Patologie neurologiche. Oms: “11 milioni di vite perse ogni anno. Necessario un intervento urgente”  

Patologie neurologiche. Oms: “11 milioni di vite perse ogni anno. Necessario un intervento urgente”  

Patologie neurologiche. Oms: “11 milioni di vite perse ogni anno. Necessario un intervento urgente”  
L’Oms pubblica il primo rapporto su queste patologie che colpiscono, nel mondo, oltre 1 persona su 3, ma solo il 32% degli Stati membri dell’Oms dispone di una politica nazionale per affrontare i disturbi neurologici e solo il 18% ha stanziato risorse specifiche. I paesi a basso reddito hanno fino a 82 volte meno neurologi rispetto ai paesi ad alto reddito. Farral: “Dobbiamo fare tutto il possibile per migliorare l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno”.

Le patologie neurologiche sono responsabili di oltre 11 milioni di decessi al mondo ogni anno, le condizioni neurologiche colpiscono ora oltre il 40% della popolazione mondiale, ovvero oltre 3 miliardi di persone, ma meno di un paese su tre ha una politica nazionale per affrontare il crescente peso di queste condizioni. È quello che emerge dal rapporto sui disturbi neurologici pubblicato oggi dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità), che sollecita maggiore impegno per garantire assistenza ai pazienti e sostegno alle famiglie.

Le 10 principali condizioni neurologiche che contribuiscono a morte e disabilità nel 2021 sono state ictus, encefalopatia neonatale, demenze, neuropatia diabetica, meningite, epilessia idiopatica, tumori del sistema nervoso…. “Molti paesi a basso e medio reddito non dispongono di piani nazionali, bilanci e personale”, spiega l’Oms, che chiede “un’azione globale urgente, basata sull’evidenza e coordinata per dare priorità alla salute del cervello e ampliare l’assistenza neurologica”.

“Con oltre 1 persona su 3 nel mondo che convive con patologie che colpiscono il cervello, dobbiamo fare tutto il possibile per migliorare l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno”, dichiara in una nota Jeremy Farrar, Direttore Generale Aggiunto dell’Oms, Divisione per la Promozione della Salute, la Prevenzione e il Controllo delle Malattie. “Molte di queste patologie neurologiche possono essere prevenute o trattate efficacemente, eppure i servizi rimangono fuori dalla portata della maggior parte delle persone, soprattutto nelle aree rurali e svantaggiate, dove troppo spesso le persone si trovano ad affrontare stigma, esclusione sociale e difficoltà finanziarie. Dobbiamo lavorare insieme per garantire che i pazienti e le loro famiglie siano al primo posto e che la salute del cervello sia considerata una priorità e vi si investa adeguatamente”.

Il rapporto, primo nel suo genere, evidenzia che solo il 53% degli Stati membri dell’OMS (102 paesi su 194) ha contribuito a questo rapporto, “un indicatore della scarsa attenzione dedicata alla neurologia”. Solo il 32% degli Stati membri (63 paesi) dispone di una politica nazionale per affrontare i disturbi neurologici e solo il 18% (34 paesi) dichiara di aver dedicato finanziamenti per affrontarli. “Senza solidi quadri politici, i sistemi sanitari rimangono frammentati, con risorse insufficienti e mal equipaggiati per soddisfare le esigenze di pazienti e famiglie. Sebbene le campagne di sensibilizzazione e le attività di advocacy stiano facendo progressi, c’è ancora ampio margine per rafforzarli, riducendo lo stigma, accelerando le riforme e garantendo a milioni di persone l’assistenza e il riconoscimento che meritano”, sottolinea l’Oms.

I servizi essenziali sono fuori dalla portata della maggior parte delle persone. Solo il 25% degli Stati membri (49 paesi) include i disturbi neurologici nei propri pacchetti di prestazioni di copertura sanitaria universale. Servizi essenziali come le stroke unit, la neurologia pediatrica, la riabilitazione e le cure palliative sono spesso assenti o concentrati nelle aree urbane, lasciando le popolazioni rurali e svantaggiate senza accesso a cure salvavita e di sostegno vitale. Il rapporto rivela una grave carenza di professionisti sanitari qualificati, con i paesi a basso reddito che hanno fino a 82 volte meno neurologi ogni 100.000 persone rispetto ai paesi ad alto reddito. “Questa carenza significa che per molti pazienti una diagnosi tempestiva, un trattamento e un’assistenza continuativa sono semplicemente fuori dalla portata”.

Le patologie neurologiche spesso richiedono cure per tutta la vita. Eppure solo 46 Stati membri offrono servizi di assistenza e solo 44 Stati membri dispongono di tutele legali per chi presta assistenza. “Di conseguenza, chi presta assistenza informale – il più delle volte donne – rimane senza riconoscimento o supporto, aggravando le disuguaglianze sociali e gravando notevolmente sulle famiglie”.

In risposta a queste crescenti sfide per la salute pubblica, nel 2022 gli Stati membri hanno adottato il Piano d’azione globale intersettoriale sull’epilessia e altri disturbi neurologici per ridurre l’onere e l’impatto delle patologie neurologiche. Il piano d’azione fornisce ai paesi una tabella di marcia per rafforzare la definizione delle priorità politiche, garantire un’assistenza tempestiva ed efficace, che includa la promozione della salute e la prevenzione delle malattie, migliorare i sistemi di dati e coinvolgere le persone con esperienza diretta nella definizione di politiche e servizi più inclusivi.

L’Oms esorta i governi a:
• rendere i disturbi neurologici una priorità politica attraverso una leadership coraggiosa e investimenti sostenuti;
• ampliare l’accesso alle cure neurologiche attraverso la copertura sanitaria universale e il rafforzamento del sistema sanitario;
• promuovere la salute cerebrale lungo tutto l’arco della vita con un’azione intersettoriale coordinata mirata ai principali fattori di rischio e di protezione; e
• rafforzare i sistemi di dati e il monitoraggio per un processo decisionale e una responsabilità basati sulle prove.

14 Ottobre 2025

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