Ospedale Santa Chiara di Trento. Varagone (Uil Fpl): “Carenza di personale, negati permessi 104 e congedi per assistenza”  

Ospedale Santa Chiara di Trento. Varagone (Uil Fpl): “Carenza di personale, negati permessi 104 e congedi per assistenza”  

Ospedale Santa Chiara di Trento. Varagone (Uil Fpl): “Carenza di personale, negati permessi 104 e congedi per assistenza”  
“L’ospedale Hub di Trento versa in una profonda crisi dovuta alla carenza di personale medico, sanitario e Oss, e ciò che più preoccupa è che né l’assessore alla salute Mario Tonina né il Presidente della Provincia di Trento Mario Fugatti rispondono alle nostre comunicazioni”, denuncia il sindacalista.

Dopo anni di denunce e lettere inviate ai vertici della sanità e al Presidente Maurizio Fugatti, per il Segretario generale della Uil Fpl Sanità del Trentino, Giuseppe Varagone, la situazione sanitaria nella provincia Autonoma, in questo momento, è ulteriormente peggiorata. Il sindacalista sottolinea che ad oggi, si è arrivati al punto di negare i diritti più essenziali ai lavoratori.

“Stiamo parlando di carenze di personale così gravose di medico, sanitario e Oss, dell’ospedale Santa Chiara di Trento – dice Giuseppe Varagone – definito, dopo l’ultima riorganizzazione fatta dalla scorsa amministrazione Fugatti, lo snodo centrale per la sanità trentina e gli ospedali di valle; il cosiddetto ospedale policentrico. In questo ospedale, abbiamo avuto a causa della carenza di personale, casi in cui vengono negati i permessi relativi alla L. 104, art 3, comma 3, per i famigliari con handicap, oppure i periodi di congedo che un lavoratore può usufruire per assistenza, causa aggravamento del proprio famigliare”.

“Non c’è giorno dove non sia contattato dal personale dell’ospedale – continua Varagone – dove vengono denunciati fatti di male organizzazione, lavoratori che all’ultimo minuto gli vengono negati i giorni di riposo, di personale che non riesce nemmeno ad organizzarsi con la famiglia, di medici, dato l’elevata stanchezza e stress, nelle sale operatorie controllano e ricontrollano molte volte ciò che fanno per paura di incorrere in un errore che potrebbe rovinare la vita ad una persona. Insomma, pur di trovare un po’ di tranquillità alcuni dei miei iscritti hanno dato le dimissioni per andare a lavorare nelle farmacie, in studi privati, negli ospedali d Bolzano, addirittura chi in tutt’altro fronte”.

Per Varagone l’atteggiamento da parte di chi governa la sanità nella Provincia di Trento si riduce a due possibilità: “O siamo di fronte ad un disegno politico dove vale di più la sanità privata a scapito della pubblica, o siamo di fronte ad un atteggiamento anti sindacale dove le doglianze delle Oo.Ss. comunque non vengono prese in considerazione nemmeno con un misero cenno”. Conclude il segretario generale della Uil Fpl Sanità del Trentino.

Endrius Salvalaggio

Endrius Salvalaggio 

06 Settembre 2024

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