La Giunta della Sardegna, su proposta dell’assessore della Sanità Armando Bartolazzi, ha approvato una nuova delibera per rafforzare l’attuazione del Piano Oncologico Regionale e riorganizzare la Rete Chirurgica, migliorando l’efficienza e l’uniformità delle cure per i pazienti oncologici. Lo comunica l’assessorato alla Salute in una nota.
Fra le principali novità, spiega la nota, vi è la ridefinizione del Tavolo Tecnico Permanente per i PDTA oncologici, con esperti e referenti delle aziende sanitarie. Viene inoltre rafforzato il ruolo del Tavolo come presidio metodologico e di integrazione operativa dei Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali (PDTA) garantendone omogeneità, monitoraggio e miglioramento continuo.
“Negli ultimi anni la Regione ha definito un articolato sistema di governance della Rete Oncologica e della Rete Chirurgica, istituendo organismi di coordinamento, regolamenti operativi e linee di indirizzo per i Percorsi Diagnostico-Terapeutico-Assistenziali e per i Centri di Accoglienza e Supporto – spiega l’assessore della Sanità Armando Bartolazzi – l’esperienza maturata e l’evoluzione dei bisogni assistenziali rendono oggi necessari degli interventi mirati di rinforzo, al fine di garantire un sistema integrato, capace di garantire presa in carico uniforme, continuità assistenziale e miglioramento continuo della qualità”.
Il tavolo fornirà inoltre supporto alla realizzazione dei PDTA a livello aziendale e interaziendale, in raccordo con le Direzioni sanitarie, le strutture di qualità e risk management e le associazioni dei pazienti.
Verrà istituito il Tavolo Tecnico Regionale CAS (Centri di Accoglienza e Supporto), come organismo stabile di coordinamento delle funzioni dei Centri. Il tavolo sarà composto da figure chiave, inclusi referenti del CTO, del governo delle liste d’attesa e delle reti di cure, referenti CAS delle ASL, Case Manager Infermieristici, referenti per l’epidemiologia e i sistemi informatici, e un referente delle Associazioni dei pazienti.
Si procede infine alla riorganizzazione della Rete Chirurgica, valutando i mandati delle strutture sanitarie in base a volumi di attività e qualità, stabilendo soglie minime e benchmark per l’accreditamento, rafforzando l’integrazione tra ospedali di primo e secondo livello, monitorando performance e indicatori di esito e fornendo linee guida uniformi.
Il governo della rete chirurgica, illustra la nota, sarà garantito attraverso un coordinamento centrale che avrà il compito, fra l’altro, di analizzare le criticità emerse nei nodi della Rete e proporre soluzioni operative, inclusa la revisione dei percorsi e la riallocazione delle attività. Il Coordinamento dovrà definire e aggiornare i mandati dei presidi sulla base di volumi, qualità, soglie minime e benchmark regionali. Dovrà inoltre facilitare la collaborazione tra le Aziende Sanitarie attraverso accordi di programma e collaborazioni strutturate, ed integrare la gestione delle liste d’attesa e l’uso delle sale operatorie.