Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 04 DICEMBRE 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Infermieri. Gli stipendi di quelli italiani del 20% più bassi rispetto alla media europea. Un gap che sembra sempre più difficile da colmare

di Luciano Fassari

La media europea secondo i dati Ocse è di 39,8 mila euro annui mentre in Italia la cifra è di 32,6 mila euro. Al top Lussemburgo (79 mila euro), Belgio (72 mila euro) e Paesi Bassi (54 mila euro). In fondo alla classifica Portogallo (22 mila euro), Repubblica Slovacca (24 mila euro) e Grecia (26 mila euro). Ma mentre in altri Paesi si stanno aumentando le retribuzioni l’Italia è al palo.

26 NOV -

Gli stipendi degli infermieri italiani si confermano tra i più bassi d’Europa di quasi il 20%. E anche alla luce del rinnovo del contratto in corso (previsti aumenti di 2 mila euro annui) e delle risorse stanziate in Legge di Bilancio per i prossimi rinnovi sarà difficile colmare il gap. La media europea è di 39,8 mila euro annui mentre in Italia la cifra è di 32,6 mila euro. Nel 2022, gli infermieri in Lussemburgo (79 mila euro) e Belgio (72 mila euro) avevano livelli di remunerazione a parità di potere d’acquisto di circa tre volte superiori rispetto a quelli che lavorano in Portogallo (22mila euro) e nella Repubblica Slovacca (24 mila euro). E più del doppio rispetto agli italiani che guadagnano appunto 32mila euro. Lo riporta Health at a Glance Europe 2024 che dedica un focus alla tematica.

“La pandemia di COVID-19 – si legge - ha portato ulteriore attenzione sulla retribuzione degli infermieri e sulla necessità di garantire un livello di remunerazione sufficiente per attrarre e trattenere gli infermieri nella professione. In media, nei paesi dell'UE, la retribuzione degli infermieri ospedalieri nel 2022 era circa del 20% superiore rispetto al salario medio di tutti i lavoratori di ciascun paese. Tuttavia, in alcuni paesi come Finlandia, Francia, Portogallo, Svezia e Italia, gli infermieri non guadagnano più del salario medio di tutti i lavoratori”.

Aumentano gli stipendi degli infermieri ma non in Italia. Nella maggior parte dei paesi, la retribuzione degli infermieri è aumentata in termini reali nel decennio precedente alla pandemia. Questo è stato particolarmente vero in Ungheria, Polonia, Repubblica Slovacca e Repubblica Ceca, dove gli infermieri hanno ottenuto un aumento salariale medi del 4-5% annuo in termini reali tra il 2010 e il 2019. Questo ha contribuito a ridurre il divario con altri paesi dell’UE. Al contrario, la retribuzione degli infermieri è diminuita in termini reali tra il 2010 e il 2019 in Grecia, Italia, Portogallo, Finlandia e Regno Unito. Nel Regno Unito il reddito degli infermieri è aumentato in termini nominali, ma è diminuito di oltre il 3% in termini reali tra il 2010 e il 2019, principalmente a causa delle politiche salariali del settore pubblico implementate tra il 2011/12 e il 2017/18.

Dopo la pandemia iniziata e con l'aumento dell’inflazione a partire dal 2021, che hanno raggiunto il picco nel 2022 nella maggior parte dei paesi dell'UE, la crescita reale dei salari degli infermieri è variata ampiamente in tutta l’UE. In alcuni paesi, gli infermieri hanno ottenuto aumenti salariali sostanziali in termini reali tra il 2019 e il 2022, in particolare in Ungheria, Polonia, Slovenia ed Estonia, e in misura minore anche in Francia, sebbene i dati più recenti si riferiscano al 2021 e non riflettono l'elevato tasso di inflazione del 2022. In Italia l’aumento è stato di appena l’1% in termini reali. In Ungheria, a seguito di aumento sostanziali già concessi negli anni precedenti, il governo ha annunciato all'inizio del 2024 ulteriori aumento della retribuzione degli infermieri del 20% in termini nominali, con l'obiettivo che lo stipendio base medio degli infermieri raggiunga il 37% dello stipendio base medio dei medici. In Polonia, i lavoratori del settore sanitario, compresi gli infermieri, hanno ricevuto un aumento salariale sostanziali nel 2022, raggiungendo una media vicina al 30%.

Tuttavia, in molti altri paesi, la crescita della remunerazione degli infermieri a termini reali tra il 2019 e il 2022 è stata quasi nulla o negativa a causa dell'aumento dei tassi d'inflazione che hanno eroso la crescita salariale nominale. Gli infermieri non sono stati l'unica categoria professionale colpita dall'elevata vendita negli ultimi anni. Mentre i salari reali medi in tutte le professioni hanno iniziato a crescere nuovamente nella maggior parte dei paesi dell'UE nel 2023 e 2024 a seguito della riduzione del tasso di inflazione, a inizio 2024 essi rimanevano al di sotto del livello del 2019 in molti paesi.

Luciano Fassari



26 novembre 2024
© Riproduzione riservata

Allegati:

spacer Tabella

Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy