Trapani. Snami: “Richiesta incontro urgente su riorganizzazione Presidi territoriali di emergenza in Sicilia”

Trapani. Snami: “Richiesta incontro urgente su riorganizzazione Presidi territoriali di emergenza in Sicilia”

Trapani. Snami: “Richiesta incontro urgente su riorganizzazione Presidi territoriali di emergenza in Sicilia”
Il Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani di Trapani scrive una lettera aperta all'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza circa la prevista riorganizzazione dei Presidi territoriali sul territorio siciliano, nella quale chiede un incontro urgente sulla “prossima chiusura di 29 presidi su 39”.

Il Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani di Trapani, a firma del suo responsabile dott. Vito D'Angelo, scrive una lettera aperta all'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza circa la prevista riorganizzazione dei Presidi territoriali sul territorio siciliano, nella quale chiede un incontro urgente sulla “prossima chiusura di 29 presidi su 39”.
 
Di seguito il testo integrale della lettera.
 
"Egregio assessore,
abbiamo saputo che è Sua intenzione riorganizzare i PTE della regione siciliana procedendo alla prossima chiusura di 29 presidi su 39. Lo Snami di Trapani ha plaudito alla recente pubblicazione in GURS sulla nuova Rete Ospedaliera e ha sempre manifestiamo apprezzamento per l’impegno del Suo Assessorato quando ha recepito le istanze che Snami ha portato avanti negli anni. Ritiene, in questa ottica, necessario potenziare il servizio di emergenza territoriale 118 attraverso la medicalizzazione di maggiore numero di ambulanze su tutto il territorio regionale onde strappare alla morte tante vite umane, nella consapevolezza che i PTE svolgano una capillare attività territoriale, assicurando alla popolazione una efficace e pronta continuità dell’assistenza, non a caso guadagnandosi l’appellativo di 'etichetta dell’avanguardia del sistema sanitario regionale'.
 
I PP.TT.EE. nella regione siciliana sono stati sempre un valido filtro per i Pronto Soccorso, dove nelle zone impervie e da essi lontane (dove il minuto fa la differenza), in poco tempo, l’utente ha avuto l’immediata e appropriata assistenza. Ma pare che la nostra visione non certo campanilistica, ma è frutto di esperienza professionale maturata sul campo, non sia da Lei condivisa. Lo Snami esterna tanta preoccupazione quando alla base della razionalizzazione o della soppressione dei PTE c’è verosimilmente un mero calcolo ragionieristico e non riesce a spiegarsi come il PTE delle Egadi 'Favignana' si trovi nella lista dei presidi a medio impatto quando, per analogia geografica e di popolazione, il PTE di Salina si trovi nella lista dei presidi da non chiudere.
 
D’altra parte non comprende come si possa parlare di progetto 'TRINACHIA', cioè un progetto ideato e 'finalizzato all’ottimizzazione dell’assistenza sanitaria nelle piccole isole e in località con particolare difficoltà di accesso della Sicilia' per poi nei mesi successivi assistere ad un cambio di rotta. Tutto ciò premesso, Le chiede un immediato confronto dove sicuramente il buonsenso prevarrà sulle ragioni politiche e dove i nostri numeri delle persone assistite e salvate faranno la differenza".

19 Febbraio 2019

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