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Covid. Via libera dal Consiglio di Stato ai tamponi obbligatori per chi arriva in Sardegna

di Elisabetta Caredda

Il Tar prima e il Consiglio di Stato respingono la richiesta di sospensiva contro l’Ordinanza del 5 marzo scorso del presidente Solinas. Soddisfazione del governatore: “Riconosciuta la piena liceità e giuridicità delle nostre scelte, andiamo avanti con il percorso già intrapreso nell’auspicio di arrivare il prima possibile verso la normalità che tutti aspettiamo fiduciosi da tempo”. Nieddu: “Il mondo intero ha puntato gli occhi sulla nostra Isola, che può realmente aspirare a essere un modello, anche oltre ai confini nazionali”. IL DECRETO DEL TAR e IL DECRETO DEL CONSIGLIO DI STATO

11 MAR - Resta in vigore l’Ordinanza n. 5 con cui il Presidente della Sardegna, Christian Solinas, ha introdotto l’obbligo per chi entra nell’Isola di sottoporsi al tampone. Il Consiglio di Stato ha infatti respinto ieri il ricorso presentato contro la pronuncia del Tar Sardegna , che già martedì aveva bocciato la richiesta di sospensiva dell’ordinanza motivata da una presunta pericolosità e invasività dei tamponi. L’obbligo di sottoporsi al tampone per chi arriva in Sardegna, dunque, resta in vigore. Con grande soddisfazione del governatore Solinas.
 
La motivazione del Consiglio di Stato. Chiara la motivazione dei giudici che respingendo il ricorso sottolineano come "il carattere di
“invasività” e pericolosità di misure precauzionali, quali il tampone molecolare, è smentito dalla circostanza pacifica che non sono emersi, dopo circa dodici mesi dall’esplosione pandemica e la somministrazione di milioni di tamponi sia molecolari che antigenici, evidenze scientifiche tali da superare, a fronte del possibile limitato disagio di chi si sottopone alla misura precauzionale, il beneficio evidente, e prioritario, per la salute pubblica, consistente nella tracciatura e prevenzione – per i tamponi – e nella immunizzazione – per i vaccini – sicché la misura regionale contestata, che ha permesso sinora di garantire alla Sardegna da alcune settimane un costante livello assai limitato di contagio, appare coerente con gli obiettivi primari di precauzione che le autorità statali e regionali sono obbligate a perseguire
".


“Il diritto alla salute dei sardi deve essere tutelato con ogni mezzo – commenta il governatore - , e la Regione ha agito in questa direzione, sempre nel rispetto delle leggi, fin dai primi giorni della diffusione del virus”. Con il pronunciamento del Consiglio di Stato “viene riconosciuta la piena legittimità delle nostre scelte, e questo si spinge a proseguire sereni su una strada che sta già dando ottimi risultati e che, con l’accelerazione delle vaccinazioni, ci consentirà di raggiungere l’obiettivo di portare la Sardegna, quanto prima, fuori da un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti”.

“Nell’estate del 2020 - prosegue il Capo di Giunta -, i sardi hanno pagato il prezzo altissimo di un contagio di importazione e di ritorno, proprio a causa dei mancati controlli agli arrivi, da noi richiesti e bocciati dal Governo precedente. I cittadini hanno affrontato grandi sacrifici tenendo comportamenti virtuosi per tornare a livelli contenuti e raggiungere, prima regione in tutta Italia, la zona bianca. Ora siamo sulla strada giusta. La campagna ‘Sardi e Sicuri’, che ha ottenuto ottimi risultati, oltre ad aver dato a tutti consapevolezza dell’importanza dello screening per il contrasto al Covid e l’abbassamento della curva epidemiologica, sta contribuendo a tenere ulteriormente sotto controllo la diffusione del virus. Ma tutto questo non basterebbe se non andassimo avanti seguendo il percorso già intrapreso, per arrivare il prima possibile verso quella normalità che tutte le famiglie e le imprese sarde aspettano da tempo”.

“Questa nuova autorevole conferma della legittimità delle nostre strategie - conclude il Presidente - è un motivo di grande soddisfazione che ci spinge a moltiplicare le attenzioni per dare ai Sardi e ai turisti sicurezza e garanzie in più”.

Esprime compiacimento anche l’Assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, che sentito dal nostro giornale afferma: “Non possiamo che essere soddisfatti per un atto che conferma la legittimità delle misure adottate dalla Regione con l'unico scopo di tutelare la salute dei sardi e garantire la sicurezza di chi arriva nell'Isola. Alla Sardegna viene riconosciuto il diritto di difendere gli importanti risultati raggiunti sul fronte dell'emergenza pandemica, grazie alla responsabilità dei cittadini e al grande impegno degli operatori del nostro sistema sanitario e di tutte le persone da un anno in prima linea contro il Covid-19. Il virus cammina sulle gambe degli uomini, noi non abbiamo mai rinunciato a seguirne i movimenti per poterne frenare la diffusione e di sicuro non lo faremo ora”.

“Il traguardo raggiunto con la 'Zona bianca' è solo un nuovo punto di partenza – conclude l’esponente di Giunta -, non dobbiamo abbassare la guardia e serviranno ancora responsabilità e impegno da parte di tutti. Il mondo intero ha puntato gli occhi sulla nostra Isola, che può realmente aspirare a essere un modello, anche oltre ai confini nazionali”.

Elisabetta Caredda

11 marzo 2021
© Riproduzione riservata

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