Liste d’attesa. Un piano all’Asl Teramo per ridurle

Liste d’attesa. Un piano all’Asl Teramo per ridurle

Liste d’attesa. Un piano all’Asl Teramo per ridurle
Il dg: “Recuperato circa il 95% delle prestazioni del 2020 inevase”. Azione soprattutto lungo due direttrici: abbattimento delle file per le prestazioni ambulatoriali e per i tipi di interventi con la maggiore mobilità passiva. Circa 40 mila le prestazioni inevase nei primi quattro mesi del 2020 sulla prestazione ambulatoriale. Il manager aggiunge che resta “la necessità di ridurre quelle ordinarie con criticità”.

Un piano straordinario di azione per l’abbattimento delle liste di attesa. È quello presentato ieri mattina dalla Asl di Teramo che ha deciso di agire soprattutto lungo due direttrici: abbattimento delle file per le prestazioni ambulatoriali e per i tipi di interventi per cui c’è la maggiore mobilità passiva, determinata soprattutto dalle lunghe attese.

Per quanto riguarda la prestazione ambulatoriale, la pandemia e la conseguente sospensione delle prestazioni, durata quasi quattro mesi nel 2020, ha prodotto un accumulo di circa 40.000 prestazioni inevase.

“Già a luglio 2020, in accordo con la Regione Abruzzo, abbiamo formulato un piano di recupero delle prestazioni inevase a causa del lockdown che è stato finanziato con 2.271.996 euro – ha detto il manager della Asl Maurizio Di Giosia – Grazie al grande sforzo compiuto da tutto il personale, alla data attuale è stato recuperato circa il 95% delle prestazioni. Resta comunque la necessità di ridurre le liste di attesa ordinarie che presentano criticità”. Da qui un piano straordinario di azione, con l’aumento della ‘produzione’ (nel 2020 sono state effettuate 174.507 prestazioni e la proiezione del 2021 ammonta a 232.390) e il varo di altre misure tra cui l’incremento del numero di visite e prestazioni con l'aumento delle prestazioni urgenti, le più richieste, e il contenimento di quelle programmabili; la riduzione dei tempi di esecuzione delle prestazioni ambulatoriali, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, mediante il ripristino dei tempi pre-Covid, destinata a produrre un aumento tra le 500 e le 660 prestazioni al mese; l’ottimizzazione dei calendari; un maggiore controllo dell’appropriatezza prescrittiva (circa il 20% delle prestazioni richieste non è infatti appropriato); l’attivazione di pre-liste d’attesa da gestire attraverso il recupero di prestazioni disdette e/o non confermate dai prenotati.

Misure che già tra novembre e dicembre dovrebbero portare a un recupero di 2 mila prestazioni di priorità B e D.

La Asl ha inoltre dato il via a un piano per la riduzione delle liste di attesa e della mobilità passiva mirato alle due prestazioni chirurgiche per cui c’è una maggiore migrazione di pazienti verso altre aziende sanitarie: le protesi ortopediche all'anca e al ginocchio e le ernie.

“Abbiamo chiesto alle Ortopedie di Teramo, Sant’Omero e Atri, attraverso un ampliamento degli spazi operatori, di raddoppiare settimanalmente gli interventi di impianto delle protesi in modo da ridurre le liste di attesa – ha concluso Di Giosia – e per le ernie abbiamo previsto, da oggi, cinque sedute settimanali dedicate negli ospedali di Giulianova, Atri e Sant’Omero. In tre mesi contiamo di eseguire più di 100 interventi di protesi ortopediche e almeno cento di ernia”.

10 Novembre 2021

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