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Oristano. La Asl 5 annuncia un piano di rilancio per l’Ospedale Mastino di Bosa

di Elisabetta Caredda

Potenziamento del personale medico e sanitario, anche per il servizio del Pronto soccorso, riavvio della chirurgia, arrivo di una nuova Tac, investimenti nei reparti di Nefrologia e Dialisi. Sono alcune delle iniziative annunciate dal Manager Serusi per l’ospedale della Planargia. Soddisfazione del Sindaco Casula ed il Consigliere Marras, che chiedono concretezza in tempi brevi delle iniziative e della predisposizione dell’Atto aziendale.

24 MAR - Un sopralluogo volto ad organizzare un programma per il rilancio dell’ospedale di tutta la Planargia, il Mastino di Bosa, è stato effettuato all’inizio della settimana direttamente dal Manager della Asl 5, Angelo Serusi, insieme ai Direttori sanitario, Antonio Maria Pinna, ed amministrativo, Rosalba Muscas.

Il Mastino di Bosa è stato numerose volte al centro di diversi dibattiti istituzionali volti a sollevare i problemi della sanità dell’ospedale rilevati per voce del Sindaco di Bosa Pier Franco Casula, così come del Consigliere regionale residente del luogo, Alfonso Marras (Psd’Az), che hanno richiamato persistentemente in questi anni la Regione e la ASL di appartenenza di Oristano chiedendo il potenziamento della struttura in tutte le sue forme. Ecco giungere uno spiraglio.

“Abbiamo fatto un sopralluogo trovando un ospedale in condizioni ottimali dal punto di vista infrastrutturale – comunica il manager Serusi attraverso una nota –. Il nostro impegno sarà ora concentrato nel colmare le lacune legate alla carenza di personale. In primo luogo, sarà necessario ricercare nuovi medici di Pronto Soccorso per poter così liberare i colleghi dell'unità operativa di Chirurgia, che attualmente stanno coprendo alcuni turni nella struttura di emergenza-urgenza, e riavviare le attività di day surgery e quelle ambulatoriali di chirurgia ed endoscopia”.

“Per ciò che riguarda l'unità operativa di Medicina – prosegue Serusi -, che attualmente sta accogliendo i pazienti positivi al virus Sars Cov-2 e si sta così sacrificando per permettere al maggiore ospedale della provincia, il San Martino, di tornare Covid free, il reparto presto sarà liberato dai degenti positivi e potrà riprendere l'attività ordinaria. Anche in questo caso, si avvierà la ricerca di nuovo personale medico per rinforzare l'organico dell'Unità operativa. Ci saranno novità inoltre anche sul versante della radiologia: a breve sarà installata al Mastino una nuova Tac, che permetterà di potenziare i servizi di diagnostica per i cittadini della Planargia e del Montiferru”.

La Asl di Oristano punta ad investire anche nei reparti di Nefrologia e Dialisi. “Il Centro Dialisi di Bosa – spiega il Manager - si trova in una posizione strategica per i flussi turistici, per cui l'obiettivo è quello non solo di mantenerla operativa tutto l'anno per garantire le terapie dialitiche alla popolazione locale, ma di potenziarla nel periodo estivo per assistere anche i turisti dializzati”.

“Più in generale – conclude Serusi - occorre restituire all'ospedale Mastino la sua giusta dignità: si tratta di un punto di riferimento per i cittadini della Planargia, del Montiferru e del Marghine, un bacino di popolazione importante a cui devono essere garantiti i servizi sanitari, considerata anche la posizione geografica e le minore facilità nel raggiungere i centri di riferimento maggiori”.

Sul sopralluogo della Asl 5 il Sindaco Casula commenta al nostro giornale: “Abbiamo accolto favorevolmente quanto dichiarato dal Direttore Serusi nel voler investire sul futuro del presidio ospedaliero di Bosa perché possa diventare un punto di attrazione sanitaria anche per altri territori, puntando quindi su un’offerta diversa e di qualità. Motivo per cui ribadiamo ancora una volta la nostra posizione come Amministrazione Comunale. Ossia, confidiamo in una soluzione che sia ora più che mai tempestiva per la copertura dei posti vacanti al Pronto soccorso, soluzione che libererebbe gli specialisti chirurghi e consentirebbe in breve tempo il riavvio dell’attività chirurgica elettiva. Così come abbiamo chiesto di dare priorità alla copertura dei posti vacanti sia di medici specialisti, che degli infermieri. Problematica questa esistente anche nella Sanità territoriale, dove abbiamo servizi scoperti da anni e che necessitano di soluzioni tempestive, come in Fisiatria, in Logopedia, in Pediatria, in Odontoiatria, etc.”.

“Insieme inoltre all’attivazione della nuova TAC – prosegue il primo cittadino -, ormai imminente, abbiamo chiesto il potenziamento delle strumentazioni endo-gastroscopiche, e sollevato altri due importanti disagi: il primo dovuto al problema della farmacia che, al momento, apre solo due volte al mese creando non pochi problemi agli utenti del territorio; il secondo riguarda il problema della Commissione invalidi che è circa due anni che non si riunisce. Ed ancora più in generale, attendiamo la predisposizione dal parte del Manager Serusi dell’Atto aziendale, dove saranno chiari gli atti di programmazione sanitaria sia ospedaliera che territoriale”.

“Complessivamente – afferma Casula – è stata favorevole l’impressione sulla nuova dirigenza dalla quale, finalmente, sentiamo parlare in modo propositivo e migliorativo dell’importanza del Presidio ospedaliero di Bosa nel sistema sanitario territoriale. Attendiamo adesso gli atti conseguenti concreti”.

Esprime soddisfazione anche il consigliere Marras: “Mi fa piacere scorgere la disponibilità da parte dei nuovi Direttori della Asl 5 nel voler trovare delle soluzioni per i problemi dell’ospedale Mastino che da oltre due anni, a cominciare da molto prima dell’arrivo della pandemia da Covid-19 che ha visto soffrire i reparti per una situazione di emergenza sanitaria imprevista per tutti, segnaliamo sia attraverso l’Amministrazione Comunale, sia attraverso gli atti che ho l’opportunità di predisporre portando la voce della mia comunità in Consiglio regionale, e le numerose interlocuzioni a tutti i livelli che ne derivano”.

“Condivido appieno quanto accennato dal Sindaco Casula sul Pronto soccorso – continua Marras -, è innegabile l’esigenza di potenziare il servizio di emergenza che si allarga ai cittadini tutti della Planargia, del Montiferru e del Marghine, un bacino di utenza importante che deve poter trovare una risposta sanitaria immediata ed efficiente nei casi di emergenza presi in carico dal personale del Pronto soccorso. Ho chiesto e ribadisco la necessità di dar seguito immediato allo scorrimento di tutte le graduatorie in essere, determinate anche da selezioni/concorsi di recente espletamento, sia di medici che di personale sanitario come per gli infermieri”.

“In ultimo ma non certo per importanza – conclude sottolineando il consigliere – è la richiesta che abbiamo fatto sull’Atto aziendale che definirà i nuovi assetti organizzativi e che auspichiamo di vedere adottare in tempi ragionevoli. Se possibile per quel che ci riguarda, vorremo poter essere anche coinvolti istituzionalmente essendo quantunque un riferimento delle problematiche del nostro territorio. Apprendendo inoltre della recente notizia sull’avvio delle convenzioni tra Ares e le Asl volte a portare avanti l’attuazione della riforma sanitaria prevista dalla L.R. n. 24/2020, e sull’opportunità per le ASL di poter apportare le opportune modifiche in base alle esigenze peculiari all’ambito territoriale di proprio riferimento, ci rendiamo sin da subito disponibili per l’apertura di un dialogo e di interlocuzioni finalizzate a migliorare, nell’eventualità, il documento previsto”.

Elisabetta Caredda

24 marzo 2022
© Riproduzione riservata

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