Professioni sanitarie non mediche, dalla Regione borse di studio per 2 milioni

Professioni sanitarie non mediche, dalla Regione borse di studio per 2 milioni

Professioni sanitarie non mediche, dalla Regione borse di studio per 2 milioni
L’obiettivo della Regione è “sostenere i tanti ragazzi e ragazze laureati ad esempio in veterinaria, odontoiatria, farmacia, biologia, chimica, fisica e psicologia che necessitano di un titolo di specializzazione per poter trovare un'occupazione nel sistema sanitario nazionale” evitando anche “il rischio che la specializzazione diventi un lusso per chi ha alle spalle una famiglia su cui poter gravare”.

È di 2 milioni di euro la dotazione finanziaria del bando pubblicato con il quale la Regione Campania finanzia borse di studio  per i giovani iscritti alle specializzazioni in professioni sanitarie non mediche.

“La Regione Campania – spiega in una nota l'assessore alla Formazione Chiara Marciani – vuole così sostenere i tanti ragazzi e ragazze laureati ad esempio in veterinaria, odontoiatria, farmacia, biologia, chimica, fisica e psicologia che necessitano di un titolo di specializzazione per poter trovare un'occupazione nel sistema sanitario nazionale ma finora senza una borsa di studio o un rimborso spese. Per la prima volta la Regione Campania consentirà agli iscritti ai corsi di specializzazione in professioni sanitarie non mediche di poter usufruire di una borsa di studio al fine di completare il loro percorso formativo con un tassello fondamentale per il loro inserimento lavorativo, evitando inoltre il rischio che la specializzazione diventi un lusso per chi ha alle spalle una famiglia su cui poter gravare”.

Potranno presentare proposte progettuali le Università con sede operativa in Regione Campania che siano sede di scuole di specializzazione in area sanitaria non medica in conformità con il D.I. n. 716/2016. Ciascuna Università potrà presentare un’unica istanza nella quale vengano contemplate tutte le scuole di specializzazione rispetto alle quali si intende richiedere il finanziamento.

“L’intervento – precisa la Regione in una nota – persegue l’obiettivo di inserimento lavorativo dei giovani laureati in professioni sanitarie non mediche nell’ambito del territorio regionale rispetto al quale occorre investire, favorendo percorsi di alta formazione post-universitaria che consentano di posizionarsi nel mercato del lavoro con la massima competitività. A tal fine le azioni dovranno essere rivolte a laureati residenti in Campania da almeno un anno con un’età non superiore a 35 anni, privilegiando, a parità di merito, coloro che versano in condizioni economiche di maggiore fragilità”.

23 Novembre 2018

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...