Pma e fertilità. In Veneto +50% di prestazioni in 4 anni per il Centro di riferimento regionale 

Pma e fertilità. In Veneto +50% di prestazioni in 4 anni per il Centro di riferimento regionale 

Pma e fertilità. In Veneto +50% di prestazioni in 4 anni per il Centro di riferimento regionale 
Oltre 200 bimbi nati grazie alla Pma nel Centro che, oltre ad occuparsi di infertilità e preservazione della fertilità, ha recentemente aperto degli ambulatori per la “tutela della salute riproduttiva” di pazienti affette da patologie croniche, tra cui diabete, malattie reumatiche, o guarite dal cancro. “Viviamo n un contesto di crescendo di bisogni”, riferisce la responsabile Alessandra Andrisani. Dal 2020 la Uosd offre anche un servizio di consulenze in telemedicina

L’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) di Padova ha aperto le porte nel 2020. A quattro anni dalla sua nascita – e dopo alcuni mesi di riorganizzazione interna – sono centinaia le coppie prese in carico e oltre 200 i bambini nati. Questa struttura è stata nominata Centro di riferimento per la preservazione della fertilità della Regione Veneto nel 2019, a dirigerlo è la Prof.ssa Alessandra Andrisani, che ci racconta quanto è stato fatto in così poco tempo.

“Dal 2020, quando abbiamo iniziato a lavorare come Unità indipendente, con personale e strutture dedicate, le prestazioni sono aumentate di oltre il 50 per cento – racconta la responsabile di struttura – oltre ad occuparci di coppie infertili, e della preservazione della fertilità di donne e bimbe malate di cancro, abbiamo anche aperto degli ambulatori dove ci occupiamo di ‘tutela della salute riproduttiva’ di pazienti affette da varie patologie croniche, tra cui diabete, malattie reumatiche e pazienti guarite dal cancro. Dal 2022 seguiamo per la preservazione della fertilità non sono solo le donne malate di cancro ma anche donne e bambine affette da malattie che causeranno loro un calo di fertilità”.

Nel 2023 è stato questo Centro del Veneto il primo ad effettuare questa pratica che consente l’opportunità di preservare la fertilità alle bimbe prepubere e a tutte quelle donne che non possono permettersi di posticipare il trattamento oncologico. “In questo caso, si prelevano dei pezzetti di tessuto ovarico – spiega Andrisani – che poi vengono crioconservati e mantenuti in una criobanca fino a che il paziente ne avrà la necessità. Quotidianamente ci occupiamo anche di trattamenti di PMA omologa, ovvero con gli ovociti e gli spermatozoi della coppia. Nel nostro centro si effettuano inseminazioni intrauterine, Fivet ed Icsi.. A breve inizieremo anche ad effettuare anche la PMA eterologa, che consiste nell’utilizzare gameti di donatori, quando uno dei due partner si trovi in una condizione per cui i suoi gameti non sono utilizzabili.

Una caratteristica della Uosd di PMA è che la coppia, una volta presa in carico, viene accompagnata “per mano” lungo tutto il percorso, dalla diagnosi alla terapia; il centro, infatti, garantisce ai pazienti di poter effettuare tutti i trattamenti previsti nel percorso diagnostico per l’infertilità in tempi brevi, programmandoli direttamente dopo il primo incontro con i pazienti. Il centro inoltre dispone di diversi consulenti come endocrinologo, andrologo, urologo, genetista e psicologo, per garantire una pronta risposta alle necessità terapeutiche della coppia. Infine dal 2020 la Uosd di PMA offre anche un servizio di consulenze in telemedicina, così da agevolare tutte quelle coppie che desiderano essere seguite a Padova per le loro difficoltà ad avere un bimbo, ma vengono da lontano.

Endrius Salvalaggio

Endrius Salvalaggio

26 Marzo 2024

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028
Salute al femminile. Al Policlinico Abano confermato il “bollino rosa” per il biennio 2026-2028

Al Policlinico Abano di Abano Terme (PD) è stato confermato un Bollino Rosa per l’offerta di attività dedicate alla salute femminile. Stamattina, a Roma, Fondazione Onda ETS, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e...

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...