovano risposta causate dalle lunghe liste di attesa, sugli esami strumentali e sulle visite specialistiche”.

“La considerazione che Smi Treviso fa – dichiara la portavoce di Smi Treviso, Elisabetta Drusian – a fronte dell’indagine del farmacista in un nostro paziente sarà che una volta comunicato il problema, dovremo rifare l’analisi prima di dare l’avvio alla diagnosi. Questo comporterà uno spreco non solo di doppie risorse ma anche di tempo per il paziente che dovrà recarsi dalla farmacia al proprio mmg”.

A spiegare di cosa è stato assegnato alle farmacie, con il Decreto 15 a partire dal mese di giugno, è il presidente dei Farmacisti di Vicenza, Florindo Cracco che riassume: “Si tratta di indagini che vanno dallo screening sull’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, il monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica nei pazienti con diabete di tipo 2 e con broncopneumopatia cronica ostruttiva, indagini sui disturbi più comuni quali infezioni delle vie aeree superiori, otiti, dermatiti, telecardiologia con Ecg, Holter cardiaco ed Holter pressorio. Tutte indagini fatte principalmente con la telemedicina con uno specialista che ci legge in tempo reale ed emette il referto”.

“Servizi che vanno incontro principalmente alla progressiva e grave carenza della categoria degli MMG – spiega il presidente Cracco – in particolare nelle zone montane e pedemontane, agli orari degli studi degli mmg che sono aperti poche ore settimanali (salvo le poche medicine integrate)”.

Per Cracco “va comunque detto che sarebbe stato opportuno ed utile prima di ogni altra cosa, avere un confronto fra le due professioni per instaurare uno spirito di collaborazione e di pianificazione corale per una sanità a misura di cittadino”.

Endrius Salvalaggio

Endrius Salvalaggio

02 Luglio 2024

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