Tumore al seno. Al S. Rosa di Viterbo un sistema magnetico, non radioattivo, che identifica i linfonodi sentinella

Tumore al seno. Al S. Rosa di Viterbo un sistema magnetico, non radioattivo, che identifica i linfonodi sentinella

Tumore al seno. Al S. Rosa di Viterbo un sistema magnetico, non radioattivo, che identifica i linfonodi sentinella
La nuova tecnologia consente anche la localizzazione delle lesioni non palpabili. Il Dg Bianconi: “La Asl conferma il proprio impegno nel garantire cure oncologiche sempre più sicure, efficaci e rispettose della qualità di vita delle donne. Innovazione, attenzione al benessere della paziente e aggiornamento continuo delle pratiche cliniche sono i cardini di un’assistenza sempre più moderna e umana”.

La Breast unit della Asl Viterbo compie un nuovo passo avanti nell’innovazione tecnologica al servizio della salute femminile. All’ospedale Santa Rosa è stato, infatti, adottato un sistema di ultima generazione, basato sulla tecnologia magnetica, che migliora in modo significativo due fasi fondamentali del percorso di cura del tumore al seno: la localizzazione delle lesioni non palpabili e l’identificazione del linfonodo sentinella, garantendo una localizzazione più precisa e meno invasiva delle lesioni mammarie.

“Grazie a un piccolo seme magnetico inserito direttamente nella lesione – commenta in una nota il direttore dell’unità operativa di Chirurgia senologia, Francesco Cavaliere -, i medici possono localizzare con estrema precisione anche i tumori più piccoli e non palpabili. Rispetto alle tecniche tradizionali, come il filo di repere, questa nuova modalità offre numerosi vantaggi: maggiore accuratezza, basso rischio di spostamento accidentale del dispositivo, minore disagio e dolore per la paziente, procedura più semplice e veloce, sia per il personale sanitario che per chi si sottopone all’intervento”.

Il nuovo sistema viene impiegato anche per identificare il linfonodo sentinella, il primo linfonodo in cui il tumore potrebbe diffondere. In questo caso si utilizza un tracciante magnetico, evitando completamente l’impiego di sostanze radioattive.

“Grazie a questo nuovo approccio – prosegue Cavaliere – si elimina l’esposizione a radiazioni ionizzanti, si semplifica l’organizzazione preoperatoria e si rende la procedura più confortevole e flessibile per le pazienti”.

“L’adozione di questa tecnica innovativa – aggiunge la responsabile della Breast unit della Asl di Viterbo, Agnese Fabbri – consente al nostro Centro di senologia di consolidare le posizioni di avanguardia, già acquisite e riconosciute a livello nazionale, garantendo sempre maggiori vantaggi per le nostre pazienti. Uno dei punti di forza della Breast è l’apporto multidisciplinare di numerosi professionisti che lavorano insieme, per il benessere della donna. Nel caso specifico, l’obiettivo raggiunto è frutto anche della professionalità messa in campo dalla nostra Radiologia senologica, in particolare dal dottor Alessandro Chizi”.

“Con l’introduzione di questa tecnologia all’avanguardia – conclude il direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi – la nostra azienda conferma il proprio impegno nel garantire cure oncologiche sempre più sicure, efficaci e rispettose della qualità di vita delle donne. Innovazione, attenzione al benessere della paziente e aggiornamento continuo delle pratiche cliniche sono i cardini di un’assistenza sempre più moderna e umana”.

10 Aprile 2025

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