Omceo pugliesi scrivono ad Emiliano e insistono sui tamponi: “Sono gli strumenti più importanti per garantire la sicurezza”

Omceo pugliesi scrivono ad Emiliano e insistono sui tamponi: “Sono gli strumenti più importanti per garantire la sicurezza”

Omceo pugliesi scrivono ad Emiliano e insistono sui tamponi: “Sono gli strumenti più importanti per garantire la sicurezza”
Gli Omceo chiedono anche un coinvolgimento più ampio, sul piano della programmazione e della organizzazione, degli Ordini Professionali per riuscire ad fronteggiare efficacemente l’epidemia. Anche considerato che “le scelte sinora effettuate non sono state concordate con la classe medica pugliese, ed alcune di queste scelte sono difficilmente condivisibili sul piano clinico e assistenziale”. LA LETTERA

I Presidenti degli Ordini dei medici delle 6 provincie pugliesi hanno inviato oggi al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, una lettera con cui richiedono un coinvolgimento più ampio, sul piano della programmazione e della organizzazione, degli Ordini Professionali per riuscire ad fronteggiare efficacemente l’epidemia.
 
“È dovere di ogni buon amministratore garantire l’integrità psico–fisica degli operatori sanitari e dei pazienti in quanto diritto costituzionalmente tutelato”, si legge nella lettera. Secondo gli Ordini, “l’utilizzo dei tamponi, dei test rapidi e dei DPI rappresentano, al momento, gli strumenti più importanti per garantire la sicurezza, insieme ad una nuova riorganizzazione degli ospedali e delle cure territoriali, per garantire assistenza sia a malati Covid che non Covid.”

Servono quindi decisioni condivise, dato che “le scelte sinora effettuate non sono state concordate con la classe medica pugliese, ed alcune di queste scelte sono difficilmente condivisibili sul piano clinico e assistenziale. Non ci è stato consentito di esprimere alcun parere sulla organizzazione degli ospedali impiegati nel trattamento Covid–19, né a tutt’oggi risulta esaudita la nostra richiesta di una robusta risposta sul territorio, dove peraltro le cronicità messe in secondo piano rischiano di trasformarsi in una pericolosa onda di risacca dell’attuale emergenza.”

“I medici grazie al loro sacrificio e alla loro dedizione sono oggi coloro che combattono in prima linea questa epidemia, salvando migliaia di vite umane. Gli Ordini sono gli Enti Pubblici che rappresentano la Professione Medica che tutela la salute dei cittadini. Per questo riteniamo indispensabile un coinvolgimento istituzionale degli Ordini negli organismi di governo della pandemia in Puglia, anche al fine di raccordare gli interventi ospedale territorio”, conclude la lettera.

22 Aprile 2020

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...