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Fibromialgia. Criticità sulle linee di indirizzo che definiscono le modalità di riconoscimento dell’indennità per i pazienti 

di Elisabetta Caredda

Sorgia (Misto): “Le nuove disposizioni per l’erogazione dell’IRF vincola i pazienti e Comuni alla rendicontazione delle spese sanitarie non coperte dal SSR. Un meccanismo macchinoso e pieno di cavilli burocratici che rischia di escludere migliaia di malati. Invitiamo la Giunta a presentare in tempi rapidi un disegno di legge per correggere i problemi segnalati; il Consiglio regionale è pronto ad approvarlo, in proposito ha già approvato un ordine del giorno”.

20 MAR - Le nuove linee di indirizzo mirate a definire le modalità di riconoscimento del sostegno economico denominato ‘indennità regionale fibromialgia (IRF)’ approvate di recente, sembrano creare difficoltà e disagi per i malati e i comuni sardi. A parlare del problema è il Presidente del gruppo consiliare regionale Misto, Alessandro Sorgia, componente della commissione bilancio.

“Con la Deliberazione n. 9/22 del 12 febbraio 2025 – spiega il consigliere -, la Giunta ha approvato le nuove linee di indirizzo per l’erogazione dell’IRF, trasformando il contributo una tantum di 800 euro in un rimborso vincolato alla rendicontazione delle spese sanitarie e socio-sanitarie non coperte dal Servizio Sanitario Regionale. Allo stato pratico il tutto si è rivelato un meccanismo macchinoso e pieno di cavilli burocratici che rischia di escludere migliaia di pazienti affetti da fibromialgia, aggravando ulteriormente il loro già difficile quotidiano”.

“Le criticità che mi sono state segnalate sono molteplici – prosegue il capogruppo -: la richiesta di un ISEE sociosanitario che molti malati non possono ottenere; termini per la presentazione delle domande in contrasto con le modalità di rendicontazione; tipologie di spesa ammissibili poco chiare e difficilmente documentabili con scontrini parlanti. La confusione insomma regna sovrana, alcuni comuni hanno già avviato le procedure, altri sono bloccati nell’incertezza normativa, mentre i pazienti si trovano di fronte a ostacoli insormontabili”.

“In particolare, la nuova normativa impone ai malati di rendicontare le spese del 2025 entro il 30 aprile, il che significa che potranno rendicontare solo ed esclusivamente le spese dei primi quattro mesi dell’anno. Un'assurdità che penalizza i pazienti e rende l'accesso all'indennità un percorso ad ostacoli”.

“Il Consiglio Regionale, nella seduta del 6 marzo 2025, ha approvato un ordine del giorno che prevede il rinvio al 2026 dell’applicazione delle nuove regole, riconoscendo di fatto l’inadeguatezza della normativa attuale. Ma è chiaro che questo non basta, è indispensabile un’azione immediata. La Giunta deve necessariamente presentare un disegno di legge per correggere queste storture evitando di trasformare l’indennità regionale fibromialgia in un’illusione per i malati”.

“In proposito, dato che l’Assemblea legislativa ha già approvato un ordine del giorno, sarà certamente conseguente e in tempi rapidi voterà a favore del disegno di legge. Ecco perché invitiamo la Giunta a presentarlo in tempi imminenti per correggere nelle linee guida i problemi segnalati, perché sia convertito in legge e per tornare così a sostenere per davvero i malati di fibromialgia” – conclude Sorgia.

Elisabetta Caredda

20 marzo 2025
© Riproduzione riservata

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