La Giunta ha approvato un programma mirato per l’abbattimento delle liste d’attesa per il 2025 con un finanziamento di 5 milioni di euro da assegnare all’Azienda regionale della salute (ARES) destinato all’acquisto delle prestazioni sanitarie di assistenza ospedaliera e ambulatoriale da soggetti privati accreditati.
“L’obiettivo – spiega a Quotidiano Sanità l’assessore regionale alla Salute Armando Bartolazzi – è auspicare di ridurre i tempi di attesa per l’anno corrente. Il finanziamento autorizzato dalla recente L.R. n. 12/2025 di Stabilità regionale è dunque finalizzato per il 70 per cento all’acquisto di prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale, e per il 30 per cento all’acquisto di prestazioni ospedaliere. Le eventuali economie potranno essere utilizzate anche nel 2026”.
“In merito alle prestazioni di specialistica ambulatoriale – prosegue l’assessore -, 1.500.000 euro (il 30 per cento) verranno destinati in particolare all’acquisto di prestazioni mirate alla prevenzione delle patologie dell’apparato gastro-intestinale e della mammella, e 2.000.000 euro saranno destinati a prestazioni oggetto di monitoraggio, con particolare riferimento a tomografie computerizzate (TC), risonanze magnetiche (RM) ed ecografie. Così come per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri, anche in questo caso, 1.500.000 euro (30 per cento) verranno destinati all’acquisto di prestazioni oggetto di monitoraggio, con particolare attenzione a quelle inerenti la chirurgia oncologica, l’ortopedica, l’urologica, l’oculistica e le prestazioni in day surgery”.
“Nella predisposizione del piano di acquisto delle prestazioni l’ARES dovrà operare sulla base dei fabbisogni trasmessi da parte delle ASL e che dovranno tenere conto del numero dei pazienti già prenotati per i quali sono decorsi i tempi massimi stabiliti dalle classi di priorità. Le ASL dovranno, inoltre, gestire l’inserimento degli utenti nelle agende dedicate all’abbattimento delle liste d’attesa. Altresì, i Rappresentanti per il Governo delle Liste d’Attesa (RUGLA) saranno tenuti ad interfacciarsi con le strutture private accreditate e provvedere al monitoraggio mensile dei risultati, in relazione alle prestazioni previste dal piano medesimo. Ed al fine di consentire questo monitoraggio, l’intera offerta di prestazioni di specialistica ambulatoriale dovrà obbligatoriamente essere inserita nel sistema CUP, fondamentale per il controllo della trasparenza”.
“La novità di quest’anno, rispetto agli anni precedenti, è che grazie all’istituzione del gruppo di monitoraggio allargato comprendente la parte assessoriale, il Responsabile unico dell’assistenza sanitaria (RUAS) e i rappresentanti unici per il governo delle liste d’attesa (RUGLA) delle Asl, delle Aziende ospedaliero-universitarie e dell’Arnas, siamo stati in grado di individuare con maggior puntualità e sulla base dello storico recente le branche e le prestazioni che presentano delle criticità. A seguito di questo approfondimento è stato deciso di vincolare le somme nelle percentuali descritte in delibera, andando ad incidere direttamente sulle agende ove si riscontrano le attese più lunghe, in maniera quasi chirurgica. Un lavoro reso possibile anche grazie alla recente definizione del quadro di indirizzo normativo di riordino del Cup, con la delibera 30/56 dello scorso 5 giugno. Da lì parte l’attuazione contenuta nel progetto operativo appena varato” – conclude Bartolazzi.
Elisabetta Caredda