Spina Bifida. Iss: “Acido folico prima del concepimento protegge, ma solo per una donna su tre l’assume”  

Spina Bifida. Iss: “Acido folico prima del concepimento protegge, ma solo per una donna su tre l’assume”  

Spina Bifida. Iss: “Acido folico prima del concepimento protegge, ma solo per una donna su tre l’assume”  
Buona pratica caratterizzata anche da una variabilità regionale compresa tra il 21,4% e il 42,5%. Il punto dell’Istituto Superiore di Sanità alla vigilia della Giornata mondiale della Spina Bifida. “Per migliorare l’assistenza e orientare le future strategie di intervento sanitario accelerando la ricerca, uno strumento utile è il Registro di patologia”. In Italia il Registro Spina Bifida è stato istituito nel 2020.

L’assunzione quotidiana di acido folico (vitamina B9) da quando la coppia comincia a pensare a una gravidanza fino alla fine del terzo mese di gestazione, protegge il bambino da gravi malformazioni congenite come la spina bifida. Solo poco meno di una donna su tre (32%), però, lo prende in modo corretto, con una variabilità regionale compresa tra il 21,4% e il 42,5%. Lo dice il Centro nazionale malattie rare dell’Iss, che fa il punto in occasione della Giornata mondiale della spina bifida e dell’idrocefalo, che si celebra il 25 ottobre.

La gestione della spina bifida, sottolineano gli esperti dell’Iss, richiede inoltre cure mediche continue e un approccio multidisciplinare. Per migliorare l’assistenza e orientare le future strategie di intervento sanitario accelerando la ricerca, uno strumento utile è il Registro di patologia. “Investire nei registri – sottolinea Marco Silano, direttore del Centro nazionale malattie rare- significa investire in cura, equità e futuro”.

Il Registro Italiano Spina Bifida, uno dei 15 gestiti dall’Iss, è stato istituito nel 2020, con l’obiettivo di raccogliere dati clinici ed epidemiologici sulle persone con questa malformazione congenita, monitorarne la qualità dell’assistenza, e promuovere nel tempo la ricerca scientifica. Il sistema, basato su una piattaforma web personalizzabile, consente di registrare informazioni su diagnosi, genetica, terapie, qualità della vita e mortalità.

Nei primi tre anni di attività, riferiti al periodo compreso tra ottobre 2020 e ottobre 2023, sono stati arruolati 1.000 pazienti provenienti da 15 centri di riferimento italiani sia pediatrici (66,8%) che per adulti (33,2%). Il 53% era di sesso femminile. Circa il 40% di essi presentava una forma aperta di spina bifida, mentre il 59,6% una forma chiusa, più lieve e nascosta.

Le diagnosi sono state effettuate in diversi momenti: nel periodo prenatale (26,6%), alla nascita (41,7%) ed entro il primo anno di vita (15%), con una prevalenza di Csb (spina bifida chiusa) nei casi diagnosticati più tardi.

“Questi primi dati – conclude Marco Salvatore del Centro nazionale malattie rare dell’Iss – offrono anche una panoramica preziosa sulla naturale della malattia”.

I dati raccolti sui primi 1.000 pazienti (che rappresentano circa il 17% della popolazione target), sottolineano l’importanza di questo strumento e incoraggiano altri centri italiani a partecipare all’iniziativa. Si prevede infatti che, entro i prossimi due anni, saranno inclusi oltre 6.000 pazienti, ampliando le attività di monitoraggio e aggiornando i dati su base annuale.

24 Ottobre 2025

© Riproduzione riservata

Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali
Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali

Dalle Asl, che mostrano un significativo recupero soprattutto negli screening oncologici e nei servizi territoriali, alle Aziende ospedaliere, dove invece permangono criticità importanti sui tempi di attesa e nei Pronto...

Ssn. Il pubblico arretra, i privati occupano gli spazi vuoti. Spesa a carico delle famiglie oltre i 41 mld dal 2022 al 2024. Il rapporto Gimbe
Ssn. Il pubblico arretra, i privati occupano gli spazi vuoti. Spesa a carico delle famiglie oltre i 41 mld dal 2022 al 2024. Il rapporto Gimbe

"Non serve cercare un piano occulto di smantellamento del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn): basta leggere i numeri per capire che la privatizzazione della sanità pubblica è già una triste realtà"....

Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione
Processo penale, ora il medico può chiamare in causa l’assicurazione

L’assicurazione per responsabilità civile verso terzi della struttura sanitaria, sia pubblica che privata, deve godere dello stesso trattamento riservato alle altre assicurazioni obbligatorie. È quanto sancito dalla sentenza della Corte...

Violenza sulle donne: 19.518 accessi in PS nel 2024 (+15,2%). I dati Istat e le indicazioni del Ministero della Salute per chiedere aiuto
Violenza sulle donne: 19.518 accessi in PS nel 2024 (+15,2%). I dati Istat e le indicazioni del Ministero della Salute per chiedere aiuto

La violenza contro le donne non si ferma, anzi, i dati pubblicati oggi dall’Istat, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, mostrano un trend molto...