Puglia. Turni di lavoro, Gorgoni (Dipartimento Salute): “Dal Mef 51 mln per 530 nuovi medici”

Puglia. Turni di lavoro, Gorgoni (Dipartimento Salute): “Dal Mef 51 mln per 530 nuovi medici”

Puglia. Turni di lavoro, Gorgoni (Dipartimento Salute): “Dal Mef 51 mln per 530 nuovi medici”
Gorgoni lo ha riferito stamani durante una audizione in III commissione del Consiglio regionale. Per Gorgoni di nuovi medici ne servirebbero però 900. I consiglieri Pentastellati sono scettici: “Il Mef è inaffidabile. Servono altre soluzioni, anzitutto l’adozione dei costi standard”.

“Non è affatto scontato il prestito ministeriale di 51 milioni a cui ha fatto riferimento Gorgoni che ci aiuterebbe a superare la crisi derivante dall’attuazione della direttiva UE sui nuovi orari di lavoro”. Così i consiglieri M5S membri della III Commissione Mario Conca e Marco Galante in replica alle affermazioni rilasciate questa mattina nel corso delle audizioni in Commissione sanità dal capo del Dipartimento promozione della salute della Regione Puglia Giovanni Gorgoni, secondo il quale servirebbero 900 nuovi medici per affrontare la crisi derivante dall’attuazione della direttiva UE sui nuovi turni di lavoro, 530 dei quali sarebbero assicurati dai 51 milioni derivanti da un’ulteriore deroga del MEF.
 
“Bisognerebbe considerare  – affermano i pentastellati in una nota – che il MEF ha già negato alla Regione Puglia il prestito di 84 milioni che sarebbe servito a dare ossigeno alle politiche sociali. Se tale più che probabile ipotesi dovesse avverarsi  la Puglia non riuscirà ad evitare nel breve periodo le infrazioni europee. Serve piuttosto quel piano di riordino ospedaliero che il DM 70 del 2015 richiede entro il 31/12/2015”.

“Abbiamo consigliato al direttore Gorgoni – proseguono i consiglieri del Movimento – al fine di ottimizzare la spesa, di procedere con l’adozione dei costi standard, così da evitare quei tagli lineari che solitamente agevolano quei primariati politicamente agganciati, ad esempio intervenendo sulla spesa farmaceutica costringendo i nosocomi a rispettare la legge che prevede la fornitura del primo ciclo di cure a tutti i pazienti dimessi, procedura che consentirebbe di risparmiare fino al 60% sull’acquisto dei medicinali”.

“In ultimo – concludono i cinquestelle – gli abbiamo ricordato che tale stravolgimento della sanità pugliese non può in alcun modo prescindere da un confronto diretto con chi vive in trincea, come i capi dipartimento delle diverse aree (chirurgica, emergenza, medicina generale) che spesso hanno lamentato mancanza di comunicazione con le direzioni generali. Nelle prossime settimane presenteremo una nostra proposta di piano di riordino dell’emergenza/urgenza che va in questa direzione”.

03 Dicembre 2015

© Riproduzione riservata

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....

Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale
Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale

La Conferenza delle Regioni ha approvato la proposta che riguarda il riparto della “quota premiale” relativa al 2025 del Fondo Sanitario Nazionale e introduce per la prima volta i criteri...