Non solo una fotografia dello stato della farmacia nel mondo, ma una vera e propria bussola per orientare le scelte future.
È stato presentato a Copenaghen nei giorni scorsi, in occasione dell’apertura dell’83° Congresso Mondiale di Farmacia e Scienze Farmaceutiche, il Rapporto sulla Situazione Globale della Farmacia 2025 (GSRP) della Federazione Farmaceutica Internazionale (FIP).
Il documento, frutto del lavoro del Global Pharmaceutical Observatory (GPO), raccoglie dati aggiornati e casi di studio provenienti dalle sei regioni OMS e offre ai decisori politici indicazioni chiare su dove investire per rafforzare sistemi sanitari e forza lavoro. Non a caso, il rapporto si inserisce nel solco della Strategia Globale della Forza Lavoro 2030 dell’OMS e guarda agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, con un focus su salute, equità e sostenibilità.Tra i temi centrali: capacità e distribuzione dei professionisti della farmacia, percorsi di formazione e specializzazione, l’evoluzione dei servizi farmaceutici, la trasformazione digitale e le sfide legate a migrazione ed equità. Obiettivi che dialogano anche con il piano strategico FIP 2025-2030 e con il nuovo Piano di Lavoro di Collaborazione OMS-FIP.
“Questo rapporto è più di una semplice pubblicazione: è una piattaforma di intelligence globale accessibile per intervenire”, ha spiegato il prof. Ian Bates, direttore del GPO. “Il GSRP fornisce indicazioni concrete per investire nella farmacia come potente motore di sistemi sanitari più forti e resilienti”.
“La tendenza globale a introdurre il diritto dei farmacisti di prescrivere – si legge nel Rapporto – mette in evidenza un cambiamento verso un’assistenza sanitaria più accessibile, efficace ed efficiente. Sebbene l’ambito e i modelli della prescrizione da parte dei farmacisti presentino alcune variazioni minori da Paese a Paese, la tendenza generale indica sempre più un maggiore riconoscimento del contributo dei farmacisti all’assistenza ai pazienti e una soluzione significativa alla crisi globale dell’assistenza sanitaria primaria. Man mano che governi e autorità di regolamentazione continuano a perfezionare i quadri normativi e operativi, ulteriori sviluppi e una più ampia adozione della prescrizione da parte dei farmacisti miglioreranno l’accesso all’assistenza sanitaria e gli esiti di salute, in particolare nelle comunità meno servite”.
Distribuzione regionale e densità dei farmacisti In 83 Paesi, che rappresentano oltre cinque miliardi di persone, nel 2023 sono stati registrati circa 5,57 milioni di farmacisti, con una media di 9,55 farmacisti ogni 10.000 abitanti (DS = 6,35; IC 95%: 8,1 – 11). Tuttavia, si legge nel rapporto, persistono significative disparità tra i Paesi ad alto reddito (HICs) e quelli a reddito medio-basso (LMICs). La densità di farmacisti negli HICs è in media di 12,12 ogni 10.000 abitanti, contro appena 3,81 ogni 10.000 nei LMICs (p=0,015). Per esempio, l’Europa presenta una densità di farmacisti quasi otto volte superiore a quella dell’Africa (11,55 contro 1,48 ogni 10.000 abitanti). La Regione del Mediterraneo Orientale (EMR) evidenzia la densità più alta (14,2 per 10.000 abitanti), mentre la Regione Africana registra il valore più basso (1,48 per 10.000 abitanti).
Farmacisti, il 65% è donna e cresce il peso dei giovani. Comunità resta il principale ambito occupazionale A livello globale, la farmacia è sempre più una professione al femminile: il 65% dei farmacisti sono donne e le proiezioni indicano che la quota salirà fino al 68,6% entro il 2030. Accanto a questo trend si segnala anche la forte presenza di under 35, che in alcune regioni costituiscono una parte rilevante della forza lavoro, spingendo verso strategie di sviluppo professionale più mirate e differenziate.
Dal punto di vista occupazionale, le farmacie di comunità restano l’ambito dominante, con il 77% dei farmacisti impiegati a livello mondiale. Decisamente più contenuto il ruolo dell’industria farmaceutica, che si conferma il settore meno rappresentato con appena il 4% degli addetti.