Pazienti cardiopatici e fumo. A Noale il 41% ha smesso di fumare grazie a un ambulatorio specifico

Pazienti cardiopatici e fumo. A Noale il 41% ha smesso di fumare grazie a un ambulatorio specifico

Pazienti cardiopatici e fumo. A Noale il 41% ha smesso di fumare grazie a un ambulatorio specifico
Buon bilancio per il servizio attivato dall’Ulss 3 quattro anni fa. I fumatori rappresentano circa il 30% dei pazienti del servizio di Cardiologia Riabilitativa (circa 700 all’anno) di Noale. “Chi ha subito un infarto, in un primo momento smette di fumare, ma nel 60% dei casi poi ricomincia”, spiega Franco Giada, Primario della Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico e Cardiologia Riabilitativa del Distretto di Mirano Dolo.

Compie quattro anni l’ambulatorio antitabagismo dedicato ai pazienti cardiopatici che è ubicato nella struttura sanitaria di Noale. Si tratta di un servizio organizzato da personale estremamente formato (medici, infermieri e una psicologa), che fa parte della Cardiologia Riabilitativa, e che ha come obiettivo principale quello di lavorare coi pazienti che hanno avuto un infarto e che non hanno ancora smesso di fumare.

“L’Ulss 3 – ha evidenziato il Dottor Franco Giada, Primario della Medicina dello Sport e dell’Esercizio Fisico e Cardiologia Riabilitativa del Distretto di Mirano Dolo della Ulss 3 – è capofila, a livello regionale, per il programma 1.F3 "Coordinamento e sviluppo del Sistema Veneto di Trattamento del Tabagismo" la cui referente scientifica è la dottoressa Novella Ghezzo (Dipartimento Dipendenze). Il contrasto al fenomeno del Tabagismo si sviluppa su più fronti, ad esempio col Dipartimento di Prevenzione (Direttore Dott Sbrogiò) con la sensibilizzazione nelle scuole; inoltre per il Trattamento del Tabagismo in Ulss3, esistono altri tre ambulatori specialistici a disposizione di tutti i cittadini, presso Chioggia, Dolo e Mestre, in quest'ultima sede l'ambulatorio è anche Centro Sperimentale Regionale”. 

“Il nostro ambulatorio – aggiunge Giada – si rivolge ai cardiopatici e, per loro, abbiamo realizzato un percorso specifico che li aiuti a disassuefarsi dal fumo in quanto, chi ha superato un infarto e continua comunque a fumare, presenta un rischio elevatissimo di ripetere l’infausto evento”.

Il percorso per smettere di fumare è organizzato in incontri singoli e di gruppo ed ha fatto sì – riferisce la Ulss, che “a distanza di 12 mesi dal suo inizio, ben il 41% dei pazienti in cura risultasse astinente contro il 20% che viene stimato in letteratura”.

“Presso il nostro servizio di Cardiologia Riabilitativa – ha continuato il Dottor Giada – trattiamo 700 nuovi pazienti all’anno, di cui il 30% è fumatore. Purtroppo, chi ha subito un infarto, in un primo momento smette di fumare, ma nel 60% dei casi poi ricomincia compromettendo nuovamente le arterie e la respirazione”.

Fondamentali i corretti stili di vita. “Ciascuno di noi – ha ricordato il Direttore Generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben – può dare un contributo importante alla propria salute comportandosi “bene” nella quotidianità. Ricordo l’ABC nei corretti stili di vita: oltre a promuovere il movimento ed una dieta sana, va ricordato la riduzione nel consumo di alcol e l’astensione al fumo”. 

18 Ottobre 2018

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028
Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028

Al Policlinico Abano di Abano Terme (PD) è stato confermato un Bollino Rosa per l’offerta di attività dedicate alla salute femminile. Stamattina, a Roma, Fondazione Onda ETS, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e...

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...