Qual è il principale valore lavorativo dei Millennials? Marco Rotondi, dell’Istituto Europeo Neurosistemica di Genova, lo ha chiesto agli studenti di psicologia del lavoro dell’Università di Genova che, tra qualche anno, entreranno a far parte del mondo del lavoro. Alla ricerca hanno partecipato circa 146 ragazzi, in prevalenza femmine tutti nati tra i primi anni ottanta ed i primi anni duemila. E le loro risposte saranno discusse in un convegno promosso all’AO di Alessandria, il prossimo 24 novembre, da Federsanità Anci Piemonte in collaborazione con l’Azienda ospedaliera alessandrina, il Rusan, l’Università di Genova e l’Anci Piemonte.
Una nota che annuncia l’evento anticipa intanto i risultati della ricerca. Il primo valore lavorativo per i giovani intervistati è “lo status” (22%) inteso come “propensione alla carriera, ottenimento di una elevata retribuzione ed il raggiungimento di uno status sociale e professionale che susciti rispetto, ammirazione ed autorità”. “Questo risultato è in linea con quelli ottenuti da altre ricerche secondo i quali i Millennials sono ambiziosi, desiderosi di fare carriera, vogliono guadagnare e sviluppare la leadership molto più dei loro colleghi più anziani”, spiega la nota.
Al secondo posto, con il 21% troviamo “la competenza”: “I Millennials vogliono poter utilizzare le proprie attitudini, le proprie capacità e le proprie competenze ed esprimere attraverso il lavoro i propri interessi. Sono desiderosi di mostrare le loro abilità, vogliono ottenere riconoscimenti per i loro sforzi e accrescere costantemente le proprie competenze tecnico-professionali”.
Il terzo interesse emerso è “lo sviluppo di sé” (17%) inteso come “la possibilità di crescere personalmente e professionalmente attraverso esperienze significative, sviluppare la creatività e avere la possibilità di assaporare la bellezza dell’ambiente naturale, fisico ed umano”. La stessa percentuale di partecipanti da una grande importanza a “l’indipendenza” (17%): “Essere autonomi nel prendere le proprie decisioni, poter agire secondo il proprio stile di vita preferito e svolgere attività multiformi e variegate, che richiedono cambiamenti continui”.
“La stabilità” è un tema importante per il 14% degli intervistati: “Poter contare su un reddito regolare, avere un posto stabile che permetta di conciliare gli interessi e le esigenze personali con il lavoro ed avere un bilanciamento fra famiglia e lavoro”.
Infine, nelle ultime posizioni troviamo “il senso sociale” (7%) inteso come “lo svolgimento di attività che siano di servizio agli altri e che contribuiscano a migliorare la società e “le relazioni” (2%) con colleghi e con i capi affinché si possa operare in un clima buono, accogliente che permetta un elevato senso di partecipazione”. Questo dato “conferma quanto emerso da altre ricerche secondo cui i Millennials sono comunicativi e costantemente connessi ma indipendenti e cercano un posto di lavoro amichevole, con spazi in cui le persone possano socializzare e collaborare, ma che garantisca loro la giusta privacy”.
Altri aspetti significativi emersi da questa ricerca sono che il 28% dei partecipanti afferma di avere tanti contatti su Facebook, ma pochi amici con cui parlare delle cose importanti ed il 65% è d’accordo sul fatto che il “lavoro di squadra è importante”.