Puglia. Zullo (CoR): “I dipendenti della sanità privata non siano di serie B”

Puglia. Zullo (CoR): “I dipendenti della sanità privata non siano di serie B”

Puglia. Zullo (CoR): “I dipendenti della sanità privata non siano di serie B”
Sul tema il presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti ha presentato una interrogazione ad Emiliano. “Da tempo raccolgo la denuncia di diversi dipendenti di alcune strutture sanitarie private convenzionate o impiegati nei servizi erogati nei Piani di Zona che lamentano un’insicurezza economica”.

Un’interrogazione per conoscere dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in qualità di assessore alla Sanità, se la Regione opera un monitoraggio sulle condizioni lavorative nelle strutture accreditate. A presentarla è il presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo. “Dipendenti sottopagati o peggio con molte mensilità arretrate in quella che si può tranquillamente definire nella Sanità pugliese gli operatori sanitari ‘dalla busta paga di serie B’”, afferma Zullo nella nota che annuncia l’interrogazione.

“Da tempo – spiega il presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti – raccolgo la denuncia di diversi dipendenti di alcune strutture  sanitarie private convenzionate o impiegati nei servizi erogati nei Piani di Zona che lamentano un’insicurezza economica legata all’andamento economico-finanziario dei datori di lavoro. E’ chiaro che la crisi colpisce tutti a tutti i livelli, ma resta da capire se la Regione che eroga risorse alle suddette strutture, attraverso sia il Fondo sanitario regionale, sia attraverso il fondo sociale, è a conoscenza della situazione contributiva dei dipendenti che lavorano? E dei fornitori che non vengono pagati? Per questo motivo – conclude Zullo – ho presentato un’interrogazione per conoscere dal presidente Emiliano, anche in qualità di assessore alla Sanità, quali strumenti di monitoraggio e di verifica adopera la Regione Puglia per verificare che soldi pubblici non vengano date a datori di lavoro che poi non rispettano i propri dipendenti e fornitori”.

17 Maggio 2016

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