Liste di attesa. Omceo Roma monitorerà nuovo sistema a tutela di medici e pazienti

Liste di attesa. Omceo Roma monitorerà nuovo sistema a tutela di medici e pazienti

Liste di attesa. Omceo Roma monitorerà nuovo sistema a tutela di medici e pazienti
L’Ordine dei Medici di Roma proprio per evitare che ci siano intralci appena le aziende sanitarie pubblicheranno il piano previsto dalla normativa regionale, e cioè nelle settimane dopo il 15 settembre, effettuerà un monitoraggio sul suo funzionamento, anche raccogliendo segnalazioni su eventuali disservizi peraltro naturali in una fase di avviamento

“A settembre dovrebbe decollare il nuovo progetto per il governo efficace delle liste di attesa varato a luglio dalla Regione Lazio. Diciamo subito che si tratta di un buon piano. Recepisce quello nazionale e propone una serie di novità che dovrebbero, sulla carta, risolvere i problemi, atavici, del sistema sanitario pubblico. Ma si tratta di un piano complesso. Perché abbia successo occorre che ognuno faccia, e bene, la sua parte, altrimenti il meccanismo si inceppa e si torna al punto di partenza”.
 
È quanto ha dichiarato, Pierluigi Bartoletti vice presidente Omceo Roma e provincia nell’annunciare le mosse che l’Omceo di Roma intende attuare per il controllare le liste di attesa.
 
L’Ordine dei Medici di Roma proprio per evitare che ci siano intralci appena le aziende sanitarie pubblicheranno il piano previsto dalla normativa regionale, e cioè nelle settimane dopo il 15 settembre, effettuerà un monitoraggio sul funzionamento del nuovo piano, anche raccogliendo segnalazioni su eventuali disservizi, che peraltro sono naturali in una fase di avviamento.
 
Per segnalare gli eventuali mal mal funzionamenti basterà all’Urp, 064417121 o inviare email a tutoralmedico@ordinemediciroma.it o alla mail tutoralcittadino@ordinemediciroma.it oppure compilare il format presente sul sito www.ordinemediciroma.it
 
“Il percorso delineato contiene alcune novità di rilievo – ha aggiunto – intanto vengono confermati i livelli di priorità. Indicarla spetta esclusivamente al medico curante sia esso di medicina generale, specialista o ospedaliero. Se il medico, l'unico autorizzato a definire le urgenze della prestazione individuata per il paziente, pone sulla ricetta per esempio, la lettera B, significa che l'esame deve essere fatto entro 10 giorni e il ReCup deve indicare per la sua erogazione una struttura che si trova nel Distretto di residenza del cittadino. Non più viaggi turistici a zonzo nel Lazio per curarsi. Se il medico invece richiede una visita urgentissima procede direttamente con la prenotazione attraverso il circuito del Doctorcup che garantisce l'esame entro 72 ore. Dopo un intervento chirurgico – prosegue – invece dovrà essere l’ospedale a richiedere e programmare i controlli successivi. Si evita così il passaggio dal proprio medico. Se invece la patologia è di carattere cronico, per esempio il diabete, il paziente verrà inserito in un Pdta, percorso diagnostico terapeutico assistito, ed i controlli saranno programmati senza attese”.
 
Per far sì che ciò accada è necessario: che i medici di medicina generale dispongano di un collegamento Recup, di un’agenda di prestazioni disponibili nel distretto. Poi – prosegue Bartoletti – serve un numero di ecografie disponibili e questo già è molto più difficile se i privati non inseriscono le prestazioni offerte, questo vale anche per le visite chirurgiche. Poi arriviamo alla fase che riguarda la visita di controllo che deve essere disposta e prenotata dall’Ospedale, agli accertamenti successivi, stessa prassi, alla terapia, al certificato di malattia se serve.
 
Tutto ciò si può fare. Tutto è nelle possibilità del sistema sanitario regionale. Per far si che questo accada l’Ordine monitorerà che ognuno faccia la sua parte. A tutela dei medici e dei pazienti”.

29 Agosto 2019

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