Il 29 luglio è stata firmata l’integrazione all’Accordo Regionale tra la Regione Toscana e la Specialistica Ambulatoriale Convenzionata Interna, un passaggio importante che conferma il ruolo centrale di questa componente nella sanità toscana, in particolare nel potenziamento dell’assistenza territoriale e della presa in carico dei pazienti cronici.
L’integrazione riguarda l’attuazione dell’Accordo Collettivo Nazionale (ACN) per la disciplina dei rapporti con gli specialisti ambulatoriali interni, i veterinari e le altre professionalità sanitarie convenzionate (biologi, chimici, psicologi). Il documento introduce linee guida per il riconoscimento di “incarichi di rilevanza aziendale”, rendendo più strutturata e strategica la presenza di queste figure nelle dinamiche organizzative del sistema sanitario regionale.
Un rafforzamento della sanità di prossimità
“La firma – ha dichiarato la segretaria del SUMAI Toscana, Lucia Pierazzoli – rafforza il modello toscano di sanità integrata e multidisciplinare. La Specialistica Convenzionata Interna è una risorsa fondamentale per garantire continuità assistenziale, ridurre l’ospedalizzazione evitabile e rispondere con efficacia ai bisogni complessi dei pazienti cronici.”
Pierazzoli ha ringraziato “l’Assessore alla Sanità della Regione Toscana, Simone Bezzini, e la Direzione Generale dell’Assessorato, guidata dal dottor Enrico Gelli, per aver creduto nei medici Specialisti convenzionati interni e Professionisti del Sistema Sanitario Toscano”.
L’accordo raggiunto è il risultato di un lavoro di squadra che caratterizza l’approccio del sindacato rivolto alla tutela e valorizzazione professionale degli iscritti e nel contempo al miglioramento dell’assistenza sanitaria ai cittadini. “Le nuove linee guida – ha aggiunto Pierazzoli – rappresentano un passo in avanti verso la valorizzazione di una sanità pubblica sempre più vicina ai cittadini, dove ospedale e territorio dialogano in modo efficace, e dove la presa in carico del paziente è realmente personalizzata, anche grazie all’apporto di competenze specialistiche complementari.
“Il nuovo accordo consente di valorizzare le professionalità sanitarie non solo nel ruolo clinico, ma anche in quello organizzativo e gestionale, riconoscendo incarichi aziendali che contribuiscono alla pianificazione e al miglioramento dei percorsi di cura.
Con questo accordo, in Toscana si conferma la volontà di investire in un sistema sanitario pubblico, universale e di qualità, che vede nella collaborazione tra istituzioni e professionisti la chiave per affrontare le sfide della cronicità, della complessità clinica e del cambiamento demografico”.
“L’integrazione all’accordo – ha concluso Lucia Pierazzoli – è un segnale chiaro: la Specialistica convenzionata interna non è più una risorsa accessoria, ma un importante nodo del sistema sanitario regionale. Il futuro della sanità territoriale in Toscana passa da qui: dal rafforzamento delle reti locali, dalla valorizzazione delle competenze e da un’organizzazione più vicina alle esigenze reali dei cittadini”.