Sardegna. Todde nomina i commissari delle Aziende sanitarie regionali ma con il dissenso del Pd  

Sardegna. Todde nomina i commissari delle Aziende sanitarie regionali ma con il dissenso del Pd  

Sardegna. Todde nomina i commissari delle Aziende sanitarie regionali ma con il dissenso del Pd  
I Democratici non hanno fatto ostruzionismo, ma hanno deciso di non partecipare alle scelte contestando l‘istruttoria che ha portato al commissariamento delle Aziende sanitarie: “Risulta imperfetta sotto il profilo giuridico, tecnico e politico e rischia di costituire un ostacolo all'attuazione della riforma sanitaria”. Per Todde, invece, “con la nomina dei commissari segniamo una tappa fondamentale del processo riorganizzativo della sanità in Sardegna”.

Arrivano in Sardegna i nuovi commissari nelle aziende sanitarie. Su proposta dell’assessore della Sanità, la Giunta ha infatti proceduto alle nomine e adottato le delibere con cui vengono formalizzati gli incarichi di commissario nelle strutture facenti capo al sistema sanitario regionale. Ma l’azione di governo è avvenuta contro il parere del Partito Democratico che, pur evitando ogni azione ostruzionistica, ha espresso dissenso sulle procedure, modalità e tempi portati avanti dalla presidente della Regione e limitato a manifestare la ‘non condivisione alle scelte’ con la mancata partecipazione della propria delegazione alla riunione di Giunta convocata il 27 aprile scorso.

I commissari che andranno a ricoprire l’incarico sono: all’Azienda socio-sanitaria locale n. 1 di Sassari l’ing. Paolo Tauro, all’Azienda socio-sanitaria locale n. 2 della Gallura il dott. Ottaviano Contu, all’Azienda socio-sanitaria locale n. 3 di Nuoro il dott. Angelo Zuccarelli, all’Azienda socio-sanitaria locale n. 4 dell’Ogliastra il dott. Diego Cabitza, all’Azienda socio-sanitaria locale n. 5 di Oristano il dott. Federico Argiolas, all’Azienda socio-sanitaria locale n. 6 del Medio Campidano la dott.ssa Maria Francesca Ibba, all’Azienda socio-sanitaria locale n. 7 del Sulcis Iglesiente il dott. Andrea Marras, all’Azienda socio-sanitaria locale n. 8 di Cagliari il dott. Aldo Atzori. Ancora, con riferimento all’Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione “G. Brotzu” (ARNAS) è stato nominato il dott. Maurizio Marcias, all’Azienda ospedaliero-universitaria di Sassari (AOU SS), acquisita l’intesa con il Magnifico Rettore dell’Università di Sassari, subentrerà il dott. Mario Carmine Antonio Palermo, all’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari (AOU CA), d’intesa con il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, è stato nominato il dott. Vincenzo Serra, all’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna (AREUS) arriverà il dott. Angelo Maria Serusi.

“Dopo l’approvazione lo scorso marzo di decine di delibere e della legge regionale n. 8/2025 – commenta la presidente della Regione, Alessandra Todde -, oggi con la nomina dei commissari segniamo una tappa fondamentale del processo riorganizzativo della sanità in Sardegna per riportare al centro del sistema sanitario regionale il diritto alla salute fin qui troppo spesso negato ai cittadini sardi. Fino a minuti prima della convocazione della Giunta ci sono state interlocuzioni con tutte le forze politiche che compongono il Campo Largo, per ricomporre tutte le posizioni e per condividere i nomi dei commissari, nell’interesse del riassetto complessivo del sistema sanitario sardo”.

Ma la delegazione ufficiale del Partito Democratico, composta dagli onn. Piero Comandini (segretario del Partito Democratico), Giuseppe Meloni (vicepresidente della Regione) e Roberto Deriu (presidente del Gruppo consiliare), gli assessori del PD Emanuele Cani (Industria) e Rosanna Laconi (Difesa dell’Ambiente), il vicepresidente e le componenti e i componenti del Gruppo consiliare del PD in Consiglio regionale, onn. Gigi Piano, Salvatore Corrias, Carla Fundoni, Alessandro Pilurzu, Valter Piscedda, Antonio Solinas, Camilla G. Soru, Antonio Spano, tiene a precisare: “Il Partito Democratico della Sardegna, non avendo condiviso il metodo di discussione e decisione adottato dalla Presidente della Regione in relazione all’attuazione della legge regionale n. 8/2025 in materia di Sanità, ha richiesto alla Presidente, on. Alessandra Todde, un incontro bilaterale allo scopo di condividere una comune linea d’azione. Ha altresì richiesto alla Presidente di convocare una successiva riunione di Maggioranza, alla quale hanno partecipato i Segretari e le Presidenti e i Presidenti dei Gruppi del Campo Largo, per comunicare gli esiti dell’incontro con la Presidente”.

“Il Partito Democratico della Sardegna – prosegue la nota del PD – udite le ragioni che hanno determinato la convocazione della Giunta regionale da parte della Presidente per procedere all’attuazione della l.r. 8/2025, avendo espresso il proprio dissenso, e prendendo atto della volontà della Presidente di procedere secondo procedure, modalità e tempi non condivisi dal Partito Democratico, ha comunicato prima alla Presidente e poi agli altri Partiti e Gruppi della Maggioranza che non avrebbe partecipato alle decisioni della Giunta regionale sulla materia in discorso. Tale decisione è stata assunta perché, secondo il Partito Democratico, l’istruttoria che ha portato al commissariamento delle Aziende sanitarie risulta imperfetta sotto il profilo giuridico, tecnico e politico, e rischia di costituire un rallentamento e un ostacolo all’attuazione della l.r. 8/2025, anziché favorire il dispiegamento degli auspicati benefici effetti nei confronti della Sanità in Sardegna e, conseguentemente, della salute delle cittadine e dei cittadini”.

“Il Partito Democratico, ha comunque inteso evitare ogni azione dilatoria, ovvero ostruzionistica, e ha pertanto limitato l’espressione del proprio dissenso alla mancata partecipazione alle scelte e alla conseguente sanzione formale di esse, tradottasi nella mancata partecipazione della propria delegazione alla riunione di Giunta appositamente convocata in data 27 aprile 2025”.

“Si apre ora una nuova fase della Sanità sarda, durante la quale, in attesa della cessazione dei commissariamenti, va adeguatamente predisposta una completa ed efficace riorganizzazione della Sanità sarda. A questa fase il Partito Democratico intende dare, il proprio contributo, consapevole che il Popolo sardo giudicherà l’intera Legislatura sulla base dei risultati che saranno conseguiti in materia di Salute, e che il primo dovere delle Istituzioni democratiche è quello di servire con competenza e lealtà l’interesse pubblico e di conseguire il bene comune. Le problematiche della Sanità non possono limitarsi a una sostituzione dei direttori generali con dei commissari temporanei: serve la riorganizzazione del sistema territoriale anche con i medici di base, la revisione del sistema della formazione delle risorse umane e della funzione delle AOU, la ridiscussione del sistema di finanziamento delle ASL su base capitaria per evitare impropri spostamenti di bilancio, la selezione dei Direttori generali su base professionale, attraverso una commissione di alto profilo, l’impostazione di un nuovo modello di integrazione dell’assistenza sociale e sanitaria considerando l’aumento degli anziani non autosufficienti nei prossimi anni, in modo da garantire la tenuta economica e sociale di tutto il sistema, nell’interesse di tutta la Sardegna e con il coinvolgimento di maggioranza e opposizione per costruire su basi condivise il futuro”.

La replica di Todde. Sulla posizione del gruppo del partito democratico, in un momento dedicato ad un punto stampa in Consiglio regionale, la presidente Alessandra Todde commenta: “Abbiamo chiesto ai sardi di avere pazienza sulla legge finanziaria per portare avanti la legge sulla sanità. Sarebbe stato bizzarro sforare noi il tempo dei 45 giorni che sono previsti nella legge approvata, era importante dare un segnale di serietà relativamente ai tempi ma anche relativamente alla predisposizione che il governo ci ha fatto capire, anche negli atti che abbiamo ricevuto negli ultimi giorni, di una eventuale impugnazione. Quindi era mio dovere mettere la Regione nel miglior contesto giuridico possibile. Ed è proprio questo il motivo che mi ha spinto a rispettare i tempi e ovviamente a cercare il contributo di tutte le forze politiche”.

“Rispetto alla posizione del PD – ha aggiunto la presidente – , l’hanno discussa al loro interno, ovviamente io la devo rispettare, spero che da oggi il fatto di poter invece costruire un contesto sanitario partecipato anche da loro sia un obiettivo. Credo che i sardi meritassero un segnale di discontinuità, e di cui abbiamo parlato in questi mesi, e chiaramente è sta a noi vedere come si concretizzerà. Non è’ uno strappo questo col PD, è semplicemente una posizione diversa. Gli strappi sono altri. Gli strappi si consumano nella misura in cui ci sono delle divergenze insanabili. Sono costruttrice per definizione, ed è proprio nel solco della costruzione e per mantenere unita la maggioranza che continuerò a muovermi. Credo che il fatto di avere vedute di opinioni diverse e di posizione, non significa che ci possano essere strappi, e su questo lavoreremo” – ha concluso Todde.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda 

30 Aprile 2025

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