Sardegna. Approvata la proposta di Asl unica. Pigliaru: “Scelta coraggiosa”

Sardegna. Approvata la proposta di Asl unica. Pigliaru: “Scelta coraggiosa”

Sardegna. Approvata la proposta di Asl unica. Pigliaru: “Scelta coraggiosa”
Via libera dal Consiglio alla proposta di istituzione dell’Azienda sanitaria unica regionale. Pigliaru: “Stiamo chiedendo a una parte dei nostri cittadini un sacrificio temporaneo e, al contempo, vogliamo dare il segnale che si può e si deve cambiare. Lo facciamo con la Asl unica, lo facciamo con le azioni del Piano di rientro, sulle quali renderemo conto ai Sardi passo dopo passo".

"Rimettere ordine nei conti della sanità è tra le grandi sfide della legislatura: significa dare ai Sardi una sanità senza sprechi e con servizi di qualità, arrivando nello stesso tempo a liberare risorse per lo sviluppo, l’occupazione, l’istruzione. Per questo la Asl unica, che permette di esercitare la maggior capacità di controllo, rappresenta un primo passo importante nell’opera di semplificazione e razionalizzazione dell’organizzazione sanitaria". Così il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha spiegato, in una nota, la scelta dell’Azienda sanitaria unica regionale (Asur) portata in Consiglio regionale dalla Giunta, d’intesa con la maggioranza di centrosinistra, e approvata dall’Aula. Pigliaru ha parlato di “scelta coraggiosa e forte, indispensabile di fronte alla drammatica situazione dei conti. Stiamo chiedendo a una parte dei nostri cittadini un sacrificio temporaneo e, al contempo, vogliamo dare il segnale che si può e si deve cambiare. Lo facciamo con la Asl unica, lo facciamo con le azioni del Piano di rientro, sulle quali renderemo conto ai Sardi passo dopo passo".

Per quanto riguarda le addizionali Irpef, nella nota Pigliaru ha sottolineato che si tratta di un intervento definito e limitato nel tempo: "Per affrontare una situazione straordinaria abbiamo bisogno di un contributo straordinario e lo chiediamo solo a una parte della popolazione. Tuteliamo le fasce di reddito più basse, che rispetto a prima non solo non avranno aumenti, ma vedranno ridotta l’aliquota. Contribuirà maggiormente solo chi appartiene a fasce più alte. E’ un intervento che tiene conto della progressione e soprattutto temporaneo".

24 Dicembre 2015

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