Lazio. Aiop: “Il settore delle Rsa e le strutture di riabilitazione ex art 26 vivono crisi senza precedenti”

Lazio. Aiop: “Il settore delle Rsa e le strutture di riabilitazione ex art 26 vivono crisi senza precedenti”

Lazio. Aiop: “Il settore delle Rsa e le strutture di riabilitazione ex art 26 vivono crisi senza precedenti”
E' l'allarme lanciato dal presidente regionale dell'Associazione regionale di ospedalità privata, Jessica Faraoni. “Le nostre strutture debbono barcamenarsi quotidianamente per cercare, a fronte di risorse economiche e finanziarie sempre più esigue, con i comuni che in barba alle norme non erogano la loro parte di quota sociale per la compartecipazione alla spesa”.

“Il settore delle Rsa e delle strutture ex art. 26 sta vivendo una crisi senza precedenti, bisogna intervenire con urgenza e determinazione, le strutture sono al collasso”. Questo il grido d’allarme lanciato dalla Presidente dell’Aiop Lazio Jessica Veronica Faroni e indirizzato al Prefetto di Roma e al Presidente della Regione Lazio all’indomani della proclamazione da parte di tutte le sigle sindacali Cgil, Cisl FP, Uil FPL e Ugl Sanità dello stato di agitazione del personale della sanità privata della Regione Lazio.

“Durante l’ultimo consiglio direttivo AIOP Regionale – spiega la Faroni – le istituzioni sanitarie nostre associate hanno approvato all’unanimità di dare mandato all’Associazione di convocare urgentemente le organizzazioni sindacali per metterli al corrente della gravità della situazione e dell’ipotesi di tagliare i salari del 50%”.

Il sistema, aggiunge, così come è concepito “non regge più: le nostre strutture debbono barcamenarsi quotidianamente per cercare, a fronte di risorse economiche e finanziarie sempre più esigue con i comuni che in barba alle norme non erogano la “loro” parte di quota sociale per la compartecipazione alla spesa dei ricoverati, di erogare la migliore assistenza possibile ai propri pazienti. A peggiorare ancora di più la situazione lo spauracchio del nuovo modello Isee, che sta creando enormi disagi e disfunzioni di interpretazione normativa. Proprio per questo riteniamo giusta e condivisibile – conclude – la posizione dei sindacati di portare la problematica all’attenzione del Prefetto alla presenza della Regione Lazio e dei Comuni”.
 

24 Giugno 2015

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