Verso un riordino delle Ipab. Ai Comuni i patrimoni degli Istituti inattivi

Verso un riordino delle Ipab. Ai Comuni i patrimoni degli Istituti inattivi

Verso un riordino delle Ipab. Ai Comuni i patrimoni degli Istituti inattivi
La Commissione Sanità ha dato via libera alla  proposta di delibera applicativa della legge regionale varata lo scorso agosto sul riordino delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza.

Un passo avanti verso la riorganizzazione delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) in Piemonte.
La Commissione Sanità del Consiglio Regionale ha infatti dato via libera alla  proposta di delibera applicativa della legge regionale sul riordino delle Ipab varata lo scorso agosto.

Il provvedimento stabilisce i termini per i procedimenti di riordino e di fusione delle Ipab e i criteri per l’individuazione dell’ente destinatario del patrimonio di quelle inattive, che vengono estinte. In particolare, in assenza di specifiche indicazioni desumibili dalle tavole di fondazione e dalle disposizioni testamentarie del fondatore, il documento definisce i criteri con i quali si individuano i destinatari dei patrimoni: in primo luogo spetteranno al Comune in cui ha sede l’Istituto che verrà estinto, se interessato e se accetta entro 180 giorni la richiesta della Regione. In caso di disinteresse del Comune, la priorità passa ad altre aziende e altri Comuni del Distretto sanitario ove ha sede legale l’Ipab e successivamente agli enti pubblici che operano nel settore socio-assistenziale.

 In caso di contestuale manifestazione d’interesse da parte di più Comuni e/o Aziende, il Settore regionale competente individuerà il destinatario tenendo in considerazione i contenuti di uno specifico piano di attività (presenza di strutture analoghe sul territorio, fabbisogno del territorio, liste d’attesa, economie di scala, ecc.) dagli Enti stesso predisposto, che abbia valenza sociale in relazione alle esigenze del territorio e sia coerente con i fini dell’Ipab. In ultimo caso enti privati operanti nel settore socioassistenziale, previa procedura di evidenza pubblica.
 

30 Gennaio 2018

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...