Piemonte. Diabete.  Al via percorso prescrittivo con deroga terapeutica informatizzata

Piemonte. Diabete.  Al via percorso prescrittivo con deroga terapeutica informatizzata

Piemonte. Diabete.  Al via percorso prescrittivo con deroga terapeutica informatizzata
Il diabetologo può così stimare il periodo necessario, calcolare il fabbisogno ed emettere un piano terapeutico per la durata supposta. Con la visita di revisione conclusiva, di solito il paziente torna a una terapia non a rischio di ipoglicemie e dismette l’autocontrollo oppure può essere rivalutato il piano terapeutico.

Prima in Italia, il Piemonte è l’unica regione ad avere autorizzato un percorso prescrittivo strutturato che abbina sia l’educazione terapeutica, mirata al corretto impiego dei presidi appropriati, sia a migliorare la sostenibilità della spesa con indicazioni specifiche che rispondono al reale bisogno del paziente con diabete. “Si tratta di un’iniziativa che rende possibile da un lato una maggiore prescrizione di strisce, laddove necessario e, dall’altro la monitorizzazione, in tempo reale della prescrizione stessa – illustra Carlo Bruno Giorda, responsabile del servizio di Diabetologia e malattie Metaboliche dell’Asl To5 di Chieri -. La novità di questo atto della Regione Piemonte sta nella deroga monitorata che utilizza un sistema di autorizzazione online che va incontro alle necessità del paziente diabetico e, nel contempo controlla la prescrizione”. 

In sintesi queste sono le fasi della procedura. “Il diabetologo viene autorizzato alla prescrizione dei presidi, rilascia un piano terapeutico informatizzato nel quale vengono specificati tipo di presidio, modello e quantitativo mensile (fabbisogno) e la durata del piano stesso – prosegue Giorda -.  Tale durata può essere limitata – soprattutto per pazienti di tipo 2 che possono avere bisogno temporaneo della terapia insulinica – oppure permanente, come nel caso del paziente di tipo 1, che necessita della terapia insulinica per tutta la vita e deve essere supportato da un autocontrollo costante”. Il diabetologo può stimare il periodo necessario, calcolare il fabbisogno ed emettere un piano terapeutico per la durata supposta. Con la visita di revisione conclusiva, di solito il paziente torna a una terapia non a rischio di ipoglicemie e dismette l’autocontrollo oppure può essere rivalutato il piano terapeutico.

“L’opera di educazione del paziente – conclude Giorda – , serva a far capire che i dati numerici si trasformano in informazioni utili se collegati ad azioni, terapia e stile di vita e, portando ad interpretare comportamenti quotidiani coerenti con gli obiettivi”.

05 Febbraio 2015

© Riproduzione riservata

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....

Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale
Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale

La Conferenza delle Regioni ha approvato la proposta che riguarda il riparto della “quota premiale” relativa al 2025 del Fondo Sanitario Nazionale e introduce per la prima volta i criteri...