Oggi si è tenuta la seconda edizione del Workshop di Cardiologia Interventistica Strutturale al Policlinico Tor Vergata con la esecuzione “Live” di interventi in collegamento diretto con le sale di emodinamica e con i migliori specialisti del settore.
Un incontro importante per la Cardiologia Strutturale perché coinvolge tutti i massimi esperti del settore nel Lazio e del Gise che hanno l’opportunità di condividere l’aggiornamento professionale e organizzativo, per trovare la giusta sintesi tra appropriatezza, accesso alla innovazione tecnologica e clinica e gestione delle risorse disponibili per una sempre migliore qualità delle cure.
Francesco Romeo ha aperto l’incontro e nel ribadire la crescita della cardiologia interventistica strutturale e anche l’innovativo uso di nuove metodiche di device non tradizionali che potrebbero evitare alcune delle complicanze, sottolinea che è necessario garantire sicurezza, conoscenza ed innovazione per i pazienti.
La presenza di insigni professionalità in questo incontro ci conferma che la sinergia fra cultura medico scientifica e utilizzo di dispositivi medici sempre piu’ progrediti e sicuri rappresentano la punta avanzata della innovazione tecnologica e della elevata specializzazione degli operatori.
Il Direttore Generale, Tiziana Frittelli nel congratularsi ed esprimere l’orgoglio di ospitare questo workshop e di avere un team Ptv che gestisce un Hub con risultati di outcome clinici molto importanti lancia un progetto ambizioso: “Utilizzo di dispositivi più avanzati: come trovare un equilibrio tra esigenza di cura, necessità di innovazione e sostenibilità economica ?È tempo di stabilire una alleanza, pur tenendo conto del contesto italiano che vede il 21 % della popolazione italiana over 65, una spesa di -30% procapite rispetto a 12 paesi europei, pur godendo di una sanità di eccellenza, e un contesto di sofferenza con una costante crescita del Pil e un difficile incremento del Fsn. Per continuare a crescere bisogna stabilire una nuova strategia con i produttori di tecnologia innovativa”.
“Per questo ho scambiato le idee con il Direttore di Assiobiomedica – prosegue Frittelli – per cominciare una politica diversa dal passato. Tre cose prima di fare una Alleanza, concentrare le risorse in centri specialistici, con l’Hta essere certi della appropriatezza e spingere il Ssn ad essere concorrente con i dispositivi innovativi, gli attuali Drg precludono l’utilizzo dei dispositivi”.
“Facciamo un patto – conclude il suo saluto di apertura Frittelli – tramite l’Assiobiomedica con i produttori , concertiamo un costo che sia sostenibile nell’ambito dei Drg, aumentiamo la domanda e l’utilità marginale salirà, un vantaggio molto importante per i pazienti e per il Ssn. Creare un dialogo e superare i vincoli economici, invitare l’industria ad essere lungimirante e allearsi per un più forte Ssn. Anche come Presidente di Federsanità mi sento di promuovere questa politica – Industria innovativa come Partner del Ssn”.