Violenza sulle donne. Nasce il ‘Pronto intervento rosa della Regione Sardegna’  

Violenza sulle donne. Nasce il ‘Pronto intervento rosa della Regione Sardegna’  

Violenza sulle donne. Nasce il ‘Pronto intervento rosa della Regione Sardegna’  
Rivolto alla gestione delle situazioni emergenziali di tutte le donne vittime di violenza ed eventuali figli/e minori in situazione di alto rischio. Doria: “Auspichiamo di far sentire la presenza delle Istituzioni ancora più vicino alle donne che si trovano nella difficoltà di situazioni di violenza, aiutarle a superare il timore di richiedere l’aiuto di cui necessitano e prevenire tempestivamente a tragedie talvolta annunciate”. Delibera

Nuovi importanti interventi della Regione sul fronte della lotta e della sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L’assessore Carlo Doria porta a compimento quanto previsto dall’art. 5, comma 21, della L.R. n. 17/2023 inerente le modifiche alla legge di stabilità 2023, attivando l’istituzione del ‘Pronto intervento rosa della Regione Sardegna’, per il quale è stata autorizzata la spesa annua di 300.000 euro.

“Con la L.R. n. 17/2023 – spiega il professore Carlo Doria a Quotidiano Sanità – abbiamo legiferato di istituire un ‘Pronto intervento rosa’ regionale, integrando l’attuale L.R. n. 33/2018 con la quale la Regione ha introdotto il cosiddetto ‘reddito di libertà’ per le donne vittime di violenza, che a sua volta fa seguito alle disposizioni previste della L.R. n. 8/2007 relativa all’istituzione dei centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne che hanno subito violenza. Siamo attivi operativamente su tutto il territorio affinché ogni donna vittima di violenza domestica in condizione di povertà materiale sia messa in grado di uscire dal circuito della violenza e della dipendenza economica, acquisire la propria autonomia personale e lavorativa, e riconquistare la propria dignità sociale”.

“Il Pronto intervento rosa sarà attivato nei 10 ambiti del piano locale unitario dei servizi (Plus) – prosegue l’assessore -, attuali beneficiari e soggetti attuatori del reddito di libertà, individuati in Cagliari, Oristano, Nuoro, Sassari, Olbia, Carbonia, Sanluri, Ogliastra, Macomer e Ozieri. Il servizio sarà gestito tramite i Centri antiviolenza e le Case di accoglienza presenti nel territorio di ciascun ambito PLUS, e con la collaborazione di altri servizi territoriali coinvolti. Ciò, perchè sia garantito un intervento immediato e tempestivo di pronto soccorso antiviolenza. Attraverso questa iniziativa intendiamo rendere più efficiente la gestione delle situazioni emergenziali delle donne vittime di violenza. La spesa annua sarà di 300.000 euro”.

“Destinatari del suddetto intervento – approfondisce l’esponente di giunta – sono tutte le donne vittime di violenza ed eventuali figli/e minori in situazione di alto rischio, che non possono essere immediatamente collocati in una casa rifugio o per carenza di posti disponibili, o perché si trovano sul momento non in possesso dei requisiti richiesti per entrarvi (ad esempio, le donne con patologie psichiatriche e/o dipendenze ecc). Il servizio dovrà garantire la possibilità di accesso h24 ad un eventuale ‘stato di protezione immediata’, se necessario, festivi compresi, assicurando l’alta protezione per periodi brevi (min. 1 giorno – max 1 mese). Si considera il periodo sufficiente per una prima valutazione, finalizzata a individuare tempi e modalità più adeguati per il percorso di fuoriuscita dalla violenza”.

“Provvederò inoltre ad individuare – conclude Doria -, con una successiva deliberazione, le specifiche organizzative del servizio, i ruoli e le competenze dei soggetti coinvolti, per definire il processo per la presa in carico della vittima della violenza e dei suoi eventuali figli all’interno della rete dei servizi al fine di garantire la sua protezione immediata e la sua sicurezza, in un’ottica di standard omogenei su tutto il territorio regionale. Auspichiamo di far sentire la presenza delle Istituzioni ancora più vicino alle donne che si trovano nella difficoltà di situazioni di violenza, aiutarle a superare il timore di richiedere l’aiuto di cui necessitano e prevenire tempestivamente a tragedie talvolta annunciate”.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

12 Gennaio 2024

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