In Lombardia Forza Italia propone l’obbligo di immunizzazione contro il Virus Respiratorio Sinciziale. Ma il centrodestra si spacca

In Lombardia Forza Italia propone l’obbligo di immunizzazione contro il Virus Respiratorio Sinciziale. Ma il centrodestra si spacca

In Lombardia Forza Italia propone l’obbligo di immunizzazione contro il Virus Respiratorio Sinciziale. Ma il centrodestra si spacca
Bocciato il punto della mozione di FI in Consiglio regionale che chiedeva alla Regione di attivarsi per introdurre l’obbligo di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale per i neonati e lattanti: 31 voti a favore (FI, Pd, Iv e Patto Civico), 31 astenuti (il resto della maggioranza) e 2 contrari. Lobati (FI): “Da alleati posizionamento ideologico” che lascia “trasparire un sentimento antiscientifico”. FdI: “Sul vaccino decida il Governo”. Lega: “Campagne, non imposizioni”

I vaccini si confermano terreno di scontro politico, ma questa volta la spaccatura è all’interno della Maggioranza, con la bocciatura in Consiglio regionale di un punto della Mozione presentata da Forza Italia che sollecitava l’introduzione dell’obbligo di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale per i neonati e lattanti.

Il documento, primo firmatario Jonathan Lobati, prende lo spunto dall’efficacia della campagna di immunizzazione promossa da Regione Lombardia che, come si legge nelle premesse, “ha ridotto in modo significativo i casi di bronchiolite da RSV: da circa 6.000 accessi in pronto soccorso nelle stagioni 2022/23 e 2023/24 a 1.500 tra settembre 2024 e gennaio 2025,e da 2.350 ricoveri a meno di 600”.

Con la mozione si prevedevano, dunque, tre inviti alla Giunta Regionale:

1. a sollecitare il Ministero della Salute affinché vengano armonizzati i criteri di somministrazione a livello nazionale, oggi difformi tra le Regioni, garantendo pari opportunità di prevenzione e una migliore organizzazione;

2. a chiedere al Ministero della Salute di garantire a tutti i neonati e lattanti, alla loro prima stagione epidemica, l’immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale, introducendo l’obbligo di immunizzazione;

3. a sostenere l’attivazione da parte del Ministero della Salute affinché sia offerto alle donne in gravidanza, tra la 32a e la 36a settimana con parto previsto nella stagione epidemica, il vaccino proteico ricombinante bivalente anti-VRS,al fine di proteggere sia le gestanti sia i neonati nei primi mesi di vita.

Ma se il primo e il terzo punto del dispositivo sono stati approvati a larga maggioranza, al momento di votare il terzo punto, sull’obbligo della immunizzazione, la Maggioranza si è spaccata, con il risultato di 31 voti a favore – FI sostenuta Pd, Iv e Patto Civico -, 31 astenuti (il resto della maggioranza) e 2 contrari.

Grande delusione da parte del primo firmatario della mozione, Jonathan Lobati, che accusa gli allegati di posizioni ideologiche e sentimenti antiscientifici. “Forza Italia in Consiglio regionale esprime perplessità per quanto accaduto in Aula – le sue parole su Facebook -. Il punto chiave della nostra mozione – volta a introdurre a livello nazionale l’obbligo di immunizzazione contro il Virus Respiratorio Sinciziale per i neonati – non è stato approvato, a seguito di un pareggio nella votazione causato dell’astensione dei nostri alleati di maggioranza, Fratelli d’Italia e Lega”.

Per Lobati quello degli alleati è stato “un posizionamento ideologico, che ha portato i nostri stessi alleati a non sostenere una misura di buon senso, scientificamente fondata e che ha già dimostrato di salvare vite, lasciando trasparire un sentimento antiscientifico. Forza Italia continuerà con determinazione la propria battaglia per garantire ai più piccoli, ai neonati e alle donne in gravidanza gli strumenti di prevenzione più efficaci e moderni. La politica non può permettersi di chiudere gli occhi davanti all’evidenza scientifica: la salute dei bambini viene prima di qualsiasi rigidità ideologica”, conclude Lobati.

Ma per FdI “quando si entra nel merito di un eventuale obbligo di immunizzazione, riteniamo che non sia il Consiglio regionale la sede competente per decidere. Il governo nazionale valuterà se definire misure di questo tipo. Per questo, pur condividendo lo spirito della mozione, ci siamo astenuti sul punto che richiamava l’obbligatorietà”; afferma in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia Christian Garavaglia. “Il dibattito resta utile, ma va portato avanti nelle commissioni e con il contributo degli esperti, senza confondere i ruoli istituzionali”, aggiunge l’esponente di FdI.

“No imposizioni ma campagne informative”, è la posizione di Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega al Pirellone. “La campagna contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), principale causa di bronchiolite nei neonati, ha dato risultati straordinari in Lombardia. Oltre il 90% di adesioni volontarie ha portato a un crollo degli accessi pediatrici in pronto soccorso e dei ricoveri ospedalieri. E’ la prova che la strada intrapresa dalla Regione è quella giusta: informazione chiara e partecipazione consapevole, non obblighi”.

“Parlare oggi di obbligo – conclude il capogruppo leghista – sarebbe controproducente e rischierebbe di minare la fiducia dei genitori, che invece va costruita con campagne trasparenti e capillari. E’ così che si ottengono adesioni altissime e che si proteggono davvero i più piccoli, senza imposizioni, ma accompagnando le famiglie a scelte libere e consapevoli”.

17 Settembre 2025

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