Medicina generale. In Sicilia 76 posti in più. Ugl: “Finalmente un passo avanti contro la carenza di medici”

Medicina generale. In Sicilia 76 posti in più. Ugl: “Finalmente un passo avanti contro la carenza di medici”

Medicina generale. In Sicilia 76 posti in più. Ugl: “Finalmente un passo avanti contro la carenza di medici”
Via libera della Giunta al nuovo bando per un totale di 186 posti disponibili al Riaperti i bandi per 186 posti. La soddisfazione della Ugl: “Qualcosa si sta iniziando a muovere dopo il nostro appello. Puntiamo ad un allargamento delle maglie ed alla pubblicazione di nuovi concorsi per superare l'emergenza della carenza di medici”.

Approvato dalla Giunta Siciliana il nuovo bando per il corso triennale di formazione specifica in medicina generale nel triennio 2018/2021, che prevede 76 posti in più rispetto alla versione precedente, per un totale di 186 posti a disposizione.

“Registriamo con piacere che qualcosa si sta iniziando a muovere anche in Sicilia sulla riprogrammazione del numero chiuso per l'accesso al corso di medicina e che, in particolare, i nostri accorati appelli sono stati ascoltati dall'assessore della salute Ruggero Razza”, commentano i segretari regionali siciliani delle federazioni Ugl medici e Ugl sanità, rispettivamente Raffaele Lanteri e Carmelo Urzì.

Per Lanteri e Urzì i 76 posti in più per la medicina generale sono “un piccolo passo in avanti che ci fa ben sperare visto che è stato fatto un altro passaggio al ministero tendente all'applicazione della nuova rete ospedaliera, tale da poter finalmente procedere ai concorsi ed al completamento degli  organici. Anche perché è da mesi che ormai portiamo avanti la battaglia per ottenere un allargamento delle maglie in relazione ai numeri nella specializzazione per i neo laureati in medicina e per la medicina generale, perché sul territorio regionale e dell'intera nazione è sempre più emergenza in relazione alla disponibilità di medici, da qui al prossimo futuro”.

Per i due sindacalisti, “dopo i primi segnali giunti nei giorni scorsi, a livello nazionale con la proposta del ministro della salute Giulia Grillo sull'abolizione del numero chiuso nei corsi universitari per le professioni sanitarie, o una migliore riprogrammazione delle quote d'accesso, il nuovo input dato dall'assessore regionale è da cogliere con vivo apprezzamento considerato che si colloca in quella direzione volta al superamento dell'emergenza in atto che continuiamo ad auspicare, chiedendo anche la pubblicazione dei necessari bandi di concorso per la copertura delle piante organiche drammaticamente ancora vacanti”.

01 Ottobre 2018

© Riproduzione riservata

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....

Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale
Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale

La Conferenza delle Regioni ha approvato la proposta che riguarda il riparto della “quota premiale” relativa al 2025 del Fondo Sanitario Nazionale e introduce per la prima volta i criteri...