Trasimeno. Barberini: “Grande attenzione per il contenimento dei chironomidi”

Trasimeno. Barberini: “Grande attenzione per il contenimento dei chironomidi”

Trasimeno. Barberini: “Grande attenzione per il contenimento dei chironomidi”
Effettuato primo trattamento con larvicida biologico. Nel corso dell’estate verranno effettuati altri sei trattamenti, con cadenza di dieci giorni. Dai rilevamenti effettuati finora dal Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università di Perugia, presso l’area campione di Castiglione del Lago, risulta la presenza di circa 500 larve al metro quadrato. “Un numero non molto elevato rispetto al passato”, riferisce l’assessore.

“È stato effettuato, con uno speciale mezzo anfibio hovercraft, il primo trattamento con larvicida biologico per il contenimento dei chironomidi al Lago Trasimeno che impediscono la piena fruizione dell’ambiente lacustre  durante il  periodo estivo”. lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, evidenziando che “nel corso dell’estate verranno effettuati altri sei trattamenti, con cadenza di dieci giorni, che comporteranno la distribuzione di circa 3 mila litri di prodotto”.

“Si tratta di una risposta efficace – spiega Barberini, che ha assistito all’avvio dei lavori – messa in campo grazie a un progetto integrato, che coinvolge Regione Umbria, Provincia di Perugia, Unione dei Comuni del Trasimeno, Usl Umbria 1 e Università degli Studi di Perugia. Il trattamento prevede l’utilizzo di nuove tecnologie e di prodotti biologici e rispettosi dell’ambiente ed è eseguito, con grande professionalità, da operatori specializzati della Usl. Viene effettuato con uno speciale mezzo aeroscivolante, sostenuto da un cuscino d’aria e mosso da eliche, che consente di trattare i bassi fondali del lago, dove sono maggiormente concentrate le larve. Tutto questo, mentre sui pontili e sul fronte del lago la Provincia di Perugia ha riattivato le lampade attrattive ‘tofolamp’ che contribuiscono ad allontanare i chironomidi adulti dai centri abitati”.

“Dai rilevamenti effettuati finora dal Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie dell’Università di Perugia, presso l’area campione di Castiglione del Lago – conclude l’assessore – risulta la presenza di circa 500 larve al metro quadrato. Un numero non molto elevato rispetto al passato, che dovrebbe indicare un’estate meno impegnativa dello scorso anno, quando verso fine agosto si evidenziò un’importante presenza di insetti”.

20 Giugno 2018

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