La denuncia M5S: “Operatrici centri antiviolenza senza contratto né stipendio”

La denuncia M5S: “Operatrici centri antiviolenza senza contratto né stipendio”

La denuncia M5S: “Operatrici centri antiviolenza senza contratto né stipendio”
Secondo la consigliera 5 Stelle Maria Grazia Carbonari i contratti sono scaduti lo scorso 31 marzo e non sono stati rinnovati. Inoltre, quasi tutte le lavoratrici avrebbero raggiunto il limite di proroghe contrattuali oltre il quale la legge prevede che scatti obbligatoriamente l’assunzione a tempo indeterminato

“Un servizio fondamentale come quello di contrasto alla violenza contro le donne, operato dai due Centri Antiviolenza (Cav) di Terni e Perugia, è al momento abbandonato al puro volontariato. Le operatrici che si recano quotidianamente al lavoro non sono contrattualizzate, perché i loro contratti sono scaduti il 31 marzo, e non ricevono quindi alcuno stipendio. Addirittura a Terni debbono ancora prendere quello di marzo, nonostante i soldi siano già stati stanziati dal Ministero, ma ‘persi’ nei meandri delle burocrazie regionali e comunali”.
 
La denuncia è arrivata dalla consigliera regionale umbra M5S Maria Grazia Carbonari (M5S) nel corso del Consiglio di ieri. 

“Ad oggi – ha affermato Carbonari – quasi tutte le lavoratrici hanno raggiunto il limite di proroghe contrattuali oltre il quale la legge prevede che scatti obbligatoriamente l’assunzione a tempo indeterminato. Alcune segnalazioni ci dicono che si sta cercando di costituire una nuova cooperativa per la gestione delle prestazioni professionali delle lavoratrici dei Cav, pur mantenendo in capo alla vecchia associazione la gestione dei Centri Antiviolenza. In questo modo le operatrici che saranno assunte da questa nuova impresa cooperativa continueranno a lavorare in condizioni di forte precariato e addirittura potrebbero essere licenziate tout court semplicemente non riassumendole nella nuova cooperativa. Un fatto – conclude – che se si concretizzasse violerebbe quegli obblighi normativi sanciti dall’accordo attuativo con cui i Comuni di Terni e Perugia le hanno assegnato la gestione dei Cav. Tutto ciò non dovrebbe essere in alcun modo possibile”.

17 Maggio 2018

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