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Streptococco: l’unico mal di gola da trattare con gli antibiotici. In farmacia è boom di richieste di tamponi. Ma i pediatri rassicurano: “Niente allarmismi”. Ecco tutte le indicazioni

di Barbara Di Chiara

Antonino Reale (Bambin Gesù): ”Esiste un'alta frequenza di bambini portatori sani. Se eseguissimo tamponi durante tutti i mesi, ogni bambino risulterebbe portatore asintomatico 2-3 volte l’anno. Eseguire i test in maniera corretta non è facile, meglio rivolgersi a operatori sanitari". E precisa: “Non è qualcosa di cui preoccuparsi: basta sapere cosa fare”

17 MAR -

Mamma, ho mal di gola. Normalmente la reazione è quella di dare al bimbo una caramella o un po’ di spray antisettico locale. Ma in queste settimane, complici le notizie sull’epidemia di casi di streptococco in Italia, una dichiarazione del genere equivale a lanciare un allarme in famiglia. Eppure, “questi fenomeni sono ciclici e ce li aspettiamo ogni 3-4 anni: le epidemie di morbillo, di varicella, di streptococco non ci stupiscono, sappiamo come affrontarle e sono anche semplici da spiegare: ogni volta che si verificano, i bambini si ammalano, producono anticorpi protettivi, e per qualche anno non se ne sente più parlare. Poi è la volta dei nuovi nati, e il fenomeno si ripresenta. In più, negli ultimi 3 anni siamo stati ‘protetti’ dalle misure anti-Covid. Ma non è qualcosa di cui preoccuparsi: basta sapere cosa fare”, dice a Quotidiano Sanità Antonino Reale, pediatra dell’Istituto per la salute del bambino e dell’adolescente dell’ospedale Bambino Gesù (OPBG) di Roma.

La situazione: epidemia sì, ma prevedibile.
“In questi giorni obiettivamente stiamo assistendo a un ricorso più massiccio al pronto soccorso da parte di genitori preoccupati per la febbre alta dei bambini – racconta - una situazione che andrebbe gestita rivolgendosi ai pediatri del territorio e non all’ospedale. Ma le notizie lette su web e giornali stanno allarmando mamme e papà, impauriti che il loro bimbo possa aver contratto lo streptococco e possa andare incontro” alla scarlattina o “alle temute complicazioni”. Non bisogna entrare nel panico, indica il pediatra. Ci sono situazioni in cui è obiettivamente indicato eseguire un tampone per ottenere una diagnosi differenziale, “essendo le faringo-tonsilliti da streptococco beta emolitico di gruppo A (SBEGA) le uniche che richiedono un trattamento antibiotico. I sintomi da tenere sotto controllo sono febbre alta, mal di gola forte, ghiandole sotto-mandibolari gonfie, presenza di essudato sulle tonsille, palato infiammato. Tutti segnali che un pediatra esperto coglie e prende in considerazione per affermare che c’è un sospetto di streptococco. In quei casi bisogna procedere con il tampone”. Qui sorge un problema, secondo Reale: “I genitori ormai vanno in farmacia, acquistano ed eseguono il tampone rapido a casa, non sapendo che il test va fatto in un certo modo: bisogna utilizzare l’abbassa-lingua, strofinare bene il tampone sulle tonsille…è qualcosa che difficilmente le mamme e i papà riescono a fare correttamente. E quindi spesso escono fuori falsi negativi. Meglio rivolgersi a un operatore sanitario”, consiglia.

In farmacia boom di richieste di tamponi

Le farmacie italiane confermano questo trend: “Abbiamo assistito a un aumento della richiesta di tamponi per lo streptococco man mano che la patologia influenzale si è andata diffondendo – afferma Marco Cossolo, presidente di Federfarma - molte farmacie hanno messo a disposizione questo servizio, memori dell'esperienza fatta durante il Covid-19. Naturalmente non si tratta di una mole simile di test, ma è un’opportunità in più per i cittadini". Quello del tampone per lo streptococco, aggiunge Andrea Mandelli, presidente della Federazione italiana Ordini dei farmacisti (Fofi) "è un test molto utile per tante ragioni, soprattutto in virtù dell’abuso che spesso registriamo di antibiotici, che è un problema enorme per una sanità moderna e responsabile. Il fatto che si possa fare in farmacia è importante e ancora una volta le farmacie nella pratica sono utili ed efficaci per contrastare abusi di medicinali e dare tranquillità alle famiglie. Le persone, memori dell'esperienza dei tamponi Covid, sono ormai edotte sul fatto che in farmacia possono trovare dei servizi in più. E certamente questo test va effettuato con la perizia indispensabile e l'assistenza di un farmacista".

Tampone positivo: cosa fare.
Se il risultato è positivo, nessun allarme: “Abbiamo a disposizione 5 giorni per iniziare la terapia con amoxillicina, l'antibiotico di scelta in quanto l’80% degli streptococchi è resistente agli antibiotici appartenenti alla classe dei macrolidi (tipo la claritromicina o l'azitromicina) che quindi vanno evitati”, spiega Reale. Purtroppo il mal di gola è uno dei sintomi più frequenti nei bambini, quando si ha un'infezione delle alte vie respiratorie e, nella maggioranza dei casi, ha un'origine virale e non necessita di antibiotici. Solo in 3 bambini su 10, il mal di gola è causato dallo streptococco di gruppo A. La terapia può abbreviare e attenuare il mal di gola – indicano gli esperti dell’OPBG - ma ha principalmente lo scopo di prevenire le complicanze, come la malattia reumatica, la glomerulonefrite acuta post-infettiva o la PANDAS (dall'inglese Pediatric Autoimmune Neuropsychiatric Disorders Associated with Streptococcal Infections, vale a dire disturbi neuropsichiatrici infantili autoimmuni associati a infezioni da streptococco), caratterizzate dalla comparsa di un disturbo ossessivo-compulsivo associato o meno a tic. “Tutte situazioni molto rare – conferma Reale – che però spaventano e sono anche imprevedibili”.

Le complicazioni
La malattia reumatica, che si presenta con febbre, dolori e gonfiori articolari e che può coinvolgere il cuore, si manifesta dopo un'infezione da streptococco beta-emolitico di gruppo A. Colpisce con maggiore frequenza i bambini fra i 5 e i 15 anni, mentre al di sotto dei 4 anni è rara. Per garantire la prevenzione della malattia reumatica, la terapia antibiotica deve essere iniziata, appunto, entro 5 giorni dall'inizio del mal di gola. Quindi non si deve avere fretta: per iniziare l'antibiotico, possiamo aspettare tranquillamente il risultato del tampone.

I portatori sani
Da ricordare ai genitori, aggiunge Reale: “Esiste un'alta frequenza di bambini portatori sani di streptococco. Se eseguissimo tamponi durante tutti i mesi, ogni bambino risulterebbe portatore asintomatico 2-3 volte l’anno. Se ad esempio ha una febbretta che va via subito, con del paracetamolo: è possibile che sia streptococco. Il batterio è presente nella gola di una percentuale di bimbi tra il 5 e il 20% senza causare una vera e propria infezione. In questi bambini la terapia è completamente inefficace. Per questo, non ha senso trattare un bambino con tampone positivo, ma senza sintomi (quindi senza mal di gola e senza febbre). Per la stessa ragione, è altrettanto futile eseguire un tampone alla fine della terapia antibiotica”.

Barbara Di Chiara



17 marzo 2023
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