Cesareo: antibioticoprofilassi un’ora prima dell’intervento

Cesareo: antibioticoprofilassi un’ora prima dell’intervento

Cesareo: antibioticoprofilassi un’ora prima dell’intervento
Pubblicate le nuove raccomandazioni dell’American College of Obstetricians and Gynecologists (Acog). L’antibioticoprofilassi effettuata prima dell’intervento riduce significativamente le infezioni materne e non sembra avere effetti negativi sul neonato.

È necessario che alle donne per le quali sia stato programmato un parto cesareo venga somministrata una terapia antibiotica un’ora prima dell’intervento. È questo il contenuto principale delle nuove raccomandazioni prodotte dall’American College of Obstetricians and Gynecologists (Acog) che pone fine alla controversa questione se sia più opportuno somministrare prima o dopo il parto la terapia per prevenire infezioni postoperatorie.
“In base ai dati più recenti – ha dichiarato in un comunicato William H. Barth, presidente del Committee on Obstetric Practice dell’Acog – l’antibioticoprofilassi effettuata prima dell’intervento riduce significativamente le infezioni materne e non sembra avere effetti negativi sul neonato”.
Per questa ragione, ha aggiunto “raccomandiamo che tutte le donne che si stanno per sottoporre a un cesareo vengano sottoposte a un ciclo preventivo di antibiotici prima che cominci l’intervento. L’ideale sarebbe 60 minuti prima”.
Le nuove raccomandazioni, che verranno pubblicate nel numero di settembre di Obstetrics & Gynecology, esentano dall’antibioticoprofilassi le donne che sono già in terapia antibiotica per altre cause, per esempio per una corioamniosite. Per quanto riguarda, invece, le donne che si sottopongono a un cesareo d’urgenza, la terapia antibiotica dovrebbe essere iniziata quanto più presto possibile.
Le infezioni rappresentano la più comune complicazione del parto cesareo e si possono verificare in una percentuale oscillante tra il 10 e il 40 per cento dei casi (in confronto all’1-3 per cento dei parti vaginali). L’antibioticoprofilassi non è perciò una novità, anche se generalmente veniva somministrata dopo la nascita del bambino e il taglio del cordone ombelicale per prevenire il rischio che gli antibiotici somministrati alla madre potessero alterare i test di laboratorio del nascituro o potessero portarlo a sviluppare antibioticoresistenza. Ma dall’analisi degli studi effettuata dal comitato redattore di queste nuove raccomandazioni è emerso che a fronte dei benefici per la donna (minor tasso di infezione della ferita, di endometriosi e di infezioni postoperatorie) non si osserva alcuna alterazione nel neonato.
Quanto alla scelta della corretta classe di antibiotici, secondo il gruppo, le cefalosporine di prima generazione e altri antibiotici ad ampio spettro rappresentano la prima scelta.
A.M. 

24 Agosto 2010

© Riproduzione riservata

Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”
Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro l’Aids del 1° dicembre, sotto i riflettori l’ultimo bollettino del Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, che nel 2024 registra 2.379 nuove diagnosi...

Allarme influenza aviaria in Europa. Ecdc e Efsa: “Ondata senza precedenti di casi negli uccelli”, aumentato il rischio per l’uomo
Allarme influenza aviaria in Europa. Ecdc e Efsa: “Ondata senza precedenti di casi negli uccelli”, aumentato il rischio per l’uomo

L'Europa sta affrontando un'ondata "senza precedenti" di influenza aviaria, con numeri che hanno superato ogni record storico. Secondo i dati congiunti di Ecdc ed Efsa, tra il 6 settembre e...

Stati Uniti. Nuova terapia genica approvata dalla Fda per l’atrofia muscolare spinale
Stati Uniti. Nuova terapia genica approvata dalla Fda per l’atrofia muscolare spinale

La Food and Drug Administration statunitense ha approvato Itvisma (onasemnogene abeparvovec-brve), una terapia genica innovativa per il trattamento dell'atrofia muscolare spinale (SMA) in pazienti adulti e pediatrici di età superiore...

Tubercolosi. L’Oms lancia linee guida strategiche per combatterla
Tubercolosi. L’Oms lancia linee guida strategiche per combatterla

La tubercolosi continua a rappresentare una delle principali sfide sanitarie globali, ma l’Oms punta a fornire ai paesi strumenti concreti per riprendere il controllo. Con un nuovo documento programmatico offre...