La trasformazione digitale della sanità italiana sta accelerando verso sistemi sempre più interoperabili, accessibili e capaci di restituire valore ai professionisti e ai cittadini. In questa traiettoria si inserisce il nuovo Registro Regionale della Ricerca Clinica del Piemonte, presentato il 21 novembre durante la Giornata Regionale della Ricerca e ora online all’indirizzo www.ricercaclinicapiemonte.it
Il nuovo Registro rappresenta uno strumento digitale pensato per semplificare il monitoraggio e la programmazione della ricerca da parte delle Aziende Sanitarie Regionali, superando la frammentazione delle informazioni e permettendo di individuare rapidamente studi attivi, collaborazioni possibili e ambiti di sviluppo. Parallelamente, apre un livello di accessibilità finora assente per cittadini e associazioni di pazienti, che possono consultare opportunità di partecipazione agli studi clinici in modo chiaro e aggiornato, con un’impostazione user-friendly e trasparente.
La costruzione del Registro ha coinvolto la Direzione regionale, con il contributo di Federico Riboldi, Assessore alla Sanità, Franco Ripa, responsabile della programmazione socio-sanitaria, Antonio Maconi, Direttore del DAIRI-R, e Nino Cartabellotta, Presidente di Fondazione Gimbe. Si tratta di un percorso che ha richiesto collaborazione tecnica, definizione condivisa degli standard e una visione comune sulla qualità dei dati della ricerca.
La piattaforma è stata realizzata tecnicamente dal gruppo Nbs, seguendo l’architettura del sistema Ecm regionale, e poggia su un impianto metodologico sviluppato dal DAIRI-R dell’Aou Alessandria in collaborazione con Fondazione Gimbe. L’obiettivo della progettazione congiunta è garantire che il Registro rispetti gli standard dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per la registrazione degli studi clinici, requisito indispensabile per la futura integrazione nella International Clinical Trials Registry Platform (ICTRP).
Gli standard Oms si fondano su pochi principi essenziali: l’obbligo etico e scientifico di registrare gli studi prima dell’arruolamento, l’uso di un set minimo uniforme di dati, l’assegnazione di un identificativo univoco (Utn) e la qualità e verificabilità costante delle informazioni. Sono criteri adottati dai principali registri internazionali, da ClinicalTrials.gov al sistema europeo Ctis dell’Ema, e costituiscono la base di trasparenza richiesta anche dall’Icmje per la pubblicazione sulle principali riviste scientifiche. Il Piemonte è la prima Regione italiana ad aver progettato un registro con questa piena conformità metodologica.
L’avanzamento della piattaforma sarà progressivo: in queste settimane le Aziende stanno alimentando il sistema con gli studi attivi, fino a comporre una mappatura regionale completa. Una volta pienamente popolato, il Registro consentirà una fotografia dinamica e aggiornata del panorama della ricerca clinica piemontese, rafforzando la capacità di coordinamento, la trasparenza e la condivisione con la comunità.