L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il 59º rapporto sulla situazione dell’epidemia multinazionale di mpox, fornendo un aggiornamento dettagliato sulla situazione epidemiologica globale al 30 settembre 2025, con dati aggiornati per l’Africa al 19 ottobre e informazioni sulla risposta operativa al 24 ottobre 2025.
Secondo il rapporto, tutti i cladi del virus del vaiolo delle scimmie (MPXV) continuano a circolare. L’Oms sottolinea che, quando le epidemie di mpox non vengono rapidamente contenute e la trasmissione da uomo a uomo non è interrotta, esiste il rischio di una trasmissione comunitaria sostenuta.
Nel mese di settembre 2025, 42 Paesi appartenenti a tutte le regioni dell’Oms hanno segnalato 3135 casi confermati, inclusi 12 decessi, con un tasso di mortalità (CFR) pari allo 0,4%. Più dell’80% dei casi è stato segnalato nella Regione africana. Quattro regioni (Africa, Mediterraneo orientale, Americhe e Pacifico occidentale) hanno mostrato una tendenza al ribasso dei casi confermati mensili, mentre nelle regioni europea e del sud-est asiatico si è osservato un aumento dei casi nel mese di settembre.
In Africa, 17 Paesi hanno sperimentato una trasmissione attiva continua nelle ultime sei settimane (14 settembre – 19 ottobre), con 2862 casi confermati e 17 decessi (CFR 0,6%) nel periodo. I Paesi con il maggior numero di casi sono Repubblica Democratica del Congo, Liberia, Kenya e Ghana. Le tendenze mostrano un aumento in Kenya e Liberia, un calo sostenuto nella Repubblica Democratica del Congo e prime indicazioni di una diminuzione in Ghana.
Dall’ultima edizione del rapporto, Malesia, Namibia, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna hanno segnalato per la prima volta il rilevamento del virus del vaiolo delle scimmie Ib (MPXV).
Nuovi casi importati di mpox dovuti al clade Ib MPXV sono stati segnalati tra viaggiatori provenienti da Belgio, Canada, Germania, Italia, Qatar e Spagna. Inoltre, sei Paesi al di fuori dell’Africa centrale e orientale – Italia, Malesia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Stati Uniti d’America – hanno riportato casi di clade Ib MPXV tra individui senza collegamenti di viaggio, indicando una circolazione locale del virus. Questi Paesi, insieme a quelli africani, sono ora classificati come soggetti a trasmissione comunitaria del clade Ib MPXV.
Il rapporto segnala inoltre che, dall’ultima pubblicazione, almeno cinque casi di mpox dovuti al clade Ib MPXV sono stati rilevati tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM). Si tratta della prima evidenza di una circolazione precedentemente non rilevata di questo ceppo virale all’interno di questa popolazione, nella quale, dal 2022, era stato segnalato solo il clade IIb MPXV.
Alla luce dell’espansione della trasmissione comunitaria del clade Ib MPXV e del suo rilevamento tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, l’OMS valuta attualmente il rischio per la salute pubblica come moderato per gli MSM e basso per la popolazione generale, nei contesti al di fuori delle aree storicamente endemiche.