Le raccomandazioni di Gimbe per la convivenza con il virus dopo la fine dello stato di emergenza
31 MAR - Alla vigilia dell'entrata in vigore (1 aprile) delle nuove misure conseguenti alla fine dello stato di emergenza Covid, Gimbe ha diffuso una serie di raccomandazioni "individuali e di sistema" per garantire comunque la massima prevenzione possibile della diffusione del virus, perchè la pandemia, sottolinea Gimbe, "non finisce con le scadenze burocratiche".
Raccomandazioni individuali
• Completare il ciclo vaccinale con tre dosi (quattro per le persone immunocompromesse).
• Continuare ad indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso, all’esterno in condizioni di assembramento e quando si è a contatto con persone fragili.
• Eseguire il tampone in caso di sintomatologia compatibile con COVID-19.
• Rispettare l’isolamento in caso di positività o in presenza di sintomatologia compatibile con COVID-19 nell’attesa di eseguire il tampone.
Raccomandazioni di sistema
• Mettere in campo interventi di comunicazione efficaci al fine di vincere l’esitazione vaccinale del maggior numero possibile di persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino o che non hanno ancora ricevuto la dose booster, oltre che dei genitori dei bambini non ancora vaccinati.
• Mantenere l’obbligo di mascherine al chiuso e nei luoghi affollati sino a quando la circolazione del virus non si sarà sensibilmente ridotta.
• Implementare interventi di formazione per i medici di medicina generale affinché prescrivano tempestivamente i farmaci antivirali disponibili ai soggetti a maggior rischio di malattia severa.
• Implementare interventi strutturali per migliorare l’aerazione di spazi chiusi come uffici pubblici o aule scolastiche, per le quali si attendono ancora le linee guida nazionali.
• Potenziare il sistema di sequenziamento delle varianti virali.
• Pianificare la campagna vaccinale autunnale, monitorando l’efficacia vaccinale sulla malattia severa ai fini di un’eventuale somministrazione del secondo booster (quarta dose) per i soggetti a maggiore rischio.
31 marzo 2022
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