Vaccini Covid. Agrusti (Fimmg) ad Anaao e Aaroi: “Non ci siamo mai tirati indietro. E siamo noi la vera medicina umanizzata”

Vaccini Covid. Agrusti (Fimmg) ad Anaao e Aaroi: “Non ci siamo mai tirati indietro. E siamo noi la vera medicina umanizzata”

Vaccini Covid. Agrusti (Fimmg) ad Anaao e Aaroi: “Non ci siamo mai tirati indietro. E siamo noi la vera medicina umanizzata”
Dopo le polemiche sul mancato accordo con la Regione per il coinvolgimento dei mmg nella campagna vaccinale, il vice segretario della Fimmg FVG risponde all’attacco dei medici ospedalieri: “Dimenticano che già a settembre abbiamo fatto, gratuitamente, i sierologici agli insegnanti. Anche stavolta daremo il nostro contributo, come facciamo ogni giorno negli studi e a domicilio”. E se la sanità territoriale “va sicuramente ripensata”, Agrusti evidenzia però come “il gradimento dei nostri pazienti raggiunge indici eccellenti; e, piaccia o non piaccia, i mmg rappresentano la vera umanizzazione della medicina”.

L’emergenza covid non frena. Anzi, le varianti hanno diffuso un nuovo allarme tra le Regioni. L’unica risposta è una campagna di vaccinazione veloce e massiccia. Per il Friuli Venezia Giulia siglare l’accordo con i medici di medicina generale è prioritario, ma le trattative sono ancora al palo. Per la Fimmg, però, quella della stampa locale e dei sindacati dei medici ospedalieri Anaao e Aaroi sono ricostruzioni lontane dalla realtà. E respinge ogni accusa in merito alle presunte “inutili polemiche” dei medici di famiglia per non siglare l’accordo sulla campagna vaccinale. Evidenziando, al contrario, come i medici del territorio restano un punto di riferimento certo e apprezzato dai cittadini.

È il vice segretario Fimmg regionale, Fernando Agrusti, a parlare al nostro giornale. “Nei giorni scorsi c’è stato un incontro fra un gruppo tecnico di medici di famiglia ed i vertici regionali – spiega Agrusti – che aveva come scopo quello di preparare l’accordo regionale; infatti, diversamente da quello che ho letto dai giornali, noi non abbiamo incontrato l’assessore alla salute Riccardo Riccardi. Non voglio scendere in polemiche con i colleghi ospedalieri, ma forse dimenticano che già a settembre, prima che iniziassero le scuole, avevamo fatto, gratuitamente, i sierologici agli insegnati”.

Tornando alle trattative fra MMG e Regione FVG, Fimmg ci tiene a precisare che se arriveranno i tanto attesi vaccini anti-Covid, i medici di medicina generale saranno pronti ad iniziare la vaccinazione di massa anche senza accordo sottoscritto fra le parti. “Rassereniamo tutti – precisa Agrusti – perché non ci fermeremo davanti ad un accordo, atteso che la salute viene prima di ogni altra cosa e noi daremo il nostro contributo, come abbiamo sempre fatto, sia ai pazienti che si recheranno presso i nostri studi sia nei domicili di quei pazienti che non saranno trasportabili”.

Altra questione che il vice segretario Fimmg ci tiene a chiarire è che, in periodo pandemico, anche i medici di famiglia, così come i medici ospedalieri, stanno stringendo i denti con una mole di lavoro che non si era mai vista prima. “Di fatto – dice Fimmg FVG – il nostro lavoro ogni giorno inizia al mattino presto e non sappiamo mai quando finisce, visitiamo in studio e nei domicili, rispondiamo al telefono a tutti e a tutte le ore e facciamo da filtro ad una moltitudine di persone che altrimenti si riverserebbero nei pronti soccorsi”.

Altra questione importante affrontata dal vicesegretario Fimmg è quella per cui, anche secondo Fimmg stessa, è arrivato il momento di riprogettare il modello della medicina del territorio. Così com’è oggi rimane zoppa.

“La medicina territoriale, che vede i MMG dei capisaldi – conclude Agrusti – va senz’altro rivista, anche se, piaccia o no, ogni volta che viene chiesto gradimento ai nostri pazienti sulla medicina territoriale, questa raggiunge indici eccellenti; e, sempre piaccia o non piaccia, gli MMG rappresentano la vera umanizzazione della medicina. Fatta questa doverosa precisazione, la medicina territoriale va ripensata sicuramente ma con investimenti come ad esempio il personale di studio delle medicine di gruppo che è ancora fermo dal 2005 al 30% della stessa medicina di gruppo. Il rimanente 70% delle medicine di gruppo è rimasto fuori a quegli incentivi del 2005, mentre per i colleghi ospedalieri è stata messa a disposizione una rosa di infermieri e di personale amministrativo, che noi non abbiamo”.  

Endrius Salvalaggio

09 Marzo 2021

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