La scuola può essere faticosa, ma anche emozionante. Per alcuni, tuttavia, il ritorno a scuola è fonte di preoccupazione, spesso condivisa con i genitori. Preoccupazioni che diventano tanto più frequenti se il bambino/ragazzo soffre di un problema di salute o di comportamento che richiede assistenza a scuola. Problemi che possono impattare negativamente sull’esperienza scolastica per più di un motivo. A mostrarlo è un sondaggio nazionale condotto lo scorso agosto in Usa dal C.S. Mott Children’s Hospital su campione nazionale di 1.010 genitori con almeno un figlio di età compresa tra 6 e 12 anni, il 25% dei quali riferisce di avere un figlio con un problema di salute che potrebbe richiedere assistenza a scuola (8% medico, 19% comportamentale).
L’assistenza di cui il bambino potrebbe avere bisogno a scuola, secondo quanto riferito dai genitori, potrebbe includere modifiche all’orario scolastico (38%), l’accesso ai servizi sanitari (32%) o l’assunzione di farmaci a scuola (21%), assenze per appuntamenti (18%), la necessità di un piano di emergenza (14%) e la limitazione di determinati alimenti (13%) o attività fisica (7%). Per organizzare l’assistenza per le condizioni di salute o comportamento del proprio figlio a scuola, i genitori affermano di aver incontrato gli insegnanti (59%) o altro personale scolastico (60%), di aver stabilito un piano formale (47%), di aver ottenuto informazioni o consigli dal medico curante del bambino (44%) e di aver fornito istruzioni scritte di emergenza (16%).
In generale, i genitori descrivono i sentimenti del proprio figlio riguardo all’inizio del nuovo anno scolastico come entusiasti (48%), sicuro di sé (46%), ma anche nervosi (27%), speranzosi (18%) e scontrosi (13%). I genitori di bambini con problemi medici o comportamentali hanno la stessa probabilità di descrivere il proprio figlio come entusiasta per l’inizio della scuola (52% contro 47%), ma sono più propensi a definirlo nervoso (34% contro 24%) e meno propensi a definirlo sicuro di sé (36% contro 49%) rispetto ai genitori che non segnalano alcun problema per il proprio figlio.
Le preoccupazioni per il nuovo anno scolastico sono più comuni tra i genitori di bambini con problemi medici o comportamentali, legate all’adattamento a una nuova scuola o a un nuovo insegnante (44% contro 29%), alla gestione dei conflitti (43% contro 30%), al mantenimento della salute (39% contro 32%), allo stare al passo con i compiti (38% contro 28%) e all’integrazione o alle amicizie (39% contro 27%). I genitori che segnalano o non segnalano che il proprio figlio ha un problema medico o comportamentale sono meno sicuri di poterlo aiutare ad avere un anno scolastico positivo (57% contro 71%).
Molti genitori vorrebbero che i programmi scolastici insegnassero come supportare il benessere dei propri figli, ad esempio come aiutarli a gestire i conflitti (59%), a sostenere la loro salute mentale (50%) e a limitare l’impatto dei social media (32%). I genitori di bambini con problemi medici o comportamentali sono più propensi a volere programmi su come supportare la salute mentale dei figli (64% contro 45%).