Lazio. Ospedale Grassi: Cobas contro i turni h24 per l’Emodinamica

Lazio. Ospedale Grassi: Cobas contro i turni h24 per l’Emodinamica

Lazio. Ospedale Grassi: Cobas contro i turni h24 per l’Emodinamica
Pur “non ignorando l’importanza e il rilievo che ricopre tale servizio”, il sindacato esprime “dubbi, perplessità e preoccupazioni” legate “in particolar modo” alla carenza del personale infermieristico e medico. Una criticità che, sottolinea il Cobas, riguarda la tutela sia delle lavoratrici, dei lavoratori, ma anche degli stessi cittadini/utenti.

“No all’attivazione di turni h24 nel reparto/servizio di Emodinamica del P.O. G.B. Grassi di Ostia se non si risolve prima la carenza di personale medico e infermieristico”. È quanto affermano i delegati del Cobas Asl RmS ed Rsu Cesare Morra, Paolo Paolacci e Claudia Piermaria in un comunicato in cui si mette in guardia da tutti i pericoli legati dall’eventuale prolungamento dell’orario del servizio e si chiedono soluzioni a riguardo.

“Pur non ignorando l’importanza e il rilievo che ricopre tale servizio, ai fini della prevenzione e della cura delle patologie cardiovascolari, non può non esprimere dubbi, perplessità e preoccupazioni rispetto alle condizioni, alle difficoltà e alle criticità, peraltro già presenti e riscontrate, legate, in particolar modo, alla carenza del personale (Infermieristico e Medico)  e, quindi, delle necessarie Risorse Umane e Professionali”, scrivono i sindacalisti. Che sottolineano come “la stessa carenza e/o assenza di tali Risorse Umane e Professionali, pesa sempre più sulle condizioni di vita e di lavoro delle/gli lavoratrici e dei lavoratori, ed ha inoltre non indifferenti  ricadute e conseguenze sui livelli quantitativi/qualitativi assistenziali attuali, non solo all’interno e proprio in quei reparti come la Cardiologia – Utic, strettamente collegati con il Servizio e l’attività dell’Emodinamica, ma nei vari reparti e servizi del P.O. G.B. Grassi”.

“Si ricorda inoltre – prosegue la nota del Cobas – che per sopperire a tale carenza di personale infermieristico e  per coprire i necessari turni di lavoro e di assistenza nei Servizi e nei reparti, spesso si è costretti a ricorrere allo strumento dello straordinario che, si ribadisce ancora una volta, non potrebbe e non può divenire strumento ordinario di organizzazione del lavoro e che, la stessa Direzione Aziendale ha, anche recentemente, adottato, provvedimenti di mobilità del personale “prelevato” da altre Strutture e Servizi Socio Sanitari. Carenza, inadeguatezza delle Risorse Umane e Professionali che hanno portato la stessa Azienda (v. nota Aziendale del 20/04/2015 Prot. n° 31868 ) ad istituire “Progetti di Prestazioni Aggiuntive”, in attesa dell’espletamento degli “Avvisi Pubblici”, per incarichi a tempo determinato per un numero ancora non precisato di figure professionali che, in ogni caso, rappresenteranno sempre soluzioni insufficienti e parziali rispetto alle necessità presenti nelle Strutture e nei vari Servizi Socio Sanitari. Necessità che tendono sempre più ad aggravarsi anche a causa dell’assenza di una reale programmazione e organizzazione che la Direzione Generale non ha ancora provveduto a realizzare, nel rispetto  delle indicazioni e degli orientamenti espressi anche nei Piani Operativi Regionali che prevedevano, appunto, la ricognizione del Personale e la riorganizzazione dei servizi, delle strutture e delle attività sulla base delle Risorse Umane e Professionali realmente disponibili”.

In queste condizioni il Cobas si chiede, “e chiede”, “a tutela sia delle lavoratrici, dei lavoratori e degli stessi cittadini/utenti, nell’eventualità che il Servizio e l’attività di Emodinamica venga attivato in h24, a quali Risorse Umane e Professionali si intende ricorrere, considerata la già scarsa dotazione organica presente nei Reparti di Cardiologia ed Utic, in relazione anche ai periodi di ferie, alle assenze per malattia e/o per l’utilizzo dei permessi per i benefici di legge (Legge 104/92, ecc.)”.     

Il sindacato chiede inoltre di chiarire con quali criteri verrà assegnato il personale infermieristico (avvisi di mobilità, bandi, utilizzo di graduatorie, disponibilità, ecc.) e se lo stesso personale sarà specificatamente formato e/o adeguatamente addestrato all’utilizzo delle necessarie apparecchiature e strumentazioni.

Il Cobas invita dunque la Direzione Aziendale a riflettere su queste criticità e a “valutare ogni elemento organizzativo necessario per  garantire,  in rapporto alle risorse esistenti, l’adeguata e corretta funzionalità di tutti i Servizi e Reparti interessati”.   
 

05 Maggio 2015

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