Professioni sanitarie. Posti in aumento e domande stabili per le lauree triennali, ma calano le domande per le magistrali
L’attuale Report annuale giunge alla 30ª edizione consecutiva dall’avvio dei Corsi di studio Universitari delle Professioni sanitarie; dal 1996 al 2000 con i Diplomi Universitari, dal 2001 con i Corsi di Laurea triennale e dal 2004 con i Corsi di Laurea Magistrale. La raccolta e l’elaborazione dei dati è svolta nell’ambito della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie di cui è Presidente Alvisa Palese, che è stata preceduta da Luisa Saiani nel 2014 e da Luigi Frati nel 1997.
La rilevazione dei dati sui vari Corsi di studio è possibile solo grazie alla preziosa e costante collaborazione di tutte le 49 Università, che ogni anno comunicano i rispettivi dati. I dati sui fabbisogni formativi sono invece disponibili grazie alle Regioni e ai 4 Ordini delle 23 Professioni, che forniscono anche i numeri degli abilitati per ciascuna Professione. Dalla rilevazione dei dati delle Università emerge un lieve aumento delle domande di ammissione sul totale dei 23 Corsi di Laurea da 64.139 dello scorso anno a 64.260, pari al +0,2% che è diverso dal -3,8% dello scorso anno (Tabelle 1 e 2). Al contrario continua il calo del -11,0% per le domande sui Corsi di Laurea Magistrale delle Professioni Sanitarie, da 13.983 dello scorso anno alle attuali 12.438 (Tab. 35).
Per i 23 Corsi di Laurea, rispetto allo scorso anno i posti a bando sono aumentati del +3,6%, da 35.592 a 36.873 a quasi parità del suddetto numero delle domande (+0,3%), con la conseguente riduzione del rapporto domande/posto (D/P) a 1,7 rispetto al 1,8 del 2024 e 1,9 del 2023 (Tab. 3B).
Per quanto riguarda i fabbisogni formativi si rileva un aumento da parte di quasi tutte le Regioni con +2.029 (+4,9%) dai 41.448 dello scorso anno agli attuali 43.477 e con numero finale di 43.738 stabilito dall’Accordo della Conferenza Stato-Regioni n. 125 del 30 luglio 2025 (Tab. 8), invece che entro il 30 aprile, come da Decreto Legislativo n. 502 del 1999. Per i fabbisogni non è ancora inserita la nuova professione di Osteopata, di cui non è nota la numerosità per Regioni e totale in attesa di iscrizione all’Albo TSRM PSTRP.
Lieve riduzione con -0,6% del fabbisogno totale da parte delle Categorie: da 44.304 dello scorso anno agli attuali 44.048, di cui per Infermieristica riduzione del -3,7% da 26.832 dello scorso anno agli attuali 25.840 (Tab. 9A). Aumenta del +3,6% anche il potenziale formativo offerto dagli Atenei, che il Ministero dell’Università (MUR) ha ratificato, con Decreto n. 594 del 7 agosto 2025, appena in tempo per rispettare la scadenza della norma che dallo scorso anno, riduce da 60 a 30 i giorni che devono precedere la pubblicazione del bando da parte delle Università per l’esame di ammissione fissato il 14 maggio 2025 dal MUR per l’8 settembre.
Quindi, indipendentemente dai fabbisogni indicati da Regioni e Categorie, sono stati assegnati tutti i posti, determinando per 3 Corsi, come lo scorso anno, un alto esubero rispetto alle richieste di Regioni, Categorie e Conferenza Stato-Regioni (Tab. 7), fra cui Dietista +57% su +52% dello scorso anno, Tecnico Radiologia +29% come lo scorso anno, Tecnico Neurofisiopatologia +38% su +23% scorso anno. Complessivamente, anche quest’anno si conferma che rispetto all’aumento dell’offerta formativa da parte delle Università non si registra analogo incremento dei candidati.
Ripartizione dei posti per Università
La ripartizione dei posti e delle domande per ognuno dei 23 Profili e delle 49 Università è riportata in Tab. 2, con i totali in Tab. 1 per Università. Ogni Ateneo ha attivato in media 10 Corsi di Laurea; l’Università con il maggiore numero di Corsi resta Milano Statale con 22, seguita da Roma Sapienza 21, Roma Tor Vergata e Padova 19, Genova 18, Torino, Bari e Napoli Federico II con 17. Poi altre Università: con 16 Corsi Pisa e 15 Palermo, con 14 Corsi Verona e Chieti, 13 Pavia, Bologna, Firenze, Roma Cattolica, Napoli Campania, Messina e Catania, 12 Brescia, Parma e Modena, con 11 Siena e L’Aquila, e con 10 Ferrara, Ancona, Catanzaro e Cagliari.
A seguire con 9 Corsi Varese e Trieste, con 8 Enna, con 7 Milano Bicocca, Perugia e Foggia. Con 6 Novara e Milano San Raffaele, con 5 Milano Humanitas, Udine, Roma UniCamillus, Salerno e Sassari, con 4 Roma Link e Campobasso; con 3 Roma Campus e con 2 Cosenza; infine, con un solo Corso Trento, Casamassima LUM, Lecce e Napoli Parthenope.
Cala rispetto agli ultimi anni il rapporto percentuale nella ripartizione dei posti fra le Lauree triennali e le Magistrali a ciclo unico, con il 68,4% che era 69,1% dei posti alle Professioni Sanitarie, mentre aumenta dal 27,7% al 28,4 per Medicina e Chirurgia, e stabile Odontoiatria con 3,2% (Tab. 3 B).
Sospensioni, riattivazioni e nuove attivazioni di Corsi
L’offerta formativa è aumentata anche rispetto al numero dei Corsi di Laurea da 487 a 499, e si compensa fra sospensioni, riattivazioni e nuove attivazioni. Le nuove attivazioni riguardano 11 Università su 18 Corsi di Laurea, in prevalenza sull’Università privata di Enna Kore con 7 nuovi Corsi per Ostetrica, Fisioterapista, Logopedista, Tecnico Riabilitazione Psichiatrica, Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria, Tecnico Laboratorio e Tecnico Radiologia. L’Università di Pisa attiva i 3 Corsi per Educatore P., Tecnico Audiometrista e Tecnico Neurofisiopatologia. L’Università di Milano S. Raffaele: Tecnico Radiologia e Osteopata. Con il nuovo Corso per Osteopata le 5 Università di Milano S. Raffaele, Humanitas, Padova, Chieti e Roma Link. L’Università di Cosenza attiva per la prima volta Fisioterapista e Cagliari riattiva Logopedista.
Le sospensioni sono 12 e riguardano 9 Corsi in 6 Università: Pavia sospende Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Tecnico Neurofisiopatologia.
L’Università di Genova sospende Assistente Sanitario. Ancona ne sospende 3: Assistente Sanitario, Educatore, Terapista Neuro e Psicomotricità. Siena, Tecnico Audioprotesista.
L’Università Cattolica di Roma sospende nella sede di Bolzano i 3 Corsi per Dietista, Logopedista e Terapista Occupazionale, mentre riattiva per alternanza ciclica Ostetrica, Tecnico Laboratorio e Tecnico Radiologia. Inoltre, riattiva su Roma Tecnico Audioprotesista e Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria. L’Università di Catanzaro sospende Assistente Sanitario e Tecnico di Neurofisiopatologia, riattivando Tecnico Laboratorio e Tecnico Prevenzione.
L’Università di Cagliari sospende Tecnico Riabilitazione Psichiatrica e riattiva Educatore P., Logopedista e Tecnico Neurofisiopatologia. L’Università di Sassari sospende Ostetrica e Tecnico Audiometrista e riattiva Logopedista.
Distribuzione posti per Professione
L’aumento di 1.281 posti, +3,6% sui 35.592 dello scorso anno, riguarda quasi tutte le 23 professioni (Tab. 4), ad eccezione di Assistente Sanitario da 611 dello scorso anno a 502 con -17,8% per la sospensione in 3 Università, e di altre 4 professioni, ma con valori minori, fra cui Infermiere con -26 da 20.435 a 20.409 (-0,1%).
L’incremento maggiore dei posti, in valori assoluti, riguarda Fisioterapista con +440, da 2.822 a 3.262 (+15,6%), Osteopata con +355 da 70 a 425 (+507%) per aumento delle Università da 2 a 7. Tecnico Radiologia +163 da 1.700 a 1.863 (+9,6%), Logopedista +126 da 986 a 1.112 (+12,8%), Tecnico Laboratorio +90 da 1.500 a 1.590 (+6,0%), Tecnico Riabilitazione Psichiatrica +63 da 525 a 588 (+12%). Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatorio con +56 da 236 a 292 (+23,7%), Dietista +33 da 590 a 623 (+5,6%), Ostetrica +21 da 1.240 a 1261 (+1,7%), Tecnico Neurofisiopatologia +16 da 190 a 206 (+8,4%) e Educatore P. +16 da 828 a 844 (+1,9%), Ortottista +14 da 341 a 355 (+4,1%), Infermiere Pediatrico +11 da 279 a 290 (+3,9%), Igienista dentale +9 da 913 a 922 (+1,0%) e Podologo +2 da 117 a 119 (+1,7%).
Distribuzione posti a bando per Regioni
Analogo incremento riguarda tutte le Regioni (Tab. 8). Fra gli aumenti maggiori in valori assoluti le Università del Lazio +450 da 6.474 a 6.924 (+7.0%), della Sicilia +387 da 3.149 a 3.536 (12,3%), quasi tutti derivanti dai 6 nuovi Corsi attivati dall’Università Kore di Enna. Seguono le Università della Lombardia +172 da 4.653 a 4.825 (+3,7%), Campania +156 da 2.450 a 2.606 (+5,4%), Abruzzo +105 da 1.062 a 1.167 (+9,9%), Piemonte +88 da 1.922 a 2.010 (4,6%), Toscana +85 da 1.987 a 2.072 (+4,3%), Veneto +66 da 2.929 a 2.995 (+2,3%), Friuli-Venezia Giulia +32 da 786 a 818 (+4,1%), Provincia di Trento +20 da 400 a 420 (+5,0%), Provincia di Bolzano +15 da 265 a 280 (+5,7%).
Al contrario la riduzione riguarda le Università delle Regioni Marche -100 da 785 a 685 (-12,7%), Calabria -83 da 1.074 a 991 (-7,7%), Emilia-Romagna -55 da 3.004 a 2.949 (1,8%), Puglia -48 da 1.718 a 1.670 (-2,8%) e Basilicata -12 da 205 a 193 (-5,9%). Sono invariati i posti per Val d’Aosta 34, Liguria 862, Umbria 617 e Molise 515.
Distribuzione posti per Università
Rispetto alla suddivisione dei 36.873 posti (Tab. 1), solo in 11 Università il numero è superiore a mille: Roma Sapienza con 4.053, Padova 2.015, Roma Tor Vergata 1.713, Milano 1.608, Verona 1.452, Torino 1.297, Napoli Campania 1.058, Napoli Federico II 1.058, Messina 1.043, Palermo con 1.033 e Bologna con 1.025. Tutte le altre Università hanno invece un’assegnazione di posti inferiore a mille: Firenze 949, Ferrara 917, Bari 877, Genova 862, Catania 860, Roma Cattolica 850, Brescia 806, Catanzaro 740, Pisa 702, Novara 697, Chieti 688, Ancona 685, Perugia 617, Roma Link 610, Pavia 607, Parma 593, Milano Bicocca 565, Modena 562, Foggia e Enna 550, Varese e L’Aquila 479, Trieste 458, Siena 421, Milano Humanitas 405, Cagliari 395, Udine 360, Milano S. Raffaele 310, Sassari 309, Salerno 309, Cosenza 251, Campobasso 245, Roma Campus 198, Roma UniCamillus 135, Casamassima LUM 120, Napoli Parthenope 100 e infine l’Università di Trento con 40 posti.
Distribuzione Corsi e sedi per Professione
La ripartizione dei posti per Profili (Tab. 3 e 4) vede il maggiore numero di Corsi e di sedi per Infermieristica con 48 Corsi su 237 sedi per 20.409 posti, Fisioterapista con 45 su 21 sedi per 3.262 posti, Tecnico Radiologia con 42 Corsi su 66 sedi per 1.863 posti, Tecnico Laboratorio con 39 su 57 e 1.590 posti, Ostetrica con 36 Corsi su 48 sedi e 1.261 posti, e Logopedista con 32 Corsi su 43 sedi e 1.112 posti.
Sotto i mille posti: Igienista Dentale con 30 Corsi su 37 sedi e 922 posti, Tecnico Prevenzione 30 Corsi su 37 sedi e 921 posti, Educatore P. con 17 Corsi su 20 sedi e 844 posti, Dietista con 24 Corsi e 25 sedi per 623 posti, Tecnico Riabilitazione psichiatrica 20 Corsi e 21 sedi con 588 posti, Assistente sanitario 13 Corsi su 15 sedi e 502 posti.
Sotto i 500 posti: Terapista Neuro e Psicomotricità 14 Corsi e 16 sedi con 428 posti, Osteopata 7 Corsi e 9 sedi con 425 posti, Ortottista 19 Corsi e sedi con 355 posti, Tecnico Audioprotesista con 299 posti su 14 Corsi e 15 sedi, Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria 292 posti su 16 Corsi e sedi, Infermiere Pediatrico con 290 posti su 8 Corsi e 9 sedi, Terapista Occupazionale 253 posti su 8 Corsi e sedi, Tecnico Ortopedico 207 posti su 10 Corsi e 11 sedi, Tecnico Neurofisiopatologia con 206 posti su 14 Corsi e 15 sedi, Podologo con 119 posti su 6 Corsi e sedi, e infine Tecnico Audiometrista con 102 posti su 7 Corsi e sedi.
Situazione occupazionale secondo Alma Laurea
Consultando i dati sul sito www.almaLaurea.it si rileva che per i 170.663 Laureati di primo livello dell’anno 2023 per tutte le 16 aree disciplinari (Tab. 5) si registra un aumento medio della quota di occupati di +6,1 punti percentuali dal 38,5% dei Laureati di primo livello del 2022 all’attuale 44,6%.
In particolare, per i 16.977 Laureati di primo livello delle 22 Professioni Sanitarie dell’anno 2023 si rileva che, rispetto agli 11.456 Laureati che hanno risposto all’indagine (67%) si registra un sensibile aumento della quota di occupati (sono 9.710), pari a +8 punti percentuali, essendo salito al 84,8% rispetto al 76,8% dello scorso anno, quando si era invece registrato un calo di -1,7 punti percentuali sul 78,5% rilevato tra i Laureati del precedente anno 2021.
Alla luce di questi risultati, si conferma ancora una volta per le Professioni Sanitarie il primo posto assoluto fra i vari gruppi disciplinari. Inoltre, l’aumento registrato, evidenzia il tendenziale avvicinamento ai valori rilevati 17 anni fa: nel 2007 era 87,0% a cui oggi corrisponde 84,8%, con una differenza di appena -2 punti percentuali (Tab. 6).
I valori di livello occupazionale sono in aumento rispetto allo scorso anno per tutte le quattro aree delle professioni sanitarie che nel complesso è pari a +8 punti percentuali: dal 76,8% del 2022 al 84,8% del 2023. In dettaglio per l’area Infermieristica e Ostetrica l’aumento è pari a +7,4 punti percentuali, dal 77,7% al 85,1%; ancora più alto per le professioni della Riabilitazione con +9,3 punti percentuali, dal 77,1% del 2022 al 86,4% del 2023. Analoghi aumenti riguardano l’area Tecnica con +8,1 punti percentuali, passando da 73,9% a 82,0% e l’area della Prevenzione, con +9 punti percentuali, da 72,6% del 2022 a 81,6% del 2023 (Tab. 6A).
Differenze occupazionali fra le 22 Professioni sanitarie
Analizzando in dettaglio le 22 professioni sanitarie sugli ultimi dati AlmaLaurea dei Laureati dell’anno 2023 (Tab. 6A), si rilevano per l’alto tasso occupazionale ai primi 5 posti e sopra la media del 84,8%: Terapista Neuro e Psicomotricità dal 81,1% dello scorso anno al 89,6%, Logopedista dal 76,9% al 88,1%, Tecnico Riabilitazione Psichiatrica da 74,7% al 87,8%, Podologo dal 66,7% al 87,5%, Fisioterapista dal 80,5% al 87,4%. Tecnico Neurofisiopatologia dal 81,0% al 87,5, Infermiere Pediatrico dal 73,5% al 86,7%, Igienista Dentale dal 80,7% al 86,4% e Infermiere dal 77,8% al 85,5%.
Seguono sotto la media del 85%, che era 77%, Educatore P. 84%, con 83% Terapista Occupazionale, Tecnico Radiologia Tecnico Laboratorio, con 82% Assistente sanitario, Tecnico Prevenzione 81%, Ostetrica, Ortottista, Tecnico Audioprotesista e Tecnico Ortopedico 79%, infine Dietista 71%, Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria 68% e Tecnico Audiometrista con 63%. Ne deriva che l’area delle Professioni Sanitarie, continua a mantenere stabile al primo posto i livelli occupazionali, seppure con fluttuazioni nel corso dei vari anni.
Domande di ammissione per Università
È quasi stabile il numero totale delle domande da 64.139 dello scorso anno alle attuali 64.260, con 121 domande in più, pari al +0,2% medio sul totale delle 49 Università. Questo valore è diverso guardando le 41 Università statali su cui le domande sono in lieve calo di -867, pari al -1,5% da 58.860 dello scorso anno a 57.993, mentre per le 8 Università private si rileva al contrario un aumento di 988 domande da 5.279 a 6.267 (18,7%). L’aumento deriva dall’incremento dei posti a bando delle Università private, pari al +34% che è maggiore del +3,6% delle statali. Inoltre, dipende dalla diversità delle date degli esami di ammissione rispetto alla data unica dell’8 settembre delle 41 Università statali.
In dettaglio i valori percentuali di aumento per 17 Università statali (Tab. 1), in ordine geografico: Torino +3,2%; Novara +4,8%; Milano +1,6%; Pavia +4,1%; Varese +11,3%; Udine +7,2%; Chieti +5,8%; Campobasso +34%; Foggia + 4,1%; Lecce +1,6%; Napoli Parthenope +23,8%; Napoli Campania +18,6%; Salerno +1,4%; Cosenza +69,9%; Catania +6,0%; Cagliari +4,0% e Sassari +13,4%.
Al contrario, il calo per le altre 24 Università: Milano Bicocca -8,8%; Brescia -0,5%; Trento -22,6%; Verona -6,5%; Padova -1,5%; Trieste -10,7%; Genova -9,0%; Bologna -3,8%; Parma -2,4%; Modena -8,0%; Ferrara -0,5%; Ancona -12,4%; Firenze -10,5%; Pisa -7,3%; Siena -4,4%; Perugia -5,5%; Roma Sapienza -2,0%; Roma Tor Vergata -11,4%; L’Aquila -7,3%; Bari -5,2%; Napoli Federico II -5,7%; Catanzaro -5,5%; Messina -10,7% e Palermo -4,2%.
Le professioni più attrattive
Il rapporto D/P medio fra i 23 Corsi è di 1,7 (Tab. 4), in calo rispetto sia al 1,8 dello scorso anno che al 1,9 del 2023. Il calo riguarda tutti i Corsi, tranne 3. Come classifica si confermano quasi tutte le posizioni degli anni precedenti: al primo posto Fisioterapista con rapporto D/P pari a 6,4; al secondo Logopedista con 4,5; al terzo Ostetrica 3,3; poi Dietista 2,8; Tecnico Radiologia 2,5; Igienista dentale 2,1. Seguono Terapista Neuro e Psicomotricità con 2,0; Infermiere Pediatrico 1,5; Osteopata 1,4; Tecnico Neurofisiopatologia e Podologo 1,2, Tecnico Laboratorio 1,1; Tecnico Riabilitazione Psichiatrica 1,0. Sotto il rapporto D/P di 1: Infermiere e Ortottista 0,9; Tecnico Prevenzione 0,8; Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria 0,7; Educatore P. 0,6; Tecnico Audiometrista 0,5 poi con 0,4 Tecnico Ortopedico; Tecnico Audioprotesista, Terapista Occupazionale e Assistente Sanitario.
Tuttavia, va evidenziato che successivamente la copertura dei posti può aumentare sia tramite le graduatorie derivate dalle domande di seconda e terza scelta dei Corsi, che dall’utilizzo dei posti residui su altre Università, come da Decreto MUR n. 586 del 6 agosto 2025, art. 6, comma 6.
Inoltre, novità per la prima volta da quest’anno per le 41 Università statali, come da Decreto MUR n. 418 del 30 maggio 2025, artt. 7 e 8, anche dalla possibilità di utilizzare la graduatoria del semestre aperto sui 3 Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria da parte dei 23.527 candidati (sul totale di 64.285) che hanno opzionato come seconda scelta uno dei “Corsi Affini” delle 12 Professioni sanitarie, nei limiti del 20% in più dei posti a bando.
Le 23.527 opzioni sui 12 Corsi Affini sono in prevalenza per Infermiere con 13.400, seguito da Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria con 3.085, Tecnico Neurofisiopatologia con 2.852, Ortottista con 963, Tecnico Prevenzione 899, Tecnico Ortopedico 816, Assistente sanitario 366, Podologo 351, Educatore P. 316, Terapista Occupazionale 287, Tecnico Audioprotesista 110 e Tecnico Audiometrista con 82.
Docenti per gli insegnamenti professionalizzanti MED/45-50
Si conferma l’insufficiente numero di docenti appartenenti allo specifico profilo professionale, chiamati in ruolo dalle Università, e la prevalenza dell’affidamento degli insegnamenti a docenti a contratto, in gran parte dipendenti SSN.
Sul totale di 699 docenti degli ex SSD MED/45-50, che lo scorso anno erano 717 e che fanno parte dei 10.012 dell’intera area 6 di Medicina (Tab. 3 B) solo 128, pari a solo il 18%, appartengono ai profili delle professioni dei Settori specifici.
Il Settore MED/45 comprende 85 docenti in ruolo di cui 83 appartengono alla professione infermieristica; tuttavia, sono ancora di gran lunga insufficienti se si considera l’esistenza di 48 Corsi distribuiti su ben 237 sedi.
Un solo ruolo fra i 238 del MED/46 Tecniche di Laboratorio. Sono 5 su 6 del MED/47 in Ostetricia, 25 su 50 per MED/48 Riabilitazione di cui 15 Fisioterapisti, 6 Terapisti Neuropsicomotricità, 1 ciascuno Educatore, Tecnico Riabilitazione Psichiatrica e Tecnico Neurofisiopatologia, mentre i restanti 26 sono Medici. Appena 3 docenti del Profilo su 138 del SSD MED/49 Dietistica.
Infine, 11 sui 182 per MED/50 Tecniche mediche applicate, di cui 2 Igienisti Dentali, 2 Logopedisti, 2 Fisioterapisti, 1 Osteopata, 1 ciascuno per Tecnico Fisiopatologia Cardiocircolatoria, Tecnico Laboratorio, Tecnico Radiologia, Tecnico Riabilitazione Psichiatrica.
Rimane l’attesa che comunque il “sistema” si adatti alle indicazioni adottate dalla Conferenza Stato-Regioni con le Linee guida per i Protocolli di intesa Regioni-Università del 29 luglio 2022.
Procedure sugli esami di ammissione
Nel consultare i bandi pubblicati dalle Università sono emerse due diverse modalità di elaborazione delle graduatorie, in analogia agli anni precedenti:
per punteggio, con priorità alla classifica generale sulla prova d’esame e poi alla scelta, favorendo la possibilità di sfruttare le II e III opzione per gli studenti meritevoli. Riguarda la maggioranza delle Università statali, 32 su 41.
Per preferenza, in cui prevale invece prima la scelta del Corso e poi il punteggio conseguito nella prova di esame di ammissione, sfavorendo quindi le successive opzioni, che riguarda le sette Università di Brescia, Trieste, Udine, Genova, Chieti, Napoli Federico II e Catania.
Circa la predisposizione dei questionari la metà delle 41 Università statali si avvale del CINECA per un questionario unico, come per le 20 Università di Novara, Verona, Udine, Trieste, Parma, Modena, Bologna, Siena, Ancona, Perugia, Roma Tor Vergata, L’Aquila, Chieti, Napoli Campania, Salerno, Bari, Foggia, Salerno, Cagliari e Sassari.
Il costo della tassa di iscrizione all’esame di ammissione è quasi uguale rispetto allo scorso anno, con media che aumenta da 53 a 54 €. Conferma sul costo maggiore, di 100 € le Università di Novara, Pavia, Siena e Napoli Campania.
Mentre continuano ad essere come lo scorso anno le più economiche le Università di Napoli Parthenope con 26,00 € e di Cagliari con 26,40 €. Si confermano sulla media di 50 € le altre Università come Torino, Milano, Trento, Verona, Genova, Bologna, Parma, Ancona, Chieti, Napoli Federico II, Lecce, Cosenza, Catanzaro e Messina.
Situazioni su ognuna delle 22 Professioni
Si riportano le tabelle con i dati di tutte le 22 Professioni, (Tabelle 11-32) con la relativa sintesi sui totali sia per ogni Professione (Tab. 33) che per ogni Regione (Tab. 34).
Al fine di poter meglio apprezzare le differenze e alcune incoerenti sproporzioni – sia in esubero che in carenza – rispetto agli indicatori demografici, si riportano sia i valori percentuali suddivisi per ogni Regione e per ogni Professione, che il rapporto dei Posti per Centomila Abitanti (PCA).
Inoltre, è stato aggiunto il risultato dell’eventuale ricalcolo sulla ripartizione in base all’indicatore demografico della popolazione rispetto ai fabbisogni indicati dalle varie Regioni.
Riflessioni sulla programmazione posti A.A. 2025-26
Per il quinto anno consecutivo, dal 2021, il Ministero dell’Università mette a bando tutti i posti del potenziale formativo offerto dalle Università, con un totale di 36.873; numero che è inferiore al totale di 43.738 del fabbisogno stabilito con l’Accordo della Conferenza Stato-Regioni del 30 luglio 2025.
La carenza è di -6.865 posti, pari al -15,7%, in prevalenza su Infermieristica per -5.880 posti, pari al -22,4% rispetto ai 26.289 del fabbisogno. Dall’analisi dettagliata per ognuna delle Professioni (Tab. 7) si rilevano 2 diverse situazioni:
Offerta inferiore per 11 professioni, con 8.462 posti delle Università inferiori ai fabbisogni: Educatore Professionale (-62%), Terapista Occupazionale (-52%), Podologo (-49%), Tecnico Audiometrista (-48%), Assistente Sanitario (-43%), Tecnico Audioprotesista (-31%) e Infermiere (-22%), seguiti da Tecnico Ortopedico (-18%), Terapista Neuro e Psicomotricità età evolutiva (-15%), Ortottista (-5,5%), Tecnico Riabilitazione psichiatrica (-4,5%) e infine Ostetrica (-3,7%).
Offerta superiore per 11 professioni: con 1.597 posti delle Università superiori ai fabbisogni: Dietista con +57% fra Università con 623 posti rispetto ai 397 del fabbisogno, Tecnico Neurofisiopatologia con +38%, Università 206 e fabbisogno 149, Tecnico Radiologia +29%, Università 1.863 e fabbisogno 1.445, fanno seguito altre con valori percentuali inferiori al +20%, come Logopedista +19%, Igienista Dentale +14%, Fisioterapista +10% infine Tecnici Laboratorio (+1,7%) su 1.590 posti rispetto al fabbisogno di 1.563.
Corsi di Laurea Magistrale
Siamo al 22° anno di attivazione per le 5 classi di Infermieristica-Ostetrica, Riabilitazione, Tecnico Diagnostica, Tecnico Assistenziale e della Prevenzione (Tabelle 35 e 36).
In totale sui 22 anni di attivazione, dal 2004 al 2025, i posti a bando sono stati 53.682, meno degli 82.792 chiesti dalle Regioni (-35%), con una media di 2.440 posti all’anno. In ulteriore aumento il fabbisogno deciso dalla Conferenza Stato-Regioni da 10.512 dello scorso anno a 12.549 (+19%).
Rispetto al numero delle domande presentate su ognuna delle 5 classi per questo A.A. 2025-26 (Tab. 35) sui 4.213 posti a bando ci sono 12.438 domande, che sono inferiori alle 13.983 dello scorso anno, pari al -11,0%. In calo anche il rapporto D/P da 3,5 all’attuale 3,0.
Sui dati del numero dei Laureati per ogni anno (Tab. 36), che è pari al 83% medio del totale degli ultimi 22 anni, gli ultimi 3 sono come stima. Si precisa che il valore percentuale superiore al 100% dei Laureati dei primi 8 anni, dal 2004 al 2011 è dovuto alla iscrizione in sovrannumero di numerosi professionisti che ricoprivano già ruoli dirigenziali, sia in ambito assistenziale che in quello formativo dei Corsi di Laurea.
Il Corso più richiesto (Tab. 35) resta quello della I classe Infermieristica-Ostetrica con 9.467 domande su 2.317 posti e D/P di 4,1; segue la Prevenzione con 674 domande su 345 posti con D/P di 2,0, poi la Riabilitazione 1.550 domande su 916 posti e D/P di 1,7; la classe Tecnico Diagnostica con 645 domande su 532 posti e D/P di 1,2; infine, la classe Tecnico Assistenziale con 112 domande su 103 posti e D/P di 1,1.
Prospettive per l’ A.A. 2026-27
In analogia agli anni scorsi, si auspica che la definizione dei fabbisogni del prossimo anno 2026-27 da parte del Ministero della Salute e della Conferenza Stato-Regioni venga fatta entro il 30 aprile, come prevede il Decreto Legislativo 502 del 1992.
Questo, per dare tempo utile alle Università di poter rivedere la determinazione dei posti da mettere a bando, rimodulando e riequilibrando alcune carenze rispetto ad alcuni esuberi di offerta formativa. Inoltre, di poter pubblicare i bandi entro i 60 giorni prima dell’esame di ammissione, come era stabilito dall’ art. 4, comma 1, della Legge 264 del 1999.
Riferimenti normativi
Legge n. 56 del 29 aprile 2024 sul PNRR, art.18, ultimo comma (riduzione periodo pubblicazione dei bandi da 60 a 30 giorni)
Avviso Ministero Università del 14 maggio 2025 (Date esami di ammissione)
Decreto Ministero Università n. 418 del 30 maggio 2025, (Accesso a Medicina e “Corsi affini” delle professioni sanitarie)
Accordo Conferenza Stato-Regioni del 30 luglio 2025, atto n.125/CSR (Fabbisogni per Regioni, per ogni Professione)
Decreto Ministero Università n. 586 del 6 agosto 2025 (Modalità e contenuti su prove d’ammissione alle Lauree triennali)
Decreto Ministero Università n. 594 del 7 agosto 2025 (Numero posti sui corsi di Laurea triennale per Università)
Decreto Ministero Università n. 605 del 8 agosto 2025 (Modalità e contenuti su prove d’ammissione alle Lauree Magistrali)
Decreto Ministero Università n. 614 del 12 agosto 2025 (Numero posti sui corsi di Laurea Magistrale per Università)
Ringraziamenti
Si ringraziano per la collaborazione i docenti, il personale delle segreterie delle Facoltà e Scuole di Medicina e Chirurgia delle 29 Università di Milano Bicocca (Rosa Tricarico), Milano Humanitas (Serena Monteforte), Milano S. Raffaele (Paola Tedeschi), Brescia (Marco De Santis), Pavia (Nicoletta Orifici), Trento (Paola Marzadro), Trieste (Claudia Zigante), Genova (Simona Tonelli), Modena-Reggio (Noemi Generali), Bologna (Laura Tarsitano), Firenze (Michele Moraccini), Perugia (Matteo Tassi), Roma Campus Biomedico (Marina Mocciaro), Roma Cattolica (Francesca Mencarelli) e Claudiana di Bolzano (Guido Bocchio), Roma Sapienza (Marco Buzzi), Roma Tor Vergata (Rosaria Alvaro), Roma UniCamillus (Gero Nucera), Roma Link (Roberto Russo), L’Aquila (Giuseppina Molinara), Bari (Gaetano Pace), Casamassima LUM (Bruno Moncharmont), Lecce (Simona D’Amato), Napoli Federico II (Maurizio Tafuto), Napoli Parthenope (M. Giuseppina Monaco), Napoli Campania (Nicola Della Volpe), Salerno (Daniela Citro), Cosenza (Nicola Ramacciati), Catania (Grazia Maria Morso) e Palermo (Raimondo Abbandoni).
Inoltre, i dati sono stati ottenuti grazie alla relativa pubblicazione sui siti web e portali delle 22 Università di: Torino, Novara, Milano Statale, Varese, Verona, Padova, Udine, Parma, Ferrara, Pisa, Siena, Ancona, Chieti, Campobasso, Bari, Foggia, Catanzaro, Enna, Messina, Cagliari e Sassari.
Angelo Mastrillo*, Lorenzo Bevacqua e Elisabetta Cenerelli
Docenti nel Corso di Laurea in Tecniche di Neurofisiopatologia dell’Università di Bologna
* Segretario della Conferenza Nazionale Corsi di Laurea delle Professioni Sanitarie
07 Novembre 2025
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