West Nile, un caso diagnosticato in provincia di Reggio Emilia  

West Nile, un caso diagnosticato in provincia di Reggio Emilia  

West Nile, un caso diagnosticato in provincia di Reggio Emilia  
La paziente 80enne è attualmente ricoverata in condizioni stabili nel reparto di Malattie Infettive dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. L‘ultimo bollettino di ieri dell‘Iss contava 15 casi umani segnalati in Italia nel periodo 25 – 31 luglio 2024, per un totale di 28 casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo dall’inizio di maggio 2024 alla fine di luglio. Due i decessi (1 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia).

La Direzione dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia informa che nella provincia è stato diagnosticato un caso di malattia da West Nile. La paziente 80enne è attualmente ricoverata in condizioni stabili nel reparto di Malattie Infettive dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.

La malattia, ricorda l’Ausl in una nota, si trasmette attraverso la puntura di una zanzara infetta e non da persona a persona. Il virus è veicolato dalle zanzare comuni (culex) che compaiono nelle ore serali e notturne.

Dal momento della puntura della zanzara infetta, il periodo di incubazione varia fra 2 e 14 giorni e può arrivare fino a 21 giorni nelle persone immunodepresse.

La maggior parte delle persone infette è asintomatica. Tra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi lievi: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e manifestazioni cutanee (febbre da West Nile). Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana e possono variare molto a seconda dell’età.

I sintomi più gravi si presentano in meno dell’1% dei casi (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forte mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare una encefalite letale.

Il contrasto alle zanzare avviene primariamente con l’utilizzo di sostanze contenenti larvicidi e con l’avvertenza di evitare ed eliminare raccolte di acqua stagnante in giardini privati e aree pubbliche.
L’azienda sanitaria opera di concerto con le amministrazioni comunali nello svolgimento delle attività di prevenzione, sorveglianza e controllo, secondo le indicazioni regionali, con particolare riferimento alla disinfestazione ordinaria e straordinaria (trattamenti larvicidi periodici e adulticidi in occasione di eventi).

Non esiste un vaccino per la febbre West Nile, la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzare. È fondamentale, quindi, proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente:
• usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando si è all’aperto, soprattutto all’alba e al tramonto
• usando delle zanzariere alle finestre
• svuotando di frequente i vasi di fiori o altri contenitori (per esempio i secchi) con acqua stagnante cambiando spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali
• tenendo le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non sono usate.

Per maggiori informazioni sugli interventi messi in atto dalla Regione Emilia-Romagna https://www.zanzaratigreonline.it/it.

02 Agosto 2024

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