La Cisl Umbria sollecita la stabilizzazione dei medici del 118

La Cisl Umbria sollecita la stabilizzazione dei medici del 118

La Cisl Umbria sollecita la stabilizzazione dei medici del 118
Per il Sindacato, l’emergenza sanitaria territoriale (118), “è il principale ed unico servizio salva vita del territorio ed è assurdo che si pensi di garantirlo con medici precari, alcuni dei quali con un rapporto di lavoro pluriennale”.

L'emergenza sanitaria territoriale (118) è il primo anello della catena sanitaria, quello che spesso può fare la differenza tra vita e morte ed è il punto d'incontro fra il bisogno del cittadino durante un'emergenza-urgenza e l'inizio del percorso di cura. I Medici presenti in ambulanza sono medici formati ed abilitati proprio per la risoluzione immediata di quelle patologie, la stabilizzazione dei pazienti ed il trasporto in sicurezza in Ospedale. “È il principale ed unico servizio salva vita del territorio ed è assurdo – sostiene in una nota il Dipartimento Socio-Sanitario della Cisl dell’Umbria- che si pensi di garantirlo con medici precari, alcuni dei quali con un rapporto di lavoro pluriennale”.

“E’ assurdo -continua la Cisl- che il medico del 118, che è portatore di particolari e specifiche competenze professionali acquisite, prima con un corso di formazione specialistico conseguendo una specifica idoneità ad operare su un mezzo di emergenza sanitaria, e successivamente arricchite da anni di esperienza maturata sul campo, possa continuare a lavorare con contratti precari, a scadenza spesso anche semestrale e pertanto poco appetibili”.

Altre Regioni, tra cui anche la vicina Toscana oltre che Liguria e Piemonte, per non disperdere le professionalità e le competenze maturate, vista anche la difficoltà di acquisire professionalità con specifiche esperienze, hanno già provveduto alla stabilizzazione del personale medico che opera nel servizio del 118.

“Sollecitiamo –conclude la Cisl – la Regione Umbria e le Aziende Sanitarie dell’Umbria a procedere con urgenza alla stabilizzazione dei medici del 118 sia per garantire sicurezza al personale impegnato e sia soprattutto per non disperderne le competenze specialistiche acquisite”.

17 Ottobre 2018

© Riproduzione riservata

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....

Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale
Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale

La Conferenza delle Regioni ha approvato la proposta che riguarda il riparto della “quota premiale” relativa al 2025 del Fondo Sanitario Nazionale e introduce per la prima volta i criteri...