Scongiurata la chiusura estiva punto nascite di Camposampiero

Scongiurata la chiusura estiva punto nascite di Camposampiero

Scongiurata la chiusura estiva punto nascite di Camposampiero
Lanzarin: “Trovata soluzione ponte, da ottobre buone prospettive”. Utilizzando temporaneamente personale dell’Ao di Padova verrà garantita l’assistenza a gravidanze e parti a basso rischio, come parti fisiologici con età gestionale pari a minimo 37 settimane compiute. Garantita la presenza H24 dello specialista medico ostetrico-ginecologo e delle ostetriche, così come una doppia guardia di anestesia e rianimazione.

È stato scongiurato il rischio della chiusura estiva per mancanza di medici del Punto Nascite dell’Ospedale di Camposampiero (Padova). La struttura rimarrà in attività grazie a un particolare modello organizzativo definito dall’Ulss 6 Euganea e autorizzato con una delibera della Giunta regionale, proposta dall’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.
 
“È una soluzione di emergenza – ha tenuto a precisare la Lanzarin – che abbiamo autorizzato in deroga ai parametri regionali fino al 30 ottobre prossimo, quando arriveranno novità interessanti sul fronte dell’acquisizione di personale, riuscendo comunque a garantire la totale sicurezza dell’assistenza. C’è chi sembrava certo della chiusura – ha aggiunto – ma noi non siamo per le non soluzioni estreme, e anche stavolta, grazie all’ottimo lavoro della direzione strategica dell’Ulss 6, la soluzione è stata trovata”.


 


“Si tratta di un’emergenza nazionale. In Italia mancano 56 mila medici, in Veneto 1.300. Nello specifico per pediatria in Veneto abbiamo 442 medici totali in organico e ce  ne mancano 81. Nell’Ulss Euganea ce ne sono in servizio 38 e ne mancano 19. C’è un concorso in itinere dell’Azienda Zero, con scadenza per la presentazione delle domande l’1 agosto per 30 posti e ad oggi sono solo 5 le domande prevenute. Un quadro complesso, che richiede risposte immediate in emergenza e altre a medio e lungo termine. Se da un lato siamo al lavoro sul piano nazionale per ottenere di poter utilizzare anche i giovani laureati non ancora specializzati con affiancamenti e tutoraggi dei colleghi più esperti e stiamo ponendo la questione tra i temi caldi del nuovo Patto per la Salute – ha detto Lanzarin – dall’altro stiamo facendo e faremo di tutto per assicurare la continuità dell’assistenza, che non faremo mai mancare”.
 
A presentare la nuova organizzazione e i servizi che ne conseguono, con l’Assessore Lanzarin c’erano il Direttore Generale dell’Ulss Euganea, Domenico Scibetta e l’Assessore regionale padovano, Roberto Marcato.
 
Utilizzando temporaneamente personale convogliato a Camposampiero dall’Azienda Ospedaliera di Padova viene così garantita per tutta l’estate l’assistenza a gravidanze e parti a basso rischio, come parti fisiologici con età gestionale pari a minimo 37 settimane compiute, in situazioni che non richiedano presuntivamente interventi di livello tecnologico e assistenziale superiori per madre e nascituro.
 
Viene garantita la presenza H24 dello specialista medico ostetrico-ginecologo e delle ostetriche, così come una doppia guardia di anestesia e rianimazione. Ad ulteriore incremento di sicurezza, viene garantita anche la presenza diurna del pediatra H12. E’ inoltre previsto, presso il nido, un turno aggiuntivo H24 coperto da personale infermieristico esperto di terapia intensiva neonatale.
Sono anche potenziati i collegamenti di trasporto con l’attivazione integrativa di un’ambulanza dedicata, ferme restando le competenze previste dai protocolli del Servizio di Trasporto Assistito Materno e del Servizio di Trasporto in Emergenza Neonatale.

26 Luglio 2019

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