“Cuore in farmacia”. 9 donne su 10 hanno almeno un fattore di rischio cardiovascolare. I risultati della campagna di Cittadinanzattiva 

“Cuore in farmacia”. 9 donne su 10 hanno almeno un fattore di rischio cardiovascolare. I risultati della campagna di Cittadinanzattiva 

“Cuore in farmacia”. 9 donne su 10 hanno almeno un fattore di rischio cardiovascolare. I risultati della campagna di Cittadinanzattiva 
Oltre 2.300 donne tra i 40 e i 60 anni coinvolte in sei regioni nella seconda edizione della campagna “Cuore in farmacia”, promossa da Cittadinanzattiva e Federfarma. 4 donne su 10 mostrano anomalie all’elettrocardiogramma. L’iniziativa conferma il ruolo chiave delle farmacie di comunità nella prevenzione e nella promozione della salute femminile. IL REPORT

Sulla base di 30 parametri presi in considerazione, tra misurazioni, patologie pregresse e stili di vita, è emerso che il 90% delle donne presenta almeno un fattore di rischio cardiovascolare. Il 37,4% delle donne (più di 4 su 10) presenta anomalie all’esame dell’elettrocardiogramma (ECG), soprattutto legate al ritmo cardiaco (50%) e alla conduzione intraventricolare (41,2%). Tra le 804 donne con anomalie ECG, il 23,6% è in sovrappeso e il 13,2% in condizione di obesità.

I dati che riguardano l’analisi del profilo lipidico (colesterolo totale, lipoproteine ad alta densità – HDL, lipoproteine a bassa densità – LDL, trigliceridi), invece, mostrano aspetti incoraggianti (HDL protettivo nell’86,9% dei casi e trigliceridi nella norma nel 76,1%), ma evidenziano criticità per l’LDL: solo il 44,7% delle donne ha valori inferiori a 100 mg/dl.

Al quadro rilevato si aggiungono fattori di rischio quali sedentarietà (57,2%), fumo (31,8%) e ipercolesterolemia pregressa (28,2%). Particolarmente allarmante il dato relativo alle donne già diagnosticate e in trattamento antipertensivo: quasi 3 su 10 (29,3%) mostrano valori pressori ancora alti, segnale di possibili problemi di aderenza terapeutica o di efficacia del trattamento.

Sono questi i principali dati emersi dalla seconda edizione della campagna “Cuore in farmacia”, iniziativa di promozione della salute nell’ambito della medicina di genere realizzata, dal 9 giugno all’11 luglio 2025, da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma.

Tutti i risultati, le conclusioni e le proposte sono contenuti nel Report pubblicato oggi. All’iniziativa hanno aderito 234 farmacie associate a Federfarma, distribuite in sei Regioni (Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia). Coinvolte 2.328 donne tra i 40 e i 60 anni, fascia particolarmente a rischio, attraverso un percorso di prevenzione cardiovascolare gratuito con: misurazione di pressione arteriosa, peso, altezza e circonferenza vita; compilazione di un questionario indicizzato basato su 30 parametri; esecuzione di un elettrocardiogramma (ECG) con referto in tempo reale tramite telemedicina; analisi del profilo lipidico (colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridi).

“La campagna – dichiara Francesca Moccia, Vice Segretaria Generale di Cittadinanzattiva – conferma che una parte significativa della popolazione femminile convive con fattori di rischio multipli rispetto al rischio cardiovascolare, infatti oltre un quarto delle partecipanti presenta tre o più criticità concomitanti. Allo stesso tempo, i dati positivi rilevati (stili di vita corretti, valori protettivi di HDL, pressione nella norma nella maggioranza dei casi) mostrano come la prevenzione funzioni, se sostenuta da informazione, screening accessibili e monitoraggio costante. La campagna “Cuore in farmacia”, inoltre, ha il pregio di mettere in evidenza il ruolo delle farmacie di comunità come presidi di prossimità, capaci di intercettare bisogni sommersi e favorire l’accesso a percorsi di prevenzione di genere. L’esperienza, nel suo complesso, rappresenta un modello virtuoso e replicabile, che rafforza il contributo italiano al nascente Piano europeo per la salute cardiovascolare.”

“Questa campagna consolida la collaborazione tra la rete delle farmacie e Cittadinanzattiva valorizzando il ruolo della farmacia dei servizi nella prevenzione sul territorio. La farmacia è il presidio sanitario più vicino al cittadino, soprattutto nei piccoli centri, dove accedere ai servizi sanitari è più difficoltoso. Grazie alla telemedicina in farmacia e alla sinergia tra farmacisti, medici e rappresentanze dei cittadini, la prevenzione e gli screening sono veramente a portata di tutti” afferma Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale.

“L’iniziativa Cuore in farmacia ha inoltre un importante valore aggiunto: quello di adottare l’approccio della medicina di genere, promuovendo la prevenzione a favore delle donne, che vengono in farmacia per le esigenze di salute di tutta la famiglia, spesso trascurando le proprie. Aderendo a questa campagna le farmacie hanno voluto contribuire quindi all’equità di accesso – territoriale e di genere – a prestazioni sanitarie fondamentali per la tutela della salute”.

Il report contiene anche alcune proposte. Alle Istituzioni si chiede innanzitutto di rafforzare le iniziative di prevenzione delle malattie cardiovascolari, in particolare tra le donne, data la loro vulnerabilità specifica, promuovendo campagne di sensibilizzazione pubblica sui fattori di rischio; inoltre è necessario creare le precondizioni per una maggiore collaborazione multi-professionale, a partire dalla messa a regime del Fascicolo Sanitario Elettronico. Alla rete delle farmacie è diretta la richiesta di ampliare la disponibilità di servizi di telemedicina, soprattutto nelle aree interne del paese per rendere gli screening più accessibili e tempestivi. Alle organizzazioni civiche e dei pazienti si raccomanda di promuovere una maggiore consapevolezza sulle malattie cardiovascolari tra le donne, attraverso programmi di educazione sanitaria e partnership con le farmacie locali. Infine, ai cittadini il consiglio di cogliere le opportunità di screening offerte, di adottare corretti stili di vita, di avere consapevolezza dei propri fattori di rischio e di aderire alle terapie prescritte.

30 Ottobre 2025

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