Sardegna. Istituito l’Osservatorio regionale permanente sulla sanità penitenziaria minorile

Sardegna. Istituito l’Osservatorio regionale permanente sulla sanità penitenziaria minorile

Sardegna. Istituito l’Osservatorio regionale permanente sulla sanità penitenziaria minorile
Bartolazzi: “L’Osservatorio riferisce su problematiche di interesse sanitario insorgenti negli istituti penitenziari del territorio, al fine di migliorare l'assistenza in essi dedicata”. Puligheddu: “Un passo sicuramente in avanti, auspico inoltre all’Istituzione in Sardegna di un Osservatorio con un Centro documentazione, studi e di ricerca che possa raccogliere i dati dell’infanzia e dell’adolescenza per poter avere maggiori servizi e politiche ai minori rivolte”.

“Si è ritenuto necessario – spiega a Quotidiano Sanità l’assessore Armando Bartolazzi – la necessità di istituire specificatamente l’Osservatorio regionale permanente sulla sanità penitenziaria per i minori, attualmente non costituito. Ciò in armonia al D.P.C.M. del 1 aprile 2008 che ha previsto la realizzazione in ogni regione e provincia autonoma dell’Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria con il compito di valutare l’efficienza e l’efficacia degli interventi a tutela della salute dei detenuti, degli internati ed anche dei minorenni, sottoposti a procedimento penale. L’Osservatorio riferisce su problematiche di interesse sanitario insorgenti negli istituti penitenziari del territorio e dell’area penale esterna, al fine di fornire elementi utili per azioni volte al miglioramento dell’assistenza sanitaria in queste strutture”.

“L’Osservatorio regionale permanente sulla sanità penitenziaria minorile – prosegue l’assessore – sarà composto dal Coordinatore della rete regionale per la sanità penitenziaria con funzioni di presidente, dal Direttore del Servizio promozione e governo delle reti di cura, dai Direttori sanitari di tutte le aziende socio-sanitarie locali nei cui ambiti insistono gli istituti penitenziari minorili, dal Direttore del Centro regionale per la salute mentale e dipendenze. Ancora, presiederanno i Direttori dei Dipartimenti di salute mentale delle aziende sanitarie, un rappresentante del Centro per la giustizia minorile, Ministero della Giustizia, i rappresentanti delle Procure per i minorenni di Cagliari e Sassari, i rappresentanti designati dai Presidenti dei Tribunali per i minorenni di Cagliari e Sassari, un esperto di assistenza sanitaria in ambito penitenziario minorile.

“Abbiamo inoltre rinnovato l’Osservatorio regionale permanente sulla sanità penitenziaria, questo già attivato, che sarà composto dal Coordinatore della rete regionale per la sanità penitenziaria con funzioni di Presidente, dal Direttore del Servizio promozione e governo delle reti di cura, dai Direttori sanitari delle aziende socio-sanitarie locali nei cui ambiti insistono gli istituti penitenziari, dal Direttore del Centro regionale per la salute mentale e dipendenze. Ancora, dai Direttori dei Dipartimenti di salute mentale delle aziende sanitarie o un loro delegato, dal Direttore della REMS, da un rappresentante del Provveditorato regionale della Sardegna, Ministero della Giustizia, dai rappresentanti designati dai presidenti dei Tribunali di sorveglianza di Cagliari, Sassari e Nuoro, da un medico esperto di assistenza sanitaria in ambito penitenziario e un esperto in materia di assistenza sanitaria in ambito penitenziario”.

“La partecipazione al Tavolo sarà a titolo gratuito ed i rimborsi di spese di viaggio e missione sono a carico delle Amministrazioni di appartenenza. Gli osservatori, nell’ambito delle materie attinenti le tematiche trattate, potranno essere integrati da esperti/consulenti” – conclude Bartolazzi.

“Da parte della Regione – commenta al nostro giornale Carla Puligheddu, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza – questo è un passo sicuramente significativo, che ci auguriamo possa essere indirizzato sempre più avanti. Il mio auspicio infatti è l’obiettivo di Istituire in Sardegna un Osservatorio con un Centro documentazione, studi e di ricerca che possa raccogliere i dati dell’infanzia e dell’adolescenza per poter avere maggiori servizi e politiche ad essi dedicati. Un Osservatorio sanitario, educativo e sociale che quindi possa tenere in considerazione l’aspetto sanitario anche al di là del penitenziario, come ad esempio la raccolta dei dati di tutti i minori nella regione affetti da patologie rare, ma anche gli aspetti economico e sociale che abbracciano i contesti delle situazioni in povertà, dell’abbandono scolastico, e tanto altro. Un lavoro che deve poter essere costruito sicuramente nel tempo, e che certamente ha necessità di trovare un organismo che possa iniziarlo, così come esiste già in altre regioni. Ed ecco che su questa strada mi sto adoperando già da ora in tal senso con una elaborazione di proposta di legge affinché possa raggiungere la sensibilità della nostra Assemblea legislativa, per darne attuazione” – termina la Garante.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

16 Ottobre 2025

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