Abolito il blocco del turn over. Arru: “Ma nel rispetto dei tetti di spesa”
Giunta approva delibera. Sparisce l'obbligo di corrispondenza dei ruoli tra chi va in pensione e chi subentra e diventa predominante il principio della reale utilità delle figure che vengono inserite. Le singole Aziende potranno assumere le decisioni sugli avvicendamenti del personale in piena autonomia, nel rispetto dei target di risparmio assegnati.
01 MAR - Non c'è più il blocco del turn over del personale delle aziende ospedaliere e ospedaliero-universitarie e dell'Ats. Lo annuncia la Regione in una nota in cui si spiega che la delibera, approvata ieri dalla Giunta su proposta dell'assessore della Sanità
Luigi Arru “prevede, appunto, l'abolizione del blocco parziale degli avvicendamenti del personale dipendente o con altro rapporto di lavoro, che consentiva la copertura dei posti nel rispetto di precisi limiti e in rapporto a specifiche discipline mediche”.
L'assessore sottolinea che “per non pregiudicare i servizi essenziali e assicurare una maggiore rispondenza delle scelte organizzative agli obiettivi generali di tutela della salute, si rende necessario demandare alle Aziende del Servizio Sanitario Regionale le decisioni in materia di assunzioni. Per questo motivo – aggiunge l'esponente dell'esecutivo – è necessario modificare la delibera del primo settembre 2015 che aveva bloccato il turn over. Sebbene non si registrino complessivamente, nell'attuale contesto, gravi carenze di personale, esistono però attività, servizi o reparti in cui è necessario colmare vuoti e dare risposte in termini di migliore assistenza”.
Nella delibera c'è una sostanziale novità rispetto al passato: viene meno la corrispondenza dei ruoli tra chi va in pensione e chi subentra e diventa predominante il principio della reale utilità delle nuove figure che vengono inserite. Le singole Aziende potranno assumere tutte le decisioni sugli avvicendamenti del personale, in piena autonomia, nel rispetto dei target di risparmio assegnati.
01 marzo 2017
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