Vaccini. Problemi in Puglia, le Asl: “Organici e strutture non adeguate a nuovo carico di lavoro”

Vaccini. Problemi in Puglia, le Asl: “Organici e strutture non adeguate a nuovo carico di lavoro”

Vaccini. Problemi in Puglia, le Asl: “Organici e strutture non adeguate a nuovo carico di lavoro”
I referenti delle 6 Asl pugliesi hanno detto che se non ci sono stati “eclatanti” disagi o disservizi lo si deve “all’impegno delle direzioni aziendali e degli operatori”, nonché all’accordo che ha permesso alle farmacie di certificare l’assolvimento dell’obbligo vaccinale dei bambini fino a 6 anni di età, sgravando le Asl dell’adempimento. “Il sistema informativo con farmacie e scuole, però, va raccordato meglio. E serve più personale, anche amministrativo”.

Qual è in Puglia lo stato di applicazione della legge n. 119/2017 in materia di prevenzione vaccinale? Se ne è parlato ieri nel corso dei lavori della III commissione, in cui sono stati ascoltati i referenti della 6 Asl pugliesi e l’Anci Puglia.

La legge 119, com’è noto, ha allargato il numero delle vaccinazioni obbligatorie per la fascia 0-16 anni, ponendo questa condizione come requisito di accesso per l’iscrizione alle scuole dell’infanzia, mentre per quelle primarie e secondarie di I e II grado è prevista la sanzione pecuniaria. A seguito di ciò, è emerso nel corso della seduta, “gli ambulatori vaccinali delle aziende sanitarie si sono trovate negli ultimi mesi a dover fare fronte a carichi di lavoro maggiori rispetto ai quali spesso non sono attrezzati, sia da punto di vista degli organici che della vetustà e inadeguatezza strutturale”.

Nonostante ciò “non sono emerse situazioni eclatanti di disagio o di disservizi, in virtù dell’impegno delle direzioni aziendali e degli operatori. Un grosso contributo è derivato anche dell’accordo, siglato nel settembre scorso, tra Regione, Ufficio scolastico regionale e Anci che ha consentito di codificare una procedura semplificata per la verifica da parte delle scuole dell’assolvimento dell’obbligo vaccinale delle famiglie e dall’intesa raggiunta sempre dalla Regione con Federfarma Puglia, in base al quale le farmacie provvedono a certificare l’assolvimento dell’obbligo vaccinale dei bambini fino a 6 anni di età, sgravando le Asl di un adempimento oneroso e dando la possibilità di dedicarsi alle altre attività previste, in particolare quelle vaccinali”.

A fare il punto su quanto emerso nel corso della seduta è una nota riassuntiva diffusa dal Consiglio Regionale. Che spiega come le Asl abbiano evidenziato “la necessità di raccordare meglio il sistema informativo dedicato Giava con le scuole e le farmacie, mentre la carenza di personale non fa riferimento solo al personale medico e paramedico, ma anche a quello amministrativo formato, soprattutto in funzione della gestione del sistema sanzionatorio e del conseguente contenzioso che si andrà a instaurare con gli inadempienti”.

Le Asl, inoltre, “con riferimento ai nuovi Livelli essenziali di assistenza che prevedono vaccinazioni gratuite per anziani”, hanno evidenziato il problema di “fare i conti con le risorse a disposizione. Per la prevenzione la Regione dovrebbe dedicare il 5% del FSR, ma le risorse dedicate di fatto sono notevolmente inferiori”.

06 Ottobre 2017

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...